Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 24 Mercoledì calendario

Aglioti Antonello

• Gerace (Reggio Calabria) 1 gennaio 1948. Pittore. Scenografo. Costumista • «Fondatore del teatro La Maschera insieme a Memé Perlini (Candore giallo, 1974; Otello, perché?, 1974; Locus solus, 1976), ne diviene presto uno dei riferimenti fondamentali, anche in qualità di coautore (Tradimenti-Azione, musica di P. Maxwell Davies, Montepulciano 1976). L’impiego di colori forti, di oggetti significanti (come le lavagne luminose o a specchio) e di spazi di vita quotidiana definisce il suo stile energico, giocato su antitesi vigorose. Così è per la rielaborazione dell’ Eliogabalo di Artaud (1981), che offre un acuto recupero dell’immagine attraverso dissolvenze e contrasti luminosi; così anche per Intorno a Garibaldi (Roma 1982), allestito lungo il Tevere, su otto zatteroni che raccontano gli episodi della vita dell’eroe dei due mondi. Dopo vari spettacoli con Perlini (Cartoline italiane, 1984; MollyBloom, 1984; L’uomo dal fiore in bocca e All’uscita di Pirandello, 1987), A. ha perseguito la propria poetica “della distruzione”, che ripropone di continuo nuove forme e valori, in altri contesti (Giovanna d’Arco di E. Isgrò, 1989); ha esordito anche come regista ( Il giardino dei ciliegi di Cechov, Roma, Teatro La Piramide 1989; da cui ha tratto un film, 1993)» (Dizionario dello Spettacolo del ’900, a cura di Felice Cappa e Piero gelli, Baldini & Castoldi 1998).