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 2010  marzo 21 Domenica calendario

Anna Eleanor Roosevelt, 11 ottobre 1884, New York, 7 novembre 1962, New York • Maggiore di tre fratelli

Anna Eleanor Roosevelt, 11 ottobre 1884, New York, 7 novembre 1962, New York • Maggiore di tre fratelli. Gli altri due: Elliott, morto a quattro anni di difterite, e Gracie Hall • Ricca di famiglia, fra i suoi antenati uno dei 53 firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza • La madre, Anna Eleanor Hall, bellissima, devota, cresciuta nel rigore, rimasta orfana di padre ancora minorenne. Il padre Elliott Roosevelt, fratello del futuro presidente Theodore, affettuoso, sempre ben vestito, amabile con tutti, sportivo e buon tiratore. Quando si sposano lei ha 19 anni, lui 23 • Infanzia in una casa di campagna a Hempstead, Long Island (New York). Amatissima dal padre, che usa chiamarla ”Little Nell” come la protagonista del romanzo di Dickens ”La bottega dell’Antiquariato” • Quando il padre inizia a bere, si trasferiscono in Italia e poi in Francia, dove lo ricoverano in una clinica specializzata • A sei anni Eleanor viene spedita in un collegio francese. La mamma è incinta di Hall, il padre in clinica • Il fratello ha già qualche settimana quando la famiglia decide di tornare a New York. Il padre resta in Francia • A 8 anni la mamma si ammala di difterite e muore. Poco dopo morirà anche Elliott jr., fratellino di Eleanor • I bimbi vengono affidati alla nonna materna, nella casa di campagna a Tivoli (New York) e poi nella West 37th Street. La nonna vive quasi sempre chiusa in una stanza, esce solo se ci sono visite. Educa i piccoli con rigore, li tiene sempre in casa, li fa studiare. Passano l’estate nella casa di Tivoli, soffitti alti, tantissime stanze, niente gas né elettricità ma candelabri e lampade ovunque. Nove camere da letto, due bagni. Obbligo di lavarsi completamente due volte alla settimana • Il 14 agosto 1894 muore anche il papà di Eleanor • A 15 anni entra nel collegio di M.lle Souvestre, ”Allenswood”, in una piccola località chiamata South Fields che si trova poco lontano da Londra. Regole dell’istituto: parlare in francese, lavarsi tre volte alla settimana impiegando al massimo dieci minuti, rifarsi il letto prima di lasciare la stanza, cambiarsi e piegare il pigiama appena sveglie. Frequenti ispezioni con votazione. La colazione: café au lait, cioccolato oppure latte, panini e burro. Uova solo su richiesta. Giornata tipo: sveglia, colazione, passeggiata, lezioni, pranzo, due ore di esercizi, studio, cena • M.lle Souvestre, piccola e robusta, capelli bianchi, lineamenti marcati, fronte ampia, sguardo penetrante. Diventa presto un punto di riferimento per Eleanor. La porta con sé in viaggio per l’Europa, la convince a comprarsi il suo primo vestito (nero e rosso), le insegna a cavarsela da sola, ad avere spirito critico. Nel 1902 Eleanor deve ritornare a casa. Saluta la Souvestre, ma resteranno amiche per sempre • Torna a vivere dalla nonna, ormai ottantenne, nella casa di Tivoli, poi si trasferisce al West 37th Street. Nel 1903 Franklin Delano (sono cugini di quinto grado), dopo un anno di frequentazioni, la chiede in sposa. Accetta. Le nozze si celebrano però solo due anni dopo, il 17 marzo del 1905. Lo zio Ted, che la accompagna all’altare, è il presidente degli Stati Uniti (dal 14 settembre 1901 fino al 4 marzo 1909) e bisogna scegliere una data compatibile con i suoi impegni. Inoltre la madre di Franklin non approva il matrimonio e cerca di rimandarlo • Molto alta, quasi un metro e ottanta, occhi celesti, profilo sgraziato, mento sfuggente, denti all’infuori, sorriso cavallino, un grosso neo vicino alle labbra. Eleanor si è sempre sentita molto brutta. Franklin è bello, atletico, corre i cento metri in meno di dodici secondi, si è appena laureato ad Harvard • Figlio unico, Franklin chiede alla moglie sei figli: li avranno, ma uno morirà piccolo. Si chiamano Anna Eleanor Jr, James, Franklin Delano Jr (1909-1909), Elliott, Franklin Delano Jr. e John Aspinwall. L’ultimo