VARIE, 24 marzo 2010
GRANDI OPERE NEL MONDO PER VOCE ARANCIO
Il 4 gennaio è stato inaugurato a Dubai il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo. Misura 828 metri, è visibile a 95 chilometri di distanza e supera di 319 metri il secondo edificio per altezza, cioè il Taipei 101, a Taiwan.
La costruzione del Burj Khalifa iniziò a settembre del 2004. Avrebbe dovuto chiamarsi Burj Dubai, ma è stato intitolato allo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahayan, attuale presidente degli Emirati Arabi Uniti, in onore del suo intervento di salvataggio economico nei confronti della città di Dubai. La pianta dell’edificio è ispirata alla forma del fiore di Hymenocallis. La torre è stata progettata da Skidmore, Owings & Merrill, gli stessi della Willis Tower a Chicago (442 metri).
L’edificio doveva costare un miliardo di dollari, ma ha raggiunto la cifra finale di 4,1 miliardi. Detiene svariati record: è la struttura più alta mai costruita (prima era l’antenna radio di Varsavia, 646,38 metri, crollata nel 1991), con più piani (160, prima c’erano le Twin Towers con 110 piani), gli ascensori più alti e veloci al mondo (18 metri al secondo). Sul Burj Khalifa, ricoperto da 28mila lastre di vetro e percorso da 57 ascensori, sono presenti 27 terrazze. Tra il piano 45 e il 108 ci sono 700 appartamenti privati (andati esauriti a otto ore dall’inizio delle vendite). Tutto il resto è occupato da uffici, poi c’è una terrazza panoramica al piano 123, una piscina al 78, l’hotel di Giorgio Armani (che ha firmato l’arredamento di tutti gli interni del grattacielo) al trentasettesimo piano: 160 splendide camere con vista su mare e deserto.
Il primato del Burj Khalifa sembra destinato a durare a lungo: nessuno dei grattacieli in costruzione può competere con la sua altezza. Nemmeno la Freedom Tower del One World Trade Center di New York, cioè il grande complesso in costruzione a Ground Zero, proprio dove sorgevano le Torri Gemelle distrutte nell’attentato del 2001. La Freedom Tower, disegnata dagli stessi architetti del Burj Khalifa, sarà consegnata nel 2013 e raggiungerà l’altezza di 541 metri, pari a 1776 piedi: un numero scelto non a caso, dato che il 1776 è l’anno dell’indipendenza degli Stati Uniti d’America. Sarà costituita da 108 piani, di cui i primi venti completamente vuoti per motivi di sicurezza.
Si avvicinerà al Burj Khalifa, ma neppure tanto, la Shanghai Tower, nel distretto cinese del Pudong, che in compenso è stata definita come uno degli edifici più ecosostenibili al mondo. Quando sarà completata, nel 2014, raggiungerà 632 metri con 128 piani e sarà il grattacielo più alto della Cina. La forma avvitata della Shanghai Tower servirà a ridurre l’impatto con i venti e diminuire la quantità di materiali e dei costi di costruzione. Inoltre sarà in uso un sistema per raccogliere l’acqua piovana da riutilizzare nel riscaldamento e condizionamento della struttura. Impianti eolici e solari garantiranno l’autonomia energetica, mentre la qualità dell’aria all’interno sarà resa migliore da vaste terrazze ricoperte di piante.
Tra i 100 grattacieli più alti al mondo, 14 si trovano negli Emirati Arabi Uniti, 24 in Cina e 11 a Hong Kong. Nello stesso elenco, i grattacieli americani sono 32: il più alto è la Willis Tower, all’ottavo posto nella classifica. Fatta eccezione per la Willis Tower, i primi dieci grattacieli al mondo si trovano tutti in Asia.
L’Asia è diventata la patria delle opere più grandiose. Tra queste bisogna annoverare la diga delle Tre Gole, che nel cuore della Cina taglia a metà il fiume Yangtze (lungo 6.300 chilometri). Dopo tredici anni di lavori, è stata inaugurata nel 2006 con un anno di anticipo sui tempi previsti. I cinesi l’hanno definita con orgoglio la ”Grande Muraglia del terzo millennio”: è lunga 2,3 chilometri, alta 185 metri, il bacino è lungo più di 600 chilometri e può contenere 39 miliardi di metri cubi d’acqua. Per costruirla sono serviti 21 milioni di euro (il doppio di quanto preventivato all’inizio), 16,1 milioni di metri cubi di calcestruzzo e 25mila uomini. Ha 32 turbine (di cui 6 entreranno in funzione a pieno regime nel 2011) e produce più di 85mila gigawattora di energia all’anno, pari al 3% dell’energia elettrica consumata in Cina, corrispondente a 140 milioni di barili di petrolio. Si stima che quando tutte le turbine saranno attivate, produrrà energia per 100mila gigawattora l’anno.
Per fare spazio alla diga delle Tre Gole sono stati sommersi più di 1.200 villaggi e sfollati 1 milione e 200mila abitanti.
Scienziati della Nasa hanno calcolato che la massa d’acqua che si accumulerà al livello massimo nel bacino della diga causerà una diminuzione della velocità di rotazione della Terra, e quindi un allungamento della durata del giorno stimato in 60 miliardesimi di secondo.
