Giorgio Pogliotti, Il Sole-24 Ore 24/3/2010;, 24 marzo 2010
PER LA CGIL 5,7 MILIONI DI TESSERE
La Cgil archivia il 2009 con 5,7 milioni di iscritti ed un incremento di 11.312 adesioni sul 2008 (+0,20%). I pensionati sfiorano quota 3 milioni, mentre la sigla numericamente più forte tra i lavoratori attivi è quella del pubblico impiego, nel settore privato terziario ed edilizia. In vista del congresso di maggio la Cgil evidenzia che nel tesseramento 2009 l’incremento maggiore si registra tra i lavoratori attivi: sono 2,7 milioni, 22.241 in più del 2008 (+0,84%). «Sono risultati importanti malgrado la crisi – è il commento del leader, Guglielmo Epifani ”. Siamo la più grande forza sociale in Italia, quando si pensa di escluderci da confronti e accordi si va contro la maggior parte dei lavoratori e pensionati. Considerando anche le associazioni nostra emanazione, come fanno gli altri sindacati, il "sistema" Cgil si attesta attorno ai 6,3 milioni di iscritti». Tra le categorie spicca il dato della Filcams (commercio, turismo e servizi), che rispetto al 2008 è cresciuta del 4,3% diventando la seconda sigla con 372mila iscritti, preceduta dalla Fp (pubblico impiego) che ha 407mila tesserati. Gli edili della Fillea con 367mila iscritti (-0,19%) sono la terza sigla, seguiti dai metalmeccanici della Fiom che con 363mila adesioni hanno interrotto la fase negativa e ricominciato a crescere (+1,29%). «Segno che la crisi e l’incertezza – sostiene Epifani – rafforzano il bisogno di avere una rete di protezione nel sindacato».
Nel 2009 è il sindacato dei lavoratori atipici (Nidil) a registrare l’incremento percentuale maggiore rispetto al 2008 (+15,5%) e con 5.600 nuovi tesserati raggiunge le 41.628 iscrizioni. Tra le classi di età, prevale quella compresa tra i 45 e i 50 anni, anche se la Cgil sottolinea l’incremento del 10% di iscritti tra i giovani sotto i 35 anni, con punte del 23% in alcuni settori.
La conferenza stampa sui dati del tesseramento 2009 è un’occasione per Epifani anche per tracciare un bilancio della gestione degli ultimi 4 anni, dal precedente congresso di Rimini del 2005, che ha visto un incremento dei lavoratori attivi dell’8,25% (+207mila) e dei pensionati dello Spi (+3,27%) che con 94.815 nuovi tesserati hanno raggiunto i 2,9 milioni di adesioni.
La Cgil si afferma anche come il primo sindacato tra gli immigrati che rappresentano il 14% del totale degli attivi (con picchi del 35% in alcuni settori) attestandosi a circa 380mila iscritti. Ma il dato è oggetto di polemica con la Cisl che avendo dichiarato 375mila iscritti considera un «bluff» il sorpasso: « sorprendente che la Cgil parli di 380mila iscritti tra gli immigrati – afferma Liliana Ocmin, segretario confederale Cisl – quando appena otto mesi fa, ne aveva comunicati 297mila». Tuttavia la Cgil respinge al mittente le accuse, spiegando che il dato del 2008 era «sottostimato e che la progressiva informatizzazione degli archivi consente e consentirà una maggiore precisione analitica». A questo proposito Epifani ribadisce la richiesta di una legge sulla rappresentanza sindacale «perché non ci siano approssimazioni e scostamenti» sul numero degli iscritti che «devono essere non solo dichiarati ma certificati». Proprio ieri, peraltro, la Fiom ha avviato una raccolta di firme per la proposta di legge sulla rappresentanza e sulla democrazia sindacale con l’obiettivo di raccoglierne 100mila.