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 2010  marzo 25 Giovedì calendario

RIAPERTURE

Proposta in Francia la riapertura delle case chiuse, messe al bando dal 1946. Il 59% dei francesi è favorevole (sondaggio agenzia Csa)

PROSTITUZIONE, I FRANCESI RIVOGLIONO LE CASE CHIUSE-
In Francia prende quota la proposta di riaprire le case chiuse, messe al bando dal 1946. Il 59% dei francesi approva l’apertura dei bordelli (sondaggio agenzia Csa). Chantal Brunel dell’Ump, sostenitrice del progetto, spiega che l’idea è quella di creare luoghi dove la contrattazione e lo scambio di prestazioni sessuali sia possibile sotto controllo medico, legale e finanziario. Una svolta, quella del partito moderato, che fa seguito alla politica repressiva attuata da Sarkozy negli ultimi anni. La legge francese non colpisce in sé la prostituzione: le donne devono pagare le tasse sulle loro prestazioni. Le stime parlano di circa 30 mila donne e uomini che offrono il loro corpo, più altri 60 mila per così dire part time, mentre molte praticano nei paesi vicini dove esistono bordelli legali. Per Brunel è vero che poche donne fanno questo lavoro per libera scelta, ma è altrettanto vero che la prostituzione è sempre esistita e sempre esisterà. I gruppi femministi sono divisi su tale prospettiva. Contrario Bruno Lemettre, responsabile del Mouvement du Nid (un’associazione che aiuta le prostitute) che si chiede quale tipo di società possa schiavizzare le sue donne per il piacere degli uomini. Nessuna donna, aggiunge Lemettre, sceglie questa professione di sua volontà.