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 2010  marzo 25 Giovedì calendario

INTERNET INSEGNAMI TU

(con scheda) -

Come si costruisce (da soli) un pannello solare spendendo 100 euro? E come si fa a sedurre una donna che abbiamo invitato a cena? E poi: qual è il modo più efficace per sbarazzarsi dei moscerini che ronzano attorno alla luce del terrazzo?

Sono alcune delle domande più gettonate nei principali siti di fai-da-te, che nell’ultimo anno stanno vivendo un incredibile boom. Prima dell’avvento del Web il fai-da-te era relativo solo ad attività come falegnameria, giardinaggio, bricolage e così via. Oggi le cose stanno cambiando e in Internet sono sempre di più le comunità che nascono (spontaneamente o a seguito di un’iniziativa commerciale) con l’obiettivo di creare delle vere e proprie guide del fai-da-te (o do-it-yourself, ’Diy’, come sintetizzano gli anglofoni) in tutti i campi: dall’elettronica allo sport e fitness, dall’alimentazione alla cura delle automobili, fino ai matrimoni, alle feste e ai viaggi.

Uno dei principali siti in questo campo è l’americano wikiHow che ogni mese ha oltre 20 milioni di visitatori, in continua crescita. Un successo che ha attirato l’attenzione di TechCrunch - uno dei siti di informazione più autorevoli in materia di Web - che recentemente ha lodato la qualità di wikiHow. Il quale, senza un dollaro proveniente da venture capitalist è riuscito a mettere insieme una comunità di utenti disposti a pubblicare ogni giorno centinaia di contenuti.

Come si intuisce dal nome, la filosofia di wikiHow è simile a quella di Wikipedia. Come nella celebre enciclopedia on line, infatti, gli autori non solo possono postare una loro guida ma sono chiamati anche a modificare, correggere aggiornare e migliorare le voci degli altri. Il risultato sono circa 75 mila guide che trattano le attività più diverse: decorare i muri con linee verticali, conquistare la ragazza che ti piace, trasferire e comprimere sulla propria chiavetta Usb un film in dvd o realizzare un fiocco di neve di carta in tre dimensioni. Per ogni guida di wikiHow (il cui modello di business è solo pubblicitario) si possono trovare sia articoli scritti (simili a ricette culinarie) sia video (si caricano prima su piattaforme come YouTube e poi si importano copiaincollando il codice del filmato). Il tutto con uno staff di soli sei redattori che hanno il compito di editare e monitorare i contenuti postati dagli utenti.

A mettere in piedi wikiHow è stato l’imprenditore Jack Herrick che nel 2006 ha venduto alla società statunitense Demand Media un altro sito di guide fai-da-te, eHow, che oggi è ancora il leader indiscusso (almeno negli accessi) in questo settore, con circa 50 milioni di utenti unici ogni mese. La Demand Media non è molto conosciuta in Europa, ma dall’altra parte dell’oceano è un colosso: i suoi principali siti (generati soprattutto dagli utenti) sono Livestrong (salute), Golflink (comunità di golfisti), Trails (viaggi), Mania (fantascienza, horror e cartoni animati). Messi tutt’insieme, è la quindicesima fonte di Internet più visitata negli Stati Uniti, davanti a giganti come Cnn.com o Twitter. Ma non solo: con i video caricati dai suoi utenti Demand Media è il principale fornitore di filmati di YouTube. "Fino a qualche anno fa pensavo che i social media potessero servire solo ai ragazzini per rimorchiare, ma poi ho visto la voglia di tutti gli utenti della Rete di condividere esperienze e contenuti e ho scoperto un altro mondo", spiega Richard Rosenblatt, amministratore delegato di Demand Media.

Il fiore all’occhiello della Demand è proprio eHow (un milione di guide) che ha un approccio diverso rispetto a wikiHow. Infatti, nonostante i contenuti (anche qui scritti o multimediali) vengano prodotti dagli utenti, non c’è la possibilità di modificare quelli di altri internauti. Nessuna filosofia wiki, quindi. Ma un’anima commerciale più marcata. In compenso eHow (che pure ha un modello di business solo pubblicitario) paga gli utenti che gli forniscono le guide. Uno staff valuta il materiale che arriva in redazione e, in base agli accessi che genera la guida e alla sua qualità, vengono offerte delle ricompense: secondo un’inchiesta di ’Usa Today’ gli utenti di eHow possono guadagnare fino a 2 mila dollari per ogni contenuto.

