Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 23 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BAVAGNOLI, CARLO"


«Ma era anche bello vivere da poveri e spartire utopie, sogni, entusiasmi, amore e fame con altri poveri che si chiamavano Ugo Mulas, Carlo Bavagnoli» Maria Jatosti
Fonte: Il Giornale 22 febbraio 2008, Daniele Abbiati

’Life Magazine” Time Inc, l’editore, ha dato alle stampe anche la prima monumentale monografia dedicata alla più celebre rivista statunitense: Life - I Grandi fotografi, in Italia per le edizioni Contrasto. Ovvero: 600 pagine di storia, circa cento autori, un solo credo, vedere la vita; vedere il mondo. Primo tra i titani di allora, nella pubblicazione in rigoroso ordine alfabetico, è Carlo Bavagnoli, l’unico reporter italiano che ha militato per oltre dieci anni nello staff, prima a New York, quindi nella centrale operativa di Parigi, fino al 1972 quando il settimanale fondato nel 1936 spense per la prima volta le luci, senza che per questo ne fosse oscurata l’aura […] Tempie bianche, iride azzurra, Bavagnoli confida: «Quando ho visto le bozze ho chiamato New York per chiedere: ”Scusate perché queste immagini e non altre?”. ”Tutti hanno fatto le guerre. Noi abbiamo fatto giornalismo a tutto campo, anche raccontando un semplice momento della vita...”, la risposta. Non ho capito che cosa volessero dire, ma questa cosa mi ha commosso un po’». [Contiene il suo raccondo sui reporter di Life].
Fonte: Susanna Legrenzi Io donna, 30/10/2004