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 2010  marzo 22 Lunedì calendario

Ravera Riccardo

• 1964 (~) Carabiniere. Maresciallo noto come ”arciere”, è uno degli uomini che guidati dal capitano Ultimo il 15 gennaio 1993 arrestarono Totò Riina. Il 17 marzo 2008 la Procura di Torino ne ordinò gli arresti domiciliari accusandolo di complicità in un furto d’arte • «[...] una settimana prima dell’arresto, aveva con gesto plateale restituito al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la medaglia ricevuta, proprio per protestare contro le indagini nei suoi confronti. ”Arciere” è accusato di essersi accordato con un nomade sinti, Adriano Decolombi, fingendo di ritenerlo un intermediario, mentre si trattava del capo della banda responsabile di un furto nella Palazzina di Caccia di Stupinigi che nel 2004 aveva sottratto mobili e quadri per un valore di molti milioni. Con un sovrintendente della Polstrada, Giuseppe Cavuoti, Ravera avrebbe chiesto e ottenuto dall’Ordine Mauriziano, proprietario degli oggetti rubati, un riscatto di 250.000 euro. E non per guadagnare, ma soltanto per fare «bella figura” e ottenere un’onorificenza, garantendo in cambio l’impunità ai malviventi. [...]» (Vera Schiavazzi, ”Corriere della Sera” 29/3/2008) • «[...] Di sicuro è protagonista di un declino inesorabile. Per ogni successo, una retrocessione di carriera. La stessa sorte toccata ai compagni di squadra del Ros. Dalla guerra alla mafia alla malinconica stazione di Pinerolo, fino a un ruolo da investigatore per il Nucleo Tutela Patrimonio artistico di Torino. Il maresciallo Ravera era lì dove non doveva succedere niente. Ma la notte fra il 18 il 19 febbraio 2004 accade qualcosa di clamoroso. Furto alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, residenza estiva dei Savoia, patrimonio dell´Ordine del Mauriziano. Rubati gli arredi, opere del Piffetti e del Bonzanigo, per un valore di 8 milioni e 520 mila euro. Per due anni il maresciallo Ravera è in prima fila nelle indagini. Gestisce i contatti con gli informatori. Tratta il riscatto sulla refurtiva: 250 mila euro messi a disposizione dalla Axa Assicurazioni. Il 26 novembre 2005 i mobili ricompaiono nelle campagne a trenta chilometri da Torino. Particolare interessante: 34 i pezzi denunciati, 42 quelli ritrovati. Mistero nel mistero. Ma prevale l’enfasi per il risultato investigativo. Il maresciallo viene insignito con la medaglia ai benemeriti dell’arte e della cultura da parte del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Riceve encomi. Mentre le indagini sul furto proseguono fino al 20 giugno 2007. Quando finiscono in manette quindici nomadi sinti. Fra questi anche l’informatore del maresciallo Ravera. [...]» (Niccolò Zancan, ”la Repubblica” 5/3/2008).