Ma oltre a strutture organizzate come queste, la Rete è popolata di migliaia di altri siti fai-da-te. Molti di questi si presentano sotto forma di blog e uno dei casi più popolari (e di maggiore qualità) è Make che oltre ad avere una versione cartacea ha come tema principale la tecnologia. Tra le ultime guide ci sono le istruzioni per trasformare la propria bicicletta in un mezzo elettrico o per realizzare un’armonica a partire dalla cartuccia di un videogioco.

Il modello di business di Make è quindi composto da pubblicità (sul sito) e vendita del cartaceo. Ma nel prossimo futuro potrebbero esserci altre opportunità per chi realizza guide fai-da-te. Le sta sperimentando, per esempio, HowCast che a differenza dei suoi concorrenti propone soprattutto video (25 milioni le visualizzazioni in un mese) e che dalla fine del 2009 è presente sull’App Store di Apple con un’applicazione per iPhone che offre i filmati del sito; alcuni di questi sono sponsorizzati come la guida all’uso di Twitter (finanziata dalla stessa piattaforma di microblogging). Una strategia simile è quella di eHow che da poche settimane è disponibile sui cellulari Android (quelli con il sistema operativo realizzato da Google).

Anche in Italia il fai-da-te 2.0 sta prendendo piede. Un esempio è Saperlo.it che offre guide (prodotte da utenti) in tutti i campi: da "come curare le ferite di un cane" a "come cambiare lo sfondo della scrivania su un Mac" fino a "come aprire una ricevitoria Sisal" o a "come preparare un bagno antistress". Bassi però i compensi per gli utenti-fornitori: fino a cinque euro lordi a guida.

Una variazione sul tema sono infine i servizi di domande e risposte, sempre più popolari in Rete. Tra questi c’è per esempio quello di Yahoo! al quale ci si può rivolgere per chiedere di tutto. A rispondere non è uno staff stipendiato, ma una comunità di utenti. "è la parte del nostro portale più popolare", spiega Federico Bierti, Lead community manager Italia, Francia, Spagna, Germania di Yahoo! Answers. "I suoi accessi (7,2 milioni in Italia in un mese) sono superiori a quelli della homepage e del servizio di mail. Vanno per la maggiore musica, auto e cibo anche se, forse, quelle di miglior qualità sono arte e scienze sociali. Le domande e le risposte vengono monitorate in due modi: da uno staff interno e - soprattutto - dagli utenti stessi che segnalano eventuali errori". A oggi i quesiti (e le relative risposte) sono circa un miliardo in tutto il mondo. Alcune delle più curiose: "è possibile viaggiare nel tempo?"; "Come posso denunciare un tatuatore abusivo anonimamente?"; "Come si gestisce un partner bradipo?". Per quest’ultima domanda, tuttavia, una risposta sensata non è stata ancora fornita.


Alcune delle guide on line più popolari.
WIKIHOW.COM
Filosofia wiki. Tutti possono editare i contenuti pubblicati dagli utenti. Ha oltre 20 milioni di utenti ogni mese.
EHOW.COM
Di proprietà della Demand Media è un sito che si basa sui contenuti degli utenti (che vengono ricompensati
economicamente). I visitatori sono 50 milioni, le guide un milione.
HOOWCAST.COM
Una sorta di YouTube del fai-da-te. Per ogni video c’è la possibilità di scegliere il fotogramma di un’istruzione particolare, saltando per esempio quello che già si conoscono.
HOWSTUFFWORKS.COM
Acquistato nel 2007 dalla Discovery Communications per 250 milioni di dollari, copre tutto lo scibile: dalla storia fino alle arti e al giardinaggio. possibile caricare video.
MAKEZINE.COM
Make è uno dei blog culto del fai-da-te. Ogni giorno vengono caricati video e articoli su questioni come preservare lo schermo del telefonino o aumentare la potenza del proprio pc. Ha anche una versione cartacea.
HOWTODOTHINGS.COM
Grafica essenziale, anche in questo caso è possibile caricare video. Tradotto in diverse lingue (italiano compreso) il suo modello di business è la pubblicità.
INSTRUCTABLES.COM
Sviluppato da alcuni ricercatori usciti fuori dal Mit di Boston, ha una versione a pagamento (40 dollari per due anni) per poter scaricare materiali di approfondimento relativi alle guide.
YAHOO! ANSWERS
La comunità mondiale di utenti che consulta le risposte presenti sul servizio del portale americano - tradotto in 12 lingue - sono 181 milioni in tutto il mondo.
SAPERLO.IT
Sito italiano (appartiene alla holding milanese Banzai) offre fino a cinque euro (lordi) per le guide di maggiore qualità.