JENNER MELETTI, la Repubblica 24/3/201, 24 marzo 2010
YLENIA VOLEVA UCCIDERMI MA IO L´HO GI PERDONATA" - LUZZARA
(Reggio Emilia) - Si tocca la spalla sinistra, lì dove arrivò la coltellata. «La ferita è guarita. Ci sono però cose che fanno più male di una coltellata: le parole di una figlia». Rodolfo Moretti è a casa solo per un´ora, poi tornerà al lavoro. «Chiuso fra questi muri divento matto, alla guida del camion cerco di cambiare pensieri. La parole feriscono più di un coltello perché mia figlia ha detto che sono un padre padrone, che sono violento… Guardi, io sono uno che lavora da quando avevo 15 anni e ho sempre pensato solo alla famiglia. Io mia figlia non l´ho mai trattata male, anzi. L´anno scorso mi ha chiesto 3.000 euro per andare in vacanza in Inghilterra e glieli ho dati. Un mese fa mi ha chiesto 5.000 euro per andare negli Usa e glieli ho dati. I soldi io me li sudo uno ad uno ma questa figlia l´ho sempre portata in palmo di mano». Fa impressione, quest´uomo robusto, che piange come un bimbo. «Da quando i carabinieri mi hanno portato via Ylenia dicendo che aveva pagato due persone per ammazzarmi, io non dormo più. Io violento e cattivo? Ma se partivo un´ora prima di mezzanotte per portarla in discoteca e alle tre mi alzavo per andarla a prendere: il sabato sera, l´unica notte in cui potevo dormire perché il mulino è chiuso».
Ylenia, 19 anni è in tribunale a Reggio, per l´interrogatorio di garanzia. Dopo avere detto ai carabinieri di avere pagato i killer per proteggersi da un padre che la maltrattava, oggi annuncia un´altra verità. «Per anni ho raccontato a casa un sacco di bugie. Non è vero che mi sono diplomata in economia aziendale, non è vero che poi ho lavorato come segretaria in uno studio legale. Ho mentito per anni e ad un certo punto non ce l´ho più fatta. Ho pensato: se mio padre scopre tutto, chissà come si arrabbia, chissà come mi punisce… per questo che ho pagato il nordafricano perché risolvesse il problema». Nelle intercettazioni (i carabinieri erano stati avvertiti dal killer appena assunto) la ragazza non parla mai di omicidio. All´uomo dice che «deve fare il lavoro per fare diventare mio padre più buono». Forse sarebbe bastato un pestaggio. Dice anche che lei con il primo assalto non c´entra, che forse tutto è stato organizzato da un amico, Davide Giorgi, che è stato arrestato con lei per concorso in omicidio. «Sarà stato lui a cercare il primo killer, io non ne sapevo nulla».
Le indagini sono ancora lontane dal traguardo. La madre, Claudia Franchi, è indagata perché sarebbe stata a conoscenza delle intenzioni della figlia. Oggi ammette soltanto una «complicità». «Sì, sapevo che Ylenia non si è mai diplomata e non l´avevo mai detto a mio marito. Ma anche lui sapeva che non era vero che nostra figlia avesse un lavoro». Aveva portato a casa anche il diploma, la ragazza. ancora appeso in salotto. «Istituto B. Russell. Si attesta che Ylenia Moretti si è diplomata in economia aziendale con 110 e lode. 23/6/2009». Era sbagliato anche il punteggio, la ragazza aveva scambiato un diploma con una laurea. I due genitori stanno vicini. «Noi la perdoniamo. Speriamo torni a casa. Ricominceremo da zero, proprio da zero zero, ma ce la faremo».