Barbara Corrao, Il Messaggero 22/3/2010, 22 marzo 2010
ENERGIA SOLARE, CORSA AI MAXI-INCENTIVI
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L’ultimo, in ordine di tempo, è il mega-impianto fotovoltaico dell’americana SunEdison vicino Rovigo. E’ grande quanto 120 campi di calcio, il più grande d’Europa, e produrrà tanta elettricità quanta ne basta a soddisfare le esigenze di 17.000 famiglie. Sarà pronto entro fine anno e non è l’unico. Non passa giorno, infatti, che non venga annunciata l’apertura di un nuovo ”campo” per produrre l’elettricità dal sole, una corsa vera e propria che interessa anche famiglie, piccole imprese, condominii e che ha un suo perché. Se l’eolico ha avuto una forte espansione, il 2009 è stato l’anno del fotovoltaico. E le aziende, i colossi dell’energia ma anche i nuovi operatori, fanno a gara per contendersi gli incentivi italiani, i più ricchi d’Europa, che resteranno in vigore fino a tutto il 2010 (per il 2011 sono in arrivo dei cambiamenti) e che vengono erogati in base all’energia prodotta. Il mercato è iperdinamico. Spinti dagli incentivi, in Italia sono arrivati investitori da varie parti del mondo: Francia (Edf, GdfSuez), Spagna (Fortesa, Fotowatio a Fiumicino), la Norvegia (Statkraft ad Aprilia), gli Usa (Sunpower a Montalto di Castro) o Germania. All’orizzonte si profila l’arrivo dei cinesi: sarebbero già stati interpellati per valutare diversi progetti. E scendono in pista i ”big” nazionali: da Enel a Terna, da Actelios (gruppo Falck) a Moncada Energy Group a Apinovaenergia, Edison e Marcegaglia. Impossibile citarli tutti. Non solo: l’energia rinnovabile attira gli investitori ed è diventata l’ultima frontiera per i fondi immobiliari e di private equity tanto che cominciano a nascere prodotti che investono specificamente in queste infrastrutture che producono energia dal sole o dal vento. In Italia come all’estero: Google, il motore di ricerca su Internet, ha investito una quota del suo gigantesco fatturato nel prototipo di uno specchio per celle fotovoltaiche in grado di dimezzare i costi di realizzazione di un impianto solare.
Il risultato è che, secondo uno studio dell’area Research di Montepaschi di Siena, l’Italia annullerà quest’anno la differenza con la media europea (Ue15) per consumi interni di elettricità da fonti rinnovabili, passando dal 16,5% del 2008 ad una stima del 17,6%. Da solo, il fotovoltaico è passato dai 9 Megawatt (Mw) del 2006 ai 1.000 Mw raggiunti a inizio d’anno e probabilmente raddoppierà a 2.000 Megawatt a dicembre. Certo, è una goccia se si confrontano con i 50.000 Mw di potenza mediamente utilizzati in Italia. Ma la crescita rimane vertiginosa e sta conquistando terreno anche nelle famiglie che possono scaldare l’acqua e avere la luce mettendo pochi pannelli sul tetto di casa, specialmente in campagna (vedi la scheda qui a fianco, ndr).
E’ un ”superlavoro” che ha mobilitato le banche d’affari e i più importanti studi di consulenza legale posizionati tra Roma e Milano: acquisizione, sviluppo, project financing. E il futuro? Molto dipenderà dai nuovi decreti che il Ministero per lo Sviluppo varerà dopo le elezioni. Prevedono un taglio del 20% sugli incentivi per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio dal 2011. E un’«autorizzazione unica» per rendere più snello il processo.
Il business delle rinnovabili (anche eolico e biomasse) si è mosso in controtendenza sulla crisi economica. Lo dimostra anche il rafforzamento degli staff dedicati al segmento energy in quasi tutti i grandi studi legali con team, anche di 30 professionisti, appositamente dedicati. In pista c’è il gotha degli studi di consulenza: Bonelli, Erede e Pappalardo, Freshfields, Legance e Gianni, Origoni Grippo. Ma anche Nctm, Chiomenti, Cleary Gottlieb e Nunziante Magrone. Nessuno vuol rinunciare al volano energetico: anche studi numericamente più snelli, come Crisci Associati, sono attivi sul settore.
Cosa succederà ora che gli incentivi caleranno? «Non mi aspetto un ridimensionamento delle attività nel settore delle energie rinnovabili», afferma Monica Colombera di Legance che allarga il quadro anche ai parchi integrati fotovoltaici di grandi dimensioni, eolico, biomasse e termovalorizzatori. E se Tommaso Salonico di Freshfields mette in guardia sul fatto che «i capitali sono sensibili a spostarsi verso quei paesi che presentano incentivi più favorevoli», Ottaviano Sanseverino di Gianni Origoni si dichiara «cautamente ottimista considerato che il calo nei prezzi delle forniture offre margini per assorbire una riduzione degli incentivi». Mario Roli, partner di Bonelli, teme, piuttosto, «gli effetti che potrebbe avere un eventuale dichiarazione di incostituzionalità delle leggi regionali pugliesi». La prima sentenza doveva arrivare nel week end.
IL COSTO
6.000 E’, in euro, il costo di un impianto fotovoltaico da 1 kilowatt
IL SOLE
1.000 E’, in Megawatt, la capacità produttiva fotovoltaica in Italia all’inizio del 2010
L’ITALIA
50.000 E’, in Megawatt, la capacità produttiva totale media in Italia