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 2010  marzo 21 Domenica calendario

DOMANDE E RISPOSTE. 40 MILIONI DI ITALIANI AL VOTO

Per che cosa si vota?
Il rinnovo di presidente e consiglio regionale di tredici Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), del Presidente e del Consiglio provinciale di 4 province (Imperia, Viterbo, L’Aquila e Caserta), del sindaco e del consiglio comunale di 463 comuni (di cui 9 capoluoghi di provincia: Mantova, Lecco, Lodi, Venezia, Macerata, Chieti, Andria, Matera e Vibo Valentia).
Quando si vota?
I seggi resteranno aperti domenica 28 marzo, dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 29 marzo, dalle ore 7 alle ore 15. Non si vota quindi il sabato.
Cosa bisogna portare

per poter votare?
Come per le altre elezioni ai seggi si deve esibire, oltre a un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale a carattere permanente. Chi avesse smarrito la propria tessera personale, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali che, a tal fine, saranno aperti da martedì 23 a sabato 27 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, mentre domenica 28 e lunedì 29 marzo, giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Meglio cercare prima la propria tessera elettorale personale onde evitare la coda nei giorni delle votazioni.
Come si vota
per le Regionali?
Ogni elettore ha una scheda di colore verde. Si vota tracciando con la matita una croce sul simbolo che si vuole votare.
Votando la lista, si sceglie
automaticamente
il Presidente collegato?
Sì, ogni presidente è collegato a una o più liste. Votando il partito si dà la preferenza anche al candidato presidente.
Posso tracciare la croce
soltanto sul nome

del candidato

che voglio votare?
Sì e in tal caso s’intende validamente votata la lista regionale e il suo capolista, mentre è esclusa ogni attribuzione di voto alla lista o alle liste provinciali collegate.
Posso votare un Presidente
e una lista

a lui non collegata?
Sì, è possibile. Si tratta del cosiddetto «voto disgiunto». In questo caso, il voto è validamente espresso per la lista e per il Presidente prescelti anche se non collegati fra di loro.
Come si fa a dare

la preferenza

a un consigliere?
Si scrive il cognome del candidato prescelto di fianco al simbolo della lista prescelta.
Questo vale
per tutte le Regioni?
Grossomodo sì. Le modalità di espressione del voto si applicano alle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Lazio e Basilicata. Per quanto riguarda, invece, le Regioni Toscana, Marche, Campania, Puglia e Calabria le modalità di voto sono disciplinate dalle rispettive leggi regionali, soprattutto nella parte della scelta del consigliere regionale: in Toscana, per esempio, non si possono esprimere preferenze. In Campania, si possono esprimere due preferenze ma solo se differenti di genere (un uomo e una donna).
Quando si conosceranno
i risultati?

Difficile dirlo adesso. Innanzitutto non ci sono exit poll. La Rai ha previsto alcune proiezioni a partire dalle 16.15. Dalle 18 arriveranno quelle sui voti di lista. Le proiezioni hanno una forchetta che varia dall’uno al tre per cento. Quindi nelle regioni in bilico si dovrà attendere che lo spoglio finisca.
Ma si può seguire lo spoglio in diretta?
Il ministero degli Interni fornirà dal suo sito il numero di preferenze man mano che arriveranno. Le informazioni non riguarderanno però i voti nelle Regioni della Toscana, Marche, Puglia e Calabria perché il nuovo regolamento non prevede la comunicazione del flusso al Viminale. Sarà possibile consultare i siti delle regioni coinvolte nella tornata elettorale e delle singole prefetture, oltre, naturalmente a www.lastampa.it per avere aggiornamenti in tempo reale.
I risultati delle regionali
saranno un test nazionale,
si rifletteranno sul governo?
Assolutamente costituiranno un test nazionale. Le elezioni in tredici regioni interesseranno un corpo elettorale al momento quantificabile in 40.910.744 elettori, di cui 19.706.010 maschi e 21.204.734 femmine. Le sezioni elettorali complessive saranno 49.862.
Chi vincerà le regionali?
Dipenderà dal numero di regioni che il centrodestra strapperà al centrosinistra. Si parte da 11 a 2 per l’opposizione.