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 2010  marzo 25 Giovedì calendario

SORPRESA, IL LAVORO SI TROVA


Nell’anno più nero della crisi economica, il 2009, il 55 per cento dei disoccupati ha trovato un nuovo lavoro come dipendente. il dato, a sorpresa, che emerge da uno studio svolto per la prima volta dall’Inps e che Panorama è in grado di anticipare. L’indagine mette anche in rilievo che i tempi di reimpiego sono spesso rapidi: infatti oltre metà dei disoccupati che hanno un nuovo lavoro ci è riuscita entro tre mesi. E manca, per ora, il dato di chi si è messo in proprio aprendo una nuova partita iva.

Il campione esaminato dall’Inps è piuttosto ampio: 397.414 persone, tutti i beneficiari del sussidio di disoccupazione nel gennaio 2009. Risultato: «Arrivati a gennaio 2010 abbiamo verificato che 217.343 di quei disoccupati, più della metà, hanno trovato un nuovo rapporto di lavoro dipendente» dice il presidente dell’Inps Antonio Mastropasqua. «Anche noi siamo sorpresi: è una novità, l’Inps non aveva mai elaborato questi dati. E va aggiunto che altre 7.500 persone del campione nell’anno di disoccupazione hanno maturato i requisiti per la pensione».

Nel dettaglio, gli uomini con un nuovo lavoro sono il 57 per cento dei casi contro il 43 per cento delle donne. L’analisi fotografa anche la ricollocazione dei disoccupati per fasce d’età. Fino a 39 anni, il 56,1 per cento del campione è riuscito a trovare lavoro. Ma, altra sorpresa, nella fascia da 40 a 49 anni la percentuale di reimpiego sale al 58 per cento mentre scende a un buon 46,8 per cento per gli ultra 50enni.

Queste percentuali sono relative a chi si è ricollocato con un impiego da lavoro dipendente. Quindi sono al netto del fenomeno delle nuove partite iva, cioè di chi ha intrapreso la strada del lavoro autonomo. Spiega Mastropasqua: «Ora ci sarà una successiva analisi incrociando i nostri dati con quelli dell’Agenzia delle entrate per verificare quanti disoccupati hanno aperto una partita iva senza posizione Inps».

Più difficile da fotografare la permanenza degli ex disoccupati nei nuovi posti di lavoro. Infatti la maggioranza dei contratti è a termine: «Sono circa 160 mila contratti a tempo determinato e oltre 50 mila a tempo indeterminato su un totale di 217 mila nel corso del 2009» puntualizza Mastropasqua. «Seguiremo ulteriormente il campione per vedere quanto tempo lavorano, dato che il 51 per cento dei reimpieghi avviene nei primi tre mesi dall’inizio della disoccupazione». La conclusione? Anche in un anno così difficile per le aziende «una percentuale così alta di reimpiego dimostra la dinamicità del mercato del lavoro, che non è piatto».