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 2010  marzo 22 Lunedì calendario

CACHEMIRE E ROLEX. IL SOGNO DEL LUSSO NELLE NUOVE TANGENTI – «I

ricchi sono dei poveri con i quattrini». No, stavolta non bisogna cercare tra i faldoni e le informative, come per «cricca», «sistema gelatinoso» o «cosa megagalattica». Basta rivedere un vecchio film in bianco e nero, la «Ragazza della quinta strada», telecamera fissa su Ginger Rogers. Era il 1939, eppure quelle parole calzano a pennello sui protagonisti delle inchieste di questi giorni. Tutti benestanti, spesso ricchi. Tutti comprati, secondo l’accusa, con grandi sogni per piccoli borghesi. I ricchi sono dei poveri con i quattrini. E allora vai con la vacanza all’Hotel Cristallo di Cortina. Con il volo in elicottero o addirittura in idrovolante, scalo a Capri compreso. E ancora con il macchinone tedesco, il Rolex, il cappotto di cachemire. Mancano le scarpe con lo scrocchio sognate da Peppino De Filippo, ma ci sono le Church di camoscio marrone regalate a Sandro Frisullo. Circolano anche soldi, certo. Ma nessuno viene più beccato con la mazzetta in mano come Mario Chiesa, che corre in bagno per distruggere 37 milioni a colpi di sciacquone. Il mariuolo di ieri ha lasciato il posto ai birbantelli di oggi. Ed il prezzo della corruzione è diventato il lusso.
Basta scorrere la lista di regali che Giampaolo Tarantini racconta di aver fatto proprio all’ex vice presidente della Regione Puglia, Frisullo. Oltre alle Church di camoscio marrone ci sono, in ordine sparso, un cappotto di cachemire, un cappello di Burberry, due cappotti di Burberry. Nel ramo lusso, del resto, Tarantini è un esperto: le feste nella sua villa di Giovinazzo venivano chiamate «for vip only». Forse è proprio questa esclusività ad attirare più dei soldi che pure distribuiva in dosi massicce. E cosa c’è di più esclusivo di un volo in elicottero, Roma-Milano in un’ora, mentre i comuni mortali brigano fra treni, aeroporti e autogrill?
Un altro indagato delle inchieste di questi giorni, l’imprenditore toscano Riccardo Fusi, il suo elicottero lo prometteva a tutti. Con Denis Verdini parlava anche di un volo in Sardegna per andare a prendere le aragoste, da «consumare sul luogo». Troppo poco? Il vero professionista è Diego Anemone, il costruttore che nella torta dei grandi eventi ha preso la fetta più grande. Per non perdere il conto dei suoi regali, i magistrati di Firenze gli hanno dedicato un elenco. Capitolo lusso: per Angelo Balducci, il presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, un Roma’Palermo in idrovolante con scalo a Capri. Uno sfizio per due persone da 3.800 euro più iva. Sempre per Balducci due giardinieri in servizio permanente nella sua villa di Montepulciano e pure una colf distaccata nella sua casa romana. Per il figlio di Balducci, Filippo, una Bmw da 71 mila euro. Uno smacco per il povero Fabio De Santis, altro componente della cricca, che si è dovuto accontentare di una Smart messa a disposizione da un altro imprenditore che (sarà un caso?) di appalti ne ha presi infinitamente meno. Ma si è consolato De Santis: soggiorno al Gritti di Venezia, tutto compreso pure le prostitute. «Lì ci sono tutti i dipinti... i marmi...’ si accertava l’organizzatore’ non è che mi arrivano due stelline del c...? Se no, non entrano capito?». Nel suo genere un lusso pure questo. Ma, rischi del mestiere, le ragazze non furono di suo gradimento.
Per andare sul sicuro Francesco Piscicelli, il costruttore che se la rideva nel letto la notte del terremoto, preferiva gli orologi. A Balducci regala un Rolex Submariner, uno Jaeger Le Coultre in acciaio e poi un altro uguale ma dorato. Sempre di marca che non bisogna fare brutta figura. E soprattutto si capisce quanto costano. Come per i due orologi da polso che porta a Natale ad altri due funzionari che gestivano i grandi eventi, «valore complessivo 10 mila euro». Il lusso apre tutte le porte. Ma c’è anche chi si accontenta di poco. Tornando in Puglia, Gianpy Tarantini non regalava solo feste ed escort. Per convincere medici e funzionari a comprare i suoi apparecchi distribuiva anche buoni benzina. Meno scenografici di un idrovolante o di una Bmw. Ma con la crisi che morde e il caro petrolio, un lusso pure quello.
Lorenzo Salvia