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 2010  marzo 22 Lunedì calendario

Montino Esterino

• Roma 6 aprile 1948. Politico. Nel 2001 e 2006 eletto al Senato (Ulivo). Dal 13 marzo 2008 vicepresidente della Regione Lazio, il 24 ottobre 2009 ricevette in delega tutti i potere del presidente Piero Marrazzo, autosospesosi • «[...] Barba bianca, occhi azzurri, lingua sciolta dal marcato accento romanesco, Montino arriva in vetta alla sua carriera dopo una lunghissima carriera di ”sherpa” della politica romana. Nasce comunista e come tutti i quadri del Pci che fu, comincia a scarpinare dagli incarichi minori: nel 1975, giovane promessa del partito, diventa consigliere regionale. Lo sarà per vent’anni, fino al 1995: dapprima presidente della commissione Agricoltura, poi dell’Industria e artigianato. Per qualche anno è presidente di una circoscrizione. Quindi consigliere comunale per altri sedici anni finché, nel 1995, giunta Rutelli, Botteghe Oscure non lo designa per un assessorato pesante: i Lavori pubblici. In questa veste entra in contatto con i poteri forti della città. Cinque anni dopo è uno dei nomi di punta dei Democratici di sinistra. Lo candidano alle politiche e entra agevolmente al Senato. Due le legislature, sempre ai Lavori pubblici, ma senza lasciare tracce evidenti. Si occupa di Rai, della metropolitana di Roma, di bilancio dello Stato, ma per uno che è abituato ad avere un certo ruolo, la politica nazionale si rivela un gioco troppo distante. [...] travolto dal nuovismo di Veltroni, Montino non viene ricandidato. Ma per lui, a sorpresa, a partire dal marzo 2008, c’è la carica di vicepresidente della Giunta regionale. Una decisione rigorosamente di partito che non si può dire avesse entusiasmato Marrazzo. Montino, da quel momento, si occupa di urbanistica (sovrintendendo al Piano regolatore di Roma preparato da Veltroni, ma ereditato da Alemanno) e di sanità. [...]» (’La Stampa” 25/10/2009).