nasce nel 1916 • Nel frattempo si sono trasferiti da New York a Washington. Franklin è diventato assistente segretario alla Marina del presidente Woodrow Wilson (1913). Prendono la casa di una zia di Eleanor, al 1733 N Street. • A giugno del 1918, Franklin si imbarca sulla nave Dye, destinazione Francia. in corso la I Guerra Mondiale e deve pattugliare i mari europei. Torna il 19 settembre di quell’anno. Ha contratto la Spagnola, che ha decimato passeggeri ed equipaggio. Lo portano a casa della madre, dove Eleanor lo accudisce. Ma sistemando le sue valigie, scopre un pacco di lettere profumate. Le apre, le legge. Suo marito la tradisce. Con la segretaria personale di lei, Lucy Mercer, che ha accolto in casa come un’amica di famiglia. A lei seguirà Missy Lehand, anche lei segretaria, ma di Roosevelt stesso • Chiede il divorzio. Poi cambia idea. Ma soffre. Dimagrisce, è depressa e anoressica. Dormiranno per tutta la vita in camere separate, condurranno vite separate, avranno amicizie e amministrazioni separate pur lavorando uno a fianco dell’altra, complementari: coppia di ferro, di carisma, di potere. Alla figlia un giorno dirà «Non mi costò nessun sacrificio perché i rapporti sessuali con tuo padre sono sempre stati un tormento per me». • Nel 1920 i Roosevelt tornano a New York. Franklin è stato candidato come vicepresidente nella campagna del democratico Cox, che però perde le elezioni. Eleanor impara a cucinare, si iscrive a un corso di dattilografia e stenografia, e ad una scuola di economia. Si unisce alla sezione femminile del Comitato democratico dello Stato di New York. Qui conosce Esther Lape ed Elizabeth Read, coppia di omosessuali intelligenti, sensibili, organizzatrici notevoli. Lavorano, cosa eccezionale per i tempi. I loro gusti sono gli stessi di Eleanor: libri, poesie. Comincia un’amicizia che durerà a lungo e che sarà alla base della formazione politica e sociale di Eleanor • Siamo nel 1921, vacanze a Campobello (Canada). Franklin trascorre una giornata allegra coi figli, va in barca, fa il bagno, nuota. L’ acqua è gelida: ma che importa? Poi torna a casa, si mette a letto. Non sta bene. Raffreddore, influenza? No: è la poliomielite, e non si reggerà mai più sulle gambe, per il resto della vita. Da allora, Franklin vivrà su una sedia a rotelle. Ed è allora che Eleanor entra in scena, con tutto il potere di una moglie intelligente e risoluta. Capisce che Franklin, per salvarsi deve continuare quell’attività politica che si era rivelata, prima della malattia, la sua grande passione, la sua ragione di vita. E contribuisce a portarlo, paralizzato com’ è, alla Casa Bianca. Per il bene di lui e, si può ben dire, degli Stati Uniti, e di tutto l’ Occidente. • Durante gli anni Venti, Eleanor approfondisce la sua amicizia con la Lape e la Read: portano pantaloni e vestiti in tweed su misura, uno scandalo per l’epoca, si appassionano al wrestling, fanno gite a cavallo • I Roosevelt si trasferiscono a Warm Springs (Georgia): le sorgenti termali sono un beneficio per la malattia di Franklin • Nel 1929, nonostante debba muoversi su una sedia a rotelle, Franklin viene eletto governatore di New York. Nel 1933, nel pieno della Grande Depressione, viene eletto Presidente degli Stati Uniti. I disoccupati in America sono oltre un quarto della popolazione attiva; chiudono le banche, gli uffici, i negozi, le fabbriche. Ma bastano i primi cento giorni del New Deal di Roosevelt (’Dei fatti, subito” il suo slogan) per creargli intorno un alone leggendario • Durante la campagna elettorale del 1932 Eleanor conosce Lorena Hickok: è la giornalista più pagata d’America, lavora all’Associated Press, fuma due pacchetti di Camel al giorno, sigari, occasionalmente la pipa, beve bourbon, gioca a poker, le piace la boxe, veste in modo maschile e vive da sola con un pastore tedesco, Prinz. Viene da un paesino del Wisconsin, con un passato turbolento: il padre la violenta e a 14 anni la butta fuori di casa. Ha fatto la sguattera e molti altri mestieri prima di diventare giornalista. Roosevelt la