La diga delle Tre Gole ha scippato il primato di più potente impianto idroelettrico al mondo alla diga di Itaipu, sul fiume Paranà, a confine tra Brasile e Paraguay. Quella di Itaipu è però più grande: è lunga quasi 8 chilometri e alta 196 metri. Inaugurata nel 1984, funziona grazie a 20 turbine e produce circa 95mila gigawattora l’anno, e fornisce il 90% dell’energia consumata in Paraguay e il 19% di quella usata in Brasile. Il calcestruzzo con cui è stata costruita sarebbe stato sufficiente a fare 210 stadi di calcio grandi come il Maracanã, con la stessa quantità di acciaio e ferro si sarebbero potute fare 380 torri Eiffel.
Nel 1995 la diga di Itaipu è stata inserita dalla Società americana di ingegneria civile tra le Sette meraviglie del mondo moderno. Le altre sei: il Tunnel della Manica, la Canadian National Tower di Toronto, l’Empire State Building di New York, il ponte Golden Gate di San Francisco, gli sbarramenti costruiti nei Paesi Bassi per evitare i continui allagamenti delle coste, il canale di Panamá.
La Rough Guides, specializzata in guide turistiche, ha messo la diga di Itaipu tre le 25 meraviglie del mondo, insieme alla Cappella Sistina, la Muraglia cinese, le piramidi di Giza in Egitto, il Rio delle Amazzoni in Brasile, il mausoleo Taj Mahal in India ecc.
La Cina detiene un altro primato: quello del ponte più lungo sul mare. Iniziato nel 2003 e completato nel 2008, è lungo 36 chilometri (circa la distanza che separa Venezia e Padova, dieci volte il ponte sullo Stretto di Messina) e antisismico fino al settimo grado della scala Richter. Sospeso sul mare della baia di Hangzhou mette in comunicazione la città di Jiaxing, vicina a Shanghai, a quella di Ningbo, nello Zhejiang, in una in una delle tre aree marine che, sulla Terra, registrano la maggior forza e intensità di maree e tifoni. Sembra una ”S” appesa a un’altezza di 62 metri sopra il mare, ha tre corsie nei due sensi di marcia, si può percorrere alla velocità massima di 100 chilometri orari e al centro ha un’unica isola di rifornimento in cui fare sosta. Quest’area ha una superficie di 10mila metri quadrati su cui sono stati costruiti hotel, ristoranti, un centro commerciale e una torre panoramica. Senza il ponte, che i tecnici hanno garantito per 100 anni, per andare da Shangai a Ningbo occorreva percorrere 400 chilometri intorno al delta del fiume Yangtze: la distanza adesso è di soli 80 chilometri. costato un miliardo e 200 milioni di euro, messi in parte anche da società private che potranno rifarsi grazie al pedaggio di circa 7 euro.
Sempre in Cina, a dicembre sono iniziati i lavori per costruire un grande ponte lungo 50 chilometri che unirà Hong Kong a Zhuhai, nella provincia del Guangdong, e a Macao. Circa 35 chilometri saranno sul mare, e 6 in un tunnel sottomarino. Potrà sopportare raffiche di vento fino a 200 chilometri all’ora, terremoti fino alla magnitudo 8 e collisioni con navi fino a 300 mila tonnellate di stazza. In mezzo ci saranno due grandi isole artificiali, i piloni raggiungeranno un’altezza di 170 metri. La consegna è prevista per il 2015. Costo: 7,6 miliardi di euro.
In Europa, uno dei maggiori capolavori infrastrutturali è il ponte di resund, che collega la Danimarca alla Svezia, tra Copenhagen e Malmö. lungo circa 16 chilometri, percorsi da treni e auto, ha una campata centrale di 490 metri sotto cui possono transitare navi alte fino a 50 metri. In mezzo è stata costruita un’isola artificiale. costato 4 miliardi di euro e fu inaugurato nel 2000.
Già avviati i lavori per costruire il ponte che dal 2018 collegherà la Germania con la Danimarca: sarà il più lungo d’Europa. Sorgerà sullo stretto di Fehmarm: 20 chilometri con quattro carreggiate stradali e due binari ferroviari che ridurrà di un’ora il tragitto tra Amburgo e Copenhagen, evitando il passaggio via traghetto sul Mar Baltico. Costo previsto: 6 miliardi di euro.
L’Europa ha comunque il ponte più alto del mondo: si trova a Millau, nel sud della Francia. Progettato dall’architetto inglese Norman Foster e inaugurato nel 2004, raggiunge i 343 metri da terra: 40 in più della Tour Eiffel. I sette piloni in acciaio e cemento sorreggono una lastra d’acciaio di 2.460 metri, su cui corrono quattro corsie nei due sensi. Fatto di 1.500 cavi d’acciaio che tengono insieme 36mila tonnellate di acciaio e 242mila tonnellate di materiali e cemento che costituiscono il suo peso complessivo. L’opera è costata 310 milioni di euro, i lavori sono durati tre anni. Il viadotto ha permesso di ridurre di quasi tre ore la strada da Clermont Ferrand verso la Spagna e la costa francese.