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 2010  marzo 23 Martedì calendario

DUE KILLER PER UCCIDERE IL PADRE IL PRIMO FALLISCE, L´ALTRO LA DENUNCIA - LUZZARA

(Reggio Emilia) - Anche questa deve essere una giornata «normale», per Rodolfo Moretti. Il lavoro viene prima di tutto, la farina del mulino va consegnata e lui alla guida del camion fa i giri di sempre. Come se nulla fosse cambiato. Ma venerdì sera i carabinieri sono andati a casa sua. Gli hanno raccontato che sua figlia lo voleva morto, che aveva trovato i soldi per «comprare» non uno ma due killer… «Non ci posso credere», ha detto ai carabinieri. Ieri sera è tornato a casa tardi e ha capito che le giornate non potranno più essere normali. La figlia Ilenia, 19 anni, è in carcere con l´accusa di concorso in tentato omicidio, assieme a un suo amico, che le avrebbe trovato il primo killer. Sua moglie Claudia Franchi detta Roberta è in casa, ha preparato la cena come sempre. Ma è indagata perché sarebbe stata d´accordo con la figlia per eliminare il marito.
Storia in riva al Po che nemmeno un Giovanni Guareschi avrebbe potuto inventare. «Mia figlia mi vuole ammazzare? Ma se è in America, le ho dato i soldi io…». Non più le «cento lire» di chi partiva in bastimento, ma cinquemila euro. «Ilaria mi ha detto che voleva fare un viaggio con le sue amiche, io ho risposto che era meglio andarci in estate che la stagione è migliore ma lei ha insistito… Sono andato in banca e le ho dato i soldi. Adesso lei è negli Usa con le amiche». Era molto più vicina, Ilaria. A casa di un´amica. In attesa che il secondo killer facesse il suo dovere, non come il primo che si era fatto stendere dalla sua vittima.
Una storia che inizia l´8 gennaio, prima delle 2 della notte, quando Rodolfo Moretti si avvia verso il mulino. Un ragazzo si avvicina, gli dà una coltellata in una spalla, poi lo colpisce a una mano. Ha un coltello da macellaio e uno a serramanico ma non è un professionista. Il camionista Rodolfo, 42 anni, ha fatto karate in palestra e lo blocca in un attimo. Arrivano i carabinieri e il killer - Alex Granata, 22 anni, con problemi di testa - riesce a dire soltanto: «Non conosco quest´uomo ma l´ho colpito perché mi è antipatico».
A trovare questo primo killer da allevamento è stato un altro ragazzo, Davide Giorgi, 26 anni, anche lui con qualche problema. Anni fa ha avuto una lite con la madre, apparve anche un coltello. Ora raccoglie i cartoni in un supermercato. un amico di Ilenia e per certe cose gli amici sono indispensabili. «Mio padre - gli ha detto la ragazza - è un padre padrone, non mi lascia respirare. Sono stanca delle sue vessazioni… Devi trovarmi qualcuno che lo uccida». Qualche punto al Pronto soccorso, prognosi di 10 giorni, la prima storia finisce lì.
Ilenia non cede. Racconta al papà la sua voglia di America, riesce a farsi consegnare i cinquemila euro. Stavolta vuole fare da sola. Va nel luogo più «losco» che conosce, la stazione ferroviaria di Guastalla. Lì ci sono gli extracomunitari, «dunque» i delinquenti non mancano. Avvicina un ragazzo nordafricano, che è in regola con il permesso di soggiorno ma che da qualche mese ha perso il lavoro. Questi si vede arrivare la ragazzina con i 5.000 in tasca, non crede ai suoi occhi. Ilaria stavolta vuole essere sicura. Accompagna il ragazzo vicino a casa sua, gli dice dove e come aggredire papà. Il nordafricano dice sì, ammazzerà quell´uomo. Intasca i 5.000 e dopo qualche ora, invece di armarsi, va dai carabinieri e racconta tutto.
«E pensare - dice il sindaco Stefano Donelli - che venti giorni dopo l´aggressione Rodolfo Moretti era venuto da me, assieme a sua moglie, per dire che bisognava mettere più lampioni nelle strade, così la gente perbene poteva evitare i malintenzionati». Il pericolo era dentro le mura di casa, nella testa di una ragazza che aveva dichiarato guerra al padre. «Ci ha parlato di angherie - raccontano il maggiore Vittorio Boccia e il colonnello Giovanni Fichera - ma non abbiamo trovato nessun riscontro. Dovremo lavorare molto, per capire cosa sia successo fra quelle mura». Nella tarda sera, ci sono le luci accese, in via Lorenzini, un vicolo che quando l´ufficio postale è chiuso diventa un piccolo deserto. Un cugino che è stato a trovarlo dice che «Rodolfo ancora adesso non crede che sua figlia lo odi così tanto da volerlo morto. Anzi, dice che la vorrebbe riavere a casa subito». Sua moglie dice che «sì, sapevo che c´era tensione fra mia figlia e mio marito, ma non mi immaginavo certo che lei avesse certi progetti». Anche domani sarà dura fare finta di cominciare una giornata «normale».