conosce e la stima. Parlando di lei la definisce una she-man. Inizia a intervistare Eleanor, e piano piano diventa la sua ombra. Descrive la sua vita, veramente spartana, la sua generosità, sia morale che materiale. talmente conquistata dalla personalità di Eleanor che viola la regola base del giornalismo sottoponendo regolarmente i suoi articoli al capoufficio stampa della Casa Bianca. La loro amicizia fa un salto di qualità due settimane prima delle elezioni, in una notte passata in treno nello stesso scompartimento che ha solo una cuccetta e un divano. Dopo la vittoria di Roosevelt con il 57% dei voti le due diventano inseparabili. Si telefonano e si scrivono in continuazione quando non sono insieme. E continueranno a farlo per tutta la vita: dopo la morte di Eleanor, vengono trovate 3.500 lettere e non sono tutte. Alcune frasi di Eleanor a Lorena: «Mi manchi così tanto, ti amo così tanto», «Ho fame di te». Lorena ne ha distrutte molte. «Tua madre spesso non era troppo discreta, quando mi scriveva» spiegherà alla figlia di Eleanor, Anna. • Alla vigilia del discorso elettorale, Lorena si licenzia dalla Associated Press. Eleanor le fa leggere il discorso inaugurale di Franklin, e lei, che ha in mano il più grande scoop della sua vita, non ne fa nulla. • Intanto Eleanor comincia a presenziare ad avvenimenti pubblici, tiene conferenze stampa, va in radio. Un catena di giornali le affida una rubrica quotidiana: "My Day", in cui racconta la sua giornata sei giorni alla settimana: verrà pubblicata per 27 anni consecutivi su una cinquantina di quotidiani in tutto il Paese. Un monumentale diario pubblico, un dialogo con gli elettori e i cittadini che moltiplica la sua popolarità. • Nel 1938 entra in scena un uomo, Joseph Lash, figlio di ebrei russi e leader della gioventù comunista americana. Ha 25 anni meno di Eleanor. Lei lo conosce durante una sua testimonianza sulle infiltrazioni comuniste nell’American Youth Congress. Agli uomini dell’ Fbi saltano le valvole perché il Lash ha un lasciapassare e incontra Eleanor alla Casa Bianca. Spia di Mosca? Il rapporto dura fino al 1943 e Franklin Delano Roosevelt viene messo al corrente. S’ infuria e spedisce Lash nel Pacifico a combattere i giapponesi. • Eleanor si interessa anche di politica estera. Dopo l’entrata in Guerra degli Stati Uniti nel 1941 fa numerosi viaggi al fronte per supportare le attività della Croce Rossa e per il morale delle truppe. Molto attiva anche nel sostenere il movimento americano per i diritti civili e i diritti degli afro-americani, fondò nel 1943, con Wendell Willkie ed altri, la ”Freedom House”, un istituto di ricerca per la promozione della pace e della democrazia nel mondo. • Nel 1939 lasciò la Constitution Hall in segno di protesta per la decisione di non consentire alla cantante lirica afroamericana Marian Anderson, appartenente all’associazione delle figlie della rivoluzione americana – di esibirsi • Nel 1940, candidata first lady, tiene un discorso alla Convention e convinse i delegati ad accettare il vice che il marito si era scelto • Un sondaggio Gallupp del 1942 registrò che la maggioranza degli Americani riteneva che Eleanor Roosevelt avesse «certamente una personalità di prim’ordine», ma mettesse «inopportunamente il naso negli affari del marito invece di badare agli affari di casa». • Eleanor Roosevelt, la più politica delle mogli, che Franklin mandava addirittura a negoziare con gli operai in sciopero durante la Grande Depressione. Fu lei a convincere il marito a valorizzare l’ apporto dei soldati di colore: sino ad allora erano solo cuochi, uomini delle pulizie e autisti • Poco prima della morte del marito si registra un nuovo amore: David Gurewic, 45 anni, ancora un russo, una specie di Rasputin che sottomette Eleanor a ogni suo capriccio. Cresciuto senza genitori, emigrato a Berlino nel 1917, quando in Russia scoppia la rivoluzione, poi a Friburgo, studia Medicina. Si trasferisce a Gerusalemme quando Hitler sale al potere. A 30 anni arriva a New York, si sposa, ha una figlia. Tradisce spesso la moglