Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 25 Giovedì calendario

ARTICOLI SU ELISA CLAPS DEL 25/3/2010


1) Caso Claps, il corpo di Elisa scoperto mesi fa. Il parroco sapeva, Repubblica.it, 25/3/2010 -
POTENZA - Rivelazioni, smentite e accuse: se possibile, il giallo del ritrovamento dei resti di Elisa Claps si infittisce di ora in ora. E’ di stamattina la notizia, anticipata dall’Agenzia dei giornali locali del Gruppo Espresso, che il cadavere della ragazza venne scoperto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza a gennaio, circa tre mesi prima del ritrovamento ufficiale avvenuto il 17 marzo. Secondo una prima versione (fornita, a quanto pare, dal viceparroco della Santissima Trinità, Don Vagno), a trovare il corpo sarebbero state due addette alle pulizie, madre e figlia, che comunicarono la notizia ai sacerdoti della Chiesa. Le due donne, però, hanno smentito il fatto e accusato il religioso di aver mentito. E Don Vagno, nel mentre, si è chiuso in seminario da dove ha fatto sapere ai giornalisti che non vuole parlare.
Il ritrovamento a gennaio. Secondo una ricostruzione iniziale dei fatti, Annalisa Lo Vito e la madre, Margherita Santarsiero, una volta scoperti i resti avvisarono immediatamente sia il parroco della Santissima Trinità, don Ambroise Apakta, conosciuto da tutti a Potenza come don Ambrogio, che il suo vice, Don Vagno. Sul perché del silenzio dei sacerdoti sta indagando la procura generale di Salerno. Entrambi sono stati ascoltati a lungo in Questura: sarebbero state proprio le contraddizioni emerse durante i loro interrogatori a far nascere i sospetti negli investigatori.
La smentita delle addette alle pulizie. Oggi, però, Annalisa Lo Vito ha smentito la ricostruzione dei sacerdoti: "Il viceparroco della Santissima Trinità, don Vagno, ha mentito. Né io né mia madre abbiamo mai trovato quel cadavere. Il sacerdote - ha aggiunto - ha detto agli investigatori che il cadavere di Elisa Claps è stato trovato a gennaio e che quella scoperta l’avremmo fatta mia madre ed io. Su questo siamo state interrogate per ore sabato dai magistrati di Salerno: a loro abbiamo detto di non aver mai ritrovato i resti di Elisa. La prima volta che siamo salite su quel terrazzo è stata il 10 marzo", sette giorni prima del ritrovamento del cadavere.
Don Vagno non vuole parlare. E il religioso accusato di aver mentito, Don Vagno, 33 anni, sacerdote da circa un anno, non rilascia nessuna dichiarazione: è nel suo alloggio, nel seminario maggiore del capoluogo lucano, e ha detto ai giornalisti di non voler parlare con loro. L’arcivescovo di Potenza, monsignor Agostino Superbo, ha fatto sapere che il sacerdote "è molto scosso ed è preferibile che, in questo momento, sia riservato. E’ comprensibile - ha aggiunto monsignor Superbo - che non voglia rilasciare dichiarazioni".
Monsignor Superbo: "Vicenda da approfondire". Un’ulteriore conferma della necessità di "approfondire" la tempistica del ritrovamento sarebbe arrivata proprio da monsignor Superbo, durante un colloquio con il Questore. "Ho saputo del ritrovamento del cadavere di Elisa solo mercoledì mattina", ha detto Superbo all’ANSA. "Di tale tempistica - ha spiegato - ho parlato sabato mattina con il Questore di Potenza, Romolo Panico, al quale ho indicato di parlare con il viceparroco della Santissima Trinità, Don Vagno, perché ho avuto l’impressione che qualche aspetto della vicenda dovesse essere approfondito". In una nota pubblicata ieri dalla stampa locale, l’arcivescovo aveva chiesto "perdono al Signore per quanto non abbiamo fatto per la famiglia di Elisa e per la ricerca della verità".
Manganelli: "Presto avremo delle novità". Intanto, a margine di una conferenza stampa al Viminale, il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha parlato di "prossime novità" sul caso Claps. "Credo che avremo prossimamente delle novità", ha detto Manganelli. "Un’indagine così complessa - ha aggiunto - merita rispetto e silenzio sulle dinamiche di ciò che è accaduto e di ciò che avverrà. C’è una procura che sta ricostruendo i fatti e credo presto avremo novità che possano rispondere a tante domande".

------

2) Claps, sacerdoti informati dei resti, Corriere.it 25/3/2010
MILANO - «Il viceparroco della Santissima Trinità don Vagno ha mentito. Né io né mia madre abbiamo mai trovato quel cadavere e l’abbiamo detto ai magistrati di Salerno». Parole di Annalisa Lo Vito, che il mercoledì e il venerdì insieme alla madre Margherita Santarsiero fa le pulizie nella chiesa dove il 17 marzo è stato ritrovato un cadavere che si ritiene appartenga a Elisa Claps. «Il sacerdote - ha aggiunto - ha detto agli investigatori che il cadavere di Elisa Claps è stato trovato a gennaio e che quella scoperta l’avremmo fatta mia madre e io. Su questo siamo state interrogate per ore sabato dai magistrati di Salerno: a loro abbiamo detto di non aver mai ritrovato il cadavere di Elisa Claps. La prima volta che siamo salite su quel terrazzo è stata il 10 marzo», sette giorni prima della scoperta.
LE DUE DONNE - La notizia secondo cui i resti sarebbero stati trovati alcuni mesi prima del ritrovamento ufficiale, anticipata dai quotidiani del gruppo Agl-Espresso, ha trovato conferme in ambienti giudiziari ma il questore di Potenza, Romolo Panico, non ha confermato né smentito. Secondo gli organi di stampa le due donne avrebbero visto il cadavere a gennaio e avrebbero avvisato immediatamente sia il parroco, don Ambroise Apakta, conosciuto a Potenza come don Ambrogio, che il suo vice, don Vagno, giovane prete di origini brasiliane da poco in Italia. Sui motivi del silenzio dei sacerdoti, che sono stati sentiti a lungo in questi giorni, sta indagando la procura di Salerno.
VESCOVO - «Ho saputo del ritrovamento del cadavere di Elisa Claps solo intorno alle 10 di mercoledì 17 marzo e ho subito avvertito la polizia», ha detto all’Ansa l’arcivescovo di Potenza, monsignor Agostino Superbo. «Sabato mattina 20 marzo ha parlato con il questore di Potenza, al quale ho indicato di parlare con don Vagno, perché ho avuto l’impressione che qualche aspetto della vicenda dovesse essere approfondito». «Non ne so nulla. Bisogna chiedere a chi ha dato questa notizia», ha commentato il parroco don Ambrogio. Il questore ha smentito la notizia di una conferenza stampa pomeridiana insieme al vescovo in merito agli ultimi sviluppi. La notizia dell’incontro con i giornalisti era stata data da mons. Superbo. «Se il vescovo vuole tenere una conferenza stampa la faccia, io non ho mai detto che vi avrei partecipato», ha affermato il questore Panico.
MANGANELLI: «CI SARANNO NOVIT» - «Credo che avremo prossimamente novità su questo caso», ha annunciato il capo della polizia, Antonio Manganelli, a margine di una conferenza stampa al Viminale. «Un’indagine così complessa merita rispetto e silenzio sulle dinamiche di ciò che è accaduto e di ciò che avverrà. C’è una procura che sta ricostruendo i fatti e credo presto avremo novità che possano rispondere a tante domande. Sarebbe improprio anticipare le novità». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha aggiunto: «Ci sono indagini in corso. Il capo della polizia è stato molto chiaro: non diamo giudizi affrettati».
ANALISI - Sabato mattina la polizia scientifica tornerà nel sottotetto della chiesa per cercare ulteriori elementi che possano aiutare le indagini per l’omicidio di Elisa Claps. Gli esperti continueranno i rilievi già avviati per acquisire «qualsiasi elemento utile alle indagini, senza trascurare alcun particolare». I dati raccolti dalla polizia saranno poi valutati alla luce dei risultati che emergeranno dall’autopsia, effettuata martedì al Policlinico di Bari. Gli accertamenti dovranno dire anche se il delitto sia stato la conseguenza di un tentativo di abuso o di violenza sessuale. Intanto a Potenza la chiesa della SS.Trinità è chiusa e presidiata costantemente dalla polizia. Davanti al portone principale ci sono decine di mazzi di fiori, messaggi per Elisa e critiche alle indagini.

