Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 21/3/2010;, 21 marzo 2010
IL FATTO DI IERI - 21 MARZO 1918
C’era Max Pataten, un tedescone gradasso e sempre ubriaco destinato a prendere un sacco di botte dagli italiani. C’era lo scienziato Bartolo Ciucca , forsennato nel cercare espedienti per scovare gli imboscati. C’era Mattia Muscolo, eroe oscuro capace di annientare il nemico con la forza delle mani e Apollo Mari, borghese disadattato, sempre nei guai. Erano le grandi caricature d’autore de ”La Tr a d o tt a ”, mitico giornale della Terza Armata, il più celebre tra i giornali di trincea, uscito il 21 marzo ”18. Delizioso foglio satirico, con splendidi e coloratissimi paginoni liberty, affidato a grandi firme come Renato Simoni e Arturo Fraccaroli e a maestri disegnatori come Antonio Rubino e Enrico Sacchetti. Intellettuali in grigioverde prestati alla guerra, artefici di un piccolo gioiello di carta destinato a rianimare le truppe, ancora sotto choc dopo Caporetto. Giornale ”di soldati per i soldati”, ”La Tradotta”, con le sue perfide vignette contro gli odiati crucchi, le strip al veleno contro i vari feldmarescialli e gli epigrammi pruriginosi in gergo plebeo, sarà una boccata d’ossigeno nelle fetide trincee oppresse dal cupo odore della morte. Il simbolo della satira al tempo della Grande Guerra.