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 2010  marzo 22 Lunedì calendario

IL GRANDE BALZO DEL SOLARE

Alimentata dagli incentivi del Conto energia, in Italia continua la corsa al fotovoltaico. Nel 2009 sono stati installati nuovi impianti per una potenza di circa 580 MW, +72% rispetto all’anno precedente. La regione con la maggiore potenza installata è la Puglia, dove la crescita è stata del 110%, che così ha superato la Lombardia. Al terzo posto si colloca l’Emilia-Romagna,mentre guadagnano posizioni Lazio (+210%) e Basilicata (+465%). la fotografia che emerge dal "Solar energy report 2009", realizzato dall’Energy & strategy group del Politecnico di Milano, che verrà presentato giovedì 25 marzo.
«Quest’anno vedrà una corsa alle installazioni per poter accedere agli attuali incentivi – sottolinea Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & strategy group del Politecnico di Milano ”, mentre con le nuove tariffe del 2011 si assisterà a una leggera frenata della domanda».
Il report evidenzia come dietro la scelta di diventare titolari di una
solar farm in un periodo di crisi economica ci possa essere la volontà di effettuare un investimento alternativo di lungo periodo. La remunerazione, soprattutto nel caso d’impianti di grandi dimensioni, viene proprio dalla "sicurezza" del ritorno assicurata dal Conto energia,a cui si aggiunge l’assenza di significativi rischi d’impresa. In sostanza, un invest and forget.
Nel segmento dei grandi impianti, oltre a realtà che scelgono il fotovoltaico per l’autoconsumo dell’elettricità prodotta e per vendere in rete il surplus, operano anche i fondi d’investimento e fornitori "chiavi in mano" che realizzano impianti non integrati e a terra di potenza inferiore al megawatt. In questo caso l’obiettivo è uno solo: vendere tutta l’energia prodotta.
Negli ultimi 12 mesi si è così assistito a un moltiplicarsi delle centrali di taglio superiore al megawatt, che hanno aumentato in maniera esponenziale (+575%) il loro peso. Nel 2009, per esempio, sono state realizzate ben 34 centrali fotovoltaiche "a terra" di taglio superiore al megawatt.
In quest’ottica si può anche spiegare il primo posto conquistato dalla Puglia, regione che ha adottato una procedura semplificata: è sufficiente la Dia per realizzare impianti di potenza fino a un megawatt. Qui si è concentrato il 44% della potenza complessiva installata in impianti da 200 a mille kW. In molte altre regioni viene invece richiesta la valutazione d’impatto ambientale,più rigorosa e costosa. Lo scorso ottobre la regione Puglia ha poi varato una legge che vieta la creazione d’impianti in zone agricole, puntando sull’integrazione dei pannelli negli edifici o in aree in disuso. Nel nostro paese è aumentata di circa il 16% la taglia media delle centrali per il settore industriale (tra i 20 e i 200 kW di picco) e dei grandi impianti fino al megawatt. Secondo il rapporto, è proprio una conseguenza della maggiore propensione di fondi e utility a realizzare investimenti speculativi, specialmente al Sud, con impianti superiori al megawatt.
A livello mondiale l’Italia si colloca, con 580 MW di potenza fotovoltaica installata nel 2009, al secondo posto della classifica dei principali paesi che puntano su questa fonte rinnovabile. Su tutti – sottolinea il report – svetta la Germania, dove nel 2009 sono stati installati 3,1 GW e dove sono complessivamente in produzione solar
farm per oltre 8,3 GW di potenza. Seguono Spagna, Giappone e Usa. Complessivamente nel mondo la potenza installata del fotovoltaico è di oltre 21,4 GW, pari a circa 25 centrali nucleari, di cui i due terzi in Europa. In questa corsa al solare non è ancora arrivata la domanda proveniente dalla Cina, già diventata il primo produttore di moduli e pannelli fotovoltaici.