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 2010  marzo 21 Domenica calendario

QUEI 40 MILA METRI QUADRI E IL «REBUS» DELLE CIFRE

la solita guerra di cifre: organizzatori da una parte, questura dell’altra. Ma una quantificazione «oggettiva», tenuto conto di trucchi e variabili che entrano in gioco, pare impossibile. Ieri, per elaborare il numero («150 mila») che tanto ha fatto infuriare Maurizio Gasparri, i funzionari di via San Vitale hanno utilizzato lo stesso metodo applicato in passato alle manifestazioni del centrosinistra: considerando che in un metro quadrato possono stare in piedi, senza sofferenza, 3 o al massimo 4 persone, in piazza San Giovanni, che misura 40 mila metri quadrati, i «fan di Silvio» non potevano essere più di 160 mila. Quota poi tagliata di altre 10 mila unità, visto che megapalco e gazebo riducevano la superficie. Questione risolta, dunque? Mica tanto. Esistono infatti altri elementi, anch’essi difficilmente confutabili, da valutare con attenzione: i tremila pullman «azzurri» (50 passeggeri ciascuno) confluiti da tutta Italia porterebbero infatti a un primo sub-totale di 150 mila partecipanti. Molto parziale, però: basta aggiungere le migliaia di sostenitori abitanti a Roma o arrivati in macchina, treno o aereo, ed ecco che il conteggio sale, s’impenna. Così come può avvenire il contrario: per caso gli organizzatori avevano dato ordine ai manifestanti di stare un po’ «larghi» tra loro, o di camminare, per amplificare l’effetto «piazza piena»? Se sì, allora la «folla oceanica» torna a scendere... Bel rebus. Con contorno di polemiche.