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 2010  marzo 21 Domenica calendario

INFLUENZA A: CI SIAMO LAVATI TROPPO LE MANI - L’

influenza A non fa più molta paura, ormai. Però ha lasciato un’ eredità inattesa, un "effetto collaterale" a cui pochi, forse, avevano pensato: un gran numero di persone alle prese con una dermatite delle mani. Lo ha riferito pochi giorni fa Joseph Fowler, dermatologo dell’ università di Louisville negli Stati Uniti, durante il congresso dell’ American Academy of Dermatology a Miami. Il motivo è presto detto: a furia di lavarci le mani, come per mesi ci è stato ripetuto perfino da Topo Gigio, abbiamo forse tenuto alla larga il virus, ma abbiamo compromesso la barriera protettiva della pelle. E molti si sono ritrovati con la cute dapprima solo secca e un pò infiammata, poi con una vera e propria dermatite con tanto di prurito e arrossamenti. « davvero andata così, anche in Italia - conferma Torello Lotti, presidente della Società Italiana di Dermatologia (SIDeMaST) -. Quest’ inverno ci sono stati molti più casi di dermatite alle mani: si è passati da un’ incidenza pari a circa il 20 per cento della popolazione a un buon 25 per cento». Mica poco, in numeri: significa 3 milioni di italiani in più a combattere i fastidi a suon di creme idratanti o a base di cortisone. Il problema è stato più "sentito" da persone allergiche o con malattie cutanee come la psoriasi, che hanno la pelle più delicata e reattiva di fronte agli stimoli esterni. «Alla comparsa dei primi sintomi, cioè quando la pelle è screpolata, secca e desquamata, sarebbe bene cercare di lavare meno le mani, ad esempio indossando guanti protettivi con cotone all’ interno - consiglia Lotti -. Inoltre, è opportuno evitare saponi aggressivi usando prodotti arricchiti di agenti idratanti o saponi delicati come quello di Marsiglia, per non perdere il film idrolipidico di protezione della pelle. Per cui lavarsi le mani, certo, ma non troppo spesso". Qualcuno lo ha fatto quasi in continuazione, nei mesi scorsi: ora forse possiamo permetterci di continuare a lavarci le mani, quando serve, ma con minor foga, visto che da oggi l’ inverno è passato e l’ epidemia di influenza A, stando all’ ultimo aggiornamento del Ministero della Salute, dovremmo essercela lasciata alle spalle.
Elena Meli