Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 25/3/2010;, 25 marzo 2010
IL FATTO DI IERI - 25 MARZO 1958
Ogni tanto riappaiono in tv come pillole di storia della Rai. Sketch memorabili come quello di Raimondo Vianello versione mondina abruzzese che fa il verso a Silvana Mangano in ”Riso Amaro” o quello di Tognazzi con parrucca platino, donna barbiere scatenata con rasoio e pennello. Tormentoni del travolgente duo comico nel programma cult ”Un due e tre”, ma anche primo esempio di satira autoreferenziale in Rai. Bersaglio, la storica trasmissione ”La donna che lavora”, inchiesta in 8 puntate sulla condizione femminile nell’Italia pre-Boom, in onda dal 25 marzo’58. Un coraggioso reportage firmato da Ugo Zatterin e Giovanni Salvi, considerato ”ever si vo” dai vertici aziendali targati Dc per quelle inedite e ”r ischiose” dirette nel mondo gramo di operaie, mondine, filandaie e mezzadre e sbloccato solo grazie all’intervento dell’allora ministro del Lavoro, Zaccagnini. Una battaglia vinta all’ultimo che consentirà agli autori di mandare in onda uno spaccato del lavoro femminile fine anni ”50, segnato da discriminazioni e da un maschilismo ancora dilagante. Prima prova tecnica di tv-verità destinata al successo, ma rimasta nell’immaginar io soprattutto per l’impertinente parodia della coppia Tognazzi-Vianello.