----

3)"Il corpo della Claps scoperto mesi fa" Il mistero scuote la diocesi di Potenza, Lastampa.it, 25/3/2010 -
Un nuovo giallo irrompe nella vicenda di Elisa Claps, la studentessa scomparsa a Potenza il 12 settembre del 1993. Mentre proseguono le indagini per stabilire l’assassino si tinge di mistero anche il ritrovamento del cadavere. Secondo il quotidiano ”La Provincia Pavese”, infatti, il corpo sarebbe stato trovato mesi fa dalle donne delle pulizie, ben prima del ritrovamento ufficiale del 17 marzo. Il corpo della ragazza, confermano dagli ambienti giudiziari, era nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, quando sarebbe stato scoperto dalle due donne, che avrebbero comunicato la notizia al sacerdote don Ambroise Apakta, conosciuto da tutti a Potenza come don Ambrogio, e al suo vice, Don Vagno. I due sono stati a lungo ascoltati in Questura a Potenza e sarebbero state proprio le contraddizioni emerse nei loro interrogatori a far nascere il sospetto negli investigatori che sapevano più di quanto affermavano.
E con il questore del capoluogo lucano, Romolo Panico, ha avuto un lungo colloquio anche il vescovo metropolita di Potenza, monsignor Agostino Superbo, che avrebbe dato conferme importanti sulla tempistica del ritrovamento. stato proprio monsignor Superbo, in una nota pubblicata ieri dalla stampa locale a «chiedere perdono al Signore per quanto non abbiamo fatto per la famiglia di Elisa e per la ricerca della verità». Sul perchè del silenzio dei sacerdoti e su cosa sia accaduto da gennaio al 17 marzo, quando operai al lavoro sul tetto della chiesa hanno reso pubblico il ritrovamento, stanno indagando gli inquirenti della procura generale di Salerno, dove l’inchiesta è stata avocata per consentire il compimento di nuovi atti.
Annalisa Lo Vito e la madre Margherita Santarsiero, le donne delle pulizie impegnate nella chiesa di Potenza, però,smentiscono i sacerdoti. «Il viceparroco della Santissima Trinità don Vagno ha mentito. Nè io nè mia madre abbiamo mai trovato quel cadavere e l’abbiamo detto ai magistrati di Salerno. Il sacerdote - ha aggiunto - ha detto agli investigatori che il cadavere di Elisa Claps è stato trovato a gennaio e che quella scoperta l’avremmo fatta mia madre ed io. Su questo siamo state interrogate per ore sabato dai magistrati di Salerno: a loro abbiamo detto di non aver mai ritrovato il cadavere di Elisa Claps. La prima volta che siamo salite su quel terrazzo è stata il 10 marzo», sette giorni prima del ritrovamento del cadavere».
La donna delle pulizie ha aggiunto che «questa è una vicenda assurda. Noi siamo semplici lavoratrici, ed ora, a causa delle false dichiarazioni del sacerdote, mia madre sta male: non dorme da sabato, quando siamo state interrogate per ore nella Questura di Potenza». Sul caso, sempre più intricato, è intervenuto anche il capo della Polizia Manganelli. «Credo che un’indagine così complessa tra Salerno e Potenza meriti rispetto e il rispetto non può che essere realizzato con un nostro silenzio su ciò che avvenuto e sta avvenendo. C’è un’indagine in corso e credo che avremo delle novità».

----

Elisa Claps, giallo su ritrovamento corpo. Donne delle pulizie: il prete ha mentito, ilmessaggero.it 25/3/2010
ROMA (25 marzo) - Si infittisce il giallo intorno al ritrovamento del cadavere di Elisa Claps nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, il 17 marzo scorso. Il quotidiano La Provincia Pavese, ha annunciato che il ritrovamento sarebbe avvenuto nello scorso gennaio da parte di due donne delle pulizie, che avrebbero subito avvisato il parroco e il suo vice (don Ambroise Apakta, conosciuto come don Ambrogio, e Don Vagno) i quali avrebbero mantenuto il segreto. Versione smentita in tarda mattinata dalle interessate in un colloquio con l’Ansa.
«Il viceparroco della Santissima Trinità don Vagno ha mentito. Né io né mia madre abbiamo mai trovato quel cadavere e l’abbiamo detto ai magistrati di Salerno». Così Annalisa Lo Vito, che «il mercoledì e il venerdì» insieme alla madre, Margherita Santarsiero, fa le pulizie nella chiesa. «Il sacerdote - ha aggiunto - ha detto agli investigatori che il cadavere di Elisa Claps è stato trovato a gennaio e che quella scoperta l’avremmo fatta mia madre ed io. Su questo siamo state interrogate per ore sabato dai magistrati di Salerno: a loro abbiamo detto di non aver mai ritrovato il cadavere di Elisa Claps. La prima volta che siamo salite su quel terrazzo è stata il 10 marzo».
Secondo la Provincia Pavese a scoprire il corpo di Elisa, a gennaio, furono le due donne, chiamate a fare le pulizie nel sottotetto. Il giornale scrive che sul silenzio tenuto i due sacerdoti sarebbero stati sentiti a lungo in questi giorni dalla procura generale di Salerno, che ha avocato l’inchiesta. Il vescovo di Potenza, Agostino Superbo, ha dichiarato di aver saputo del ritrovamento solo mercoledì scorso.
Smentita la conferenza stampa. «Non so perché il vescovo ha diffuso questa notizia, io non sarò oggi a nessuna conferenza stampa e non ho intenzione di rilasciare nessuna dichiarazione» afferma il questore di Potenza, Romolo Panico sul possibile incontro congiunto con l’arcivescovo, mons. Agostino Superbo. la Curia arcivescovile aveva parlato di una conferenza stampa congiunta tra monsignor Agostino Superbo e il questore Panico.
Don Vagno è nel suo alloggio, nel seminario maggiore di Potenza e ha detto ai giornalisti di non voler parlare. Monsignor Superbo, ha detto che il sacerdote «è molto scosso ed è preferibile che, in questo momento, sia riservato». Don Vagno ha 33 anni ed è sacerdote da circa un anno.
Familglia Elisa: altro dolore e strazio. « con ulteriore strazio che apprendiamo la notizia del ritrovamento del corpo di Elisa già nello scorso gennaio. Se ciò dovesse essere confermato dagli organi investigativi, un altro insulto sarà consumato alla memoria di Elisa e alla sua famiglia». A dichiararlo la famiglia Claps in un comunicato reso noto da Chi l’ha visto?. Per la famiglia di Elisa «diciassette anni di dolore non hanno impedito ancora una volta che il silenzio, l’omertà, la tutela di interessi che nulla hanno a che vedere con i valori cristiani prevalessero sulla pietà che si doveva a un corpo straziato».
Dalle prime analisi effettuate durante l’autopsia sui resti della ragazza, i cui risultati saranno resi noti fra venti giorni, sarebbe emerso uno scenario, definito verosimile, di violenza o abuso sessuale.