Alessandro Sala, Corriere della Sera 20/03/2010, 20 marzo 2010
GIOCHI (SICURI) PER BAMBINI DIGITALI
«Oggi scrivo di te, anche dei tuoi no quando non mi lasci usare il computer». Letta sul biglietto di auguri per la Festa del papà, tra le altre frasi di una poesia composta per l’ occasione, fa un po’ il paio con l’ annuncio del bel voto preso nei giorni scorsi: «Guarda su Facebook, te l’ ho scritto lì». Cose che ti sorprendono. Anche se fai il giornalista e lavori sul web. Perché se tua figlia ha sette anni, ti viene spontaneo pensare che viva in un mondo fatto ancora di bambole da pettinare e di corde da saltare. E invece non è così, non più. Bambini e nuove tecnologie sono un binomio con cui i genitori devono fare i conti. I ragazzini delle medie sono già dei veri «smanettoni», ma come comportarsi con i bambini dell’ età prescolare o dei primi anni delle elementari, che ancora non sanno leggere, scrivere e fare di conto o che hanno appena iniziato a farlo? I telefonini Sono già nelle mani dell’ 85% dei ragazzi tra gli 8 e i 14 anni, secondo un’ indagine Mdc. Qui il capitolo è praticamente chiuso. Per i più piccoli il telefonino può invece essere un modo per stare in contatto sempre con i genitori, anche se sono separati o fanno orari di lavoro impossibili. Se non sanno scrivere è del tutto inutile che il telefono possa inviare sms. Meglio puntare su quelli con solo due o quattro tasti con numeri preselezionati. Per i più grandi potrebbe andare bene anche un vecchio cellulare dei genitori, ma esistono anche alternative ad hoc con funzioni specifiche per limitare i numeri accessibili o la navigazione web/wap. I personal computer Per i più piccoli un vero pc è inutile. Meglio i mini-computer, evoluzione di un normale videogioco. Quelli della linea ComputerKid di Clementoni, ad esempio, assomigliano ai laptop dei «grandi» (hanno anche il mouse) e offrono attività di tipo ricreativo ed educational per imparare l’ alfabeto, i numeri, la musica e le lingue straniere. Per chi sa già leggere e scrivere, un vero pc consente di cimentarsi con la composizione di testi impaginati, il salvataggio e il ritocco delle fotografie, i giochi online. Inutile però puntare alto, almeno all’ inizio: meglio guardare ai net-pc che ormai hanno un costo contenuto (vari modelli di Acer, Asus e Samsung si trovano nei centri commerciali a 250-270 euro), dimensioni limitate e permettono anche la navigazione in movimento in abbinata con una Internet key. Fondamentale, però, la presenza di un filtro come il Windows Live Care o il McAfee Parental Controls, che limiti le possibilità di accesso a siti con contenuti inadatti. La regola numero uno è, in ogni caso, che i bambini non devono mai affrontare il web da soli. Le console Tutte le console di videogiochi offrono una molteplicità di giochi per ogni età. Per i più piccoli è però possibile pensare ad un apparecchio ad hoc, come la V-Smile: di plastica, configurata con i personaggi dei cartoon, ha un grande joystick aerodinamico a forma di zampa. E i giochi, pensati per bambini dai 3 ai 7 anni e ispirati ai personaggi di fiabe e cartoni, sono classici game di movimento ma associati a prove da superare utilizzando l’ alfabeto, la logica o la matematica. Tra le console utilizzabili ovunque una delle più diffuse è la Nintendo Ds che ha puntato molto sui software di apprendimento, come il Brain Training, disponibile anche in versione Junior. Ma tra i giochi di maggiore successo per i piccoli sicuramente vanno ricordati Cooking Mama e Gardening Mama che insegnano a cucinare e ad avere cura di fiori e piante. Sempre videogiochi, ma sui telefonini: alcuni di quelli preinstallati su vari apparecchi possono risultare troppo complicati per i più piccoli. Se vi fidate a lasciare l’ iPhone nelle mani del marmocchietto, magari mentre è nel seggiolino durante un tragitto in auto, è possibile scaricare applicazioni mirate per l’ età prescolare, come il Colorama Kids Coloring Book, che permette di colorare soggetti tratti da una libreria di immagini tramite semplici gesti sul touchscreen, o altri applicativi che insegnano l’ alfabeto o le lingue. La scelta è ampia e il discorso vale anche per gli smartphone di altre case, ognuna con i rispettivi negozi online. Dvd e fotocamere Per i tragitti più lunghi in auto i giochini del telefono potrebbero non bastare. Un lettore dvd portatile si rivela allora una buona soluzione. Ce ne sono di diverse marche, tutti più o meno equivalenti, e i modelli base nei centri commerciali si trovano a prezzi compresi tra gli 80 e i 100 euro. Alcuni sono dotati di porte usb per collegare pen drive o hard disk esterni e sono già predisposti per gli slide-show di immagini. Magari quelle che gli stessi bambini hanno scattato: sul mercato ci sono diverse fotocamere digitali di plastica a costi tra i 30 e i 50 euro. La scocca, decorata con personaggi dei cartoon (alcune hanno le cover intercambiabili), le rende simili a giocattoli, ma le foto sono vere, in alcuni casi hanno anche una risoluzione decente per la successiva stampa su carta fotografica. Tra le più accessoriate c’ è la Kidzoom della V-Tech, che fa anche da videocamera ed è dotata di lettore mp3 con tanto di cuffie abbinate (online si trova a circa 85 euro). La più «giocattolosa» è invece quella nata dall’ abbinata Digital Blue-Lego: è fatta con i tradizionali mattoncini e si acquista sul web a meno di 50 euro. I mattoncini che compongono il corpo dell’ apparecchio non sono ovviamente scomponibili, ma i bambini possono aggiungerne altri nella parte superiore e quindi personalizzarla.
Alessandro Sala