Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 23/3/2010, 23 marzo 2010
RYANAIR, A BORDO TRIONFANO GLI AGGETTIVI E VOLANO LE BATTUTE DI SPIRITO SULLA FIAT
Volo Milano-Tangeri con Ryanair (ma potrebbe essere qualunque altro volo con la compagnia irlandese). Decollo, e dopo qualche minuto gli altoparlanti dell’aereo trillano con il tipico squillo dei cellulari: si avverte la gentile clientela che da quel momento in poi si possono attivare i telefonini, parlando in alta quota con le tariffe Ryanair.
La palpebra, con il rollio del vettore, inizia a calare, ma non c’è niente da fare: una voce dall’italiano incerto racconta che nel menù di bordo sono a disposizione «del corposo vino rosso, un tè imperiale, un delizioso caffè nero francese, un ricco cappuccino cremoso e un delicato chardonnay».
Trionfo di aggettivi, insomma. Passano dieci minuti, ed ecco un’altra offerta imperdibile: le sigarette che non fanno fumo, e che si possono accendere in aereo e in tutti i luoghi pubblici dove è vietato fumare. Hanno un decente contenuto di nicotina, e servono da palliativo per i tabagisti conclamati.
Finalmente l’atmosfera si placa, cala il silenzio, forse ci sarà un po’ di pace: illusi, il volo è low cost, ma voi dovete spendere, e arrivano le hostess con profumi e balocchi duty free. E quindi, il gran finale, col gratta e vinci Ryanair e le battute contro la Fiat.
La responsabile di bordo sottolinea che con il concorso si possono vincere «voli Ryanair, soggiorni,vacanze, e una Fiat Uno color sabbia, con gli interni leopardati, e un mangiacassette con le canzoni di Cristina D’Avena.Anzi no», prosegue la hostess-cabarettista, «mi avvertono che Cristina D’Avena è stata rapita dai Puffi. Allora vi regaleremo la cassetta di Pupo e Il Principe a Sanremo....ma no, scherziamo», dice la donna per rassicurare i viaggiatori, «niente Fiat Uno. Con il nostro gratta e vinci potete vincere auto lussuose da 40 mila euro delle più prestigiose marche tedesche, come Audi, Bmw, Mercedes». Il fondatore di Ryanair, Michael O’Leary, è uno a cui piace essere spiritoso e fare campagne di comunicazione irriverenti. Sergio Marchionne e tutto il comparto automobilistico italiano, questa volta, ringraziano. L’Alitalia, da parte sua, fa finta di non vedere e di non capire ma diventa rossa dalla vergogna con le sue super-tariffe e i suoi mini-servizi. Però volete mettere quanto è più buono un corposo vino rosso del Piemonte di una Guinness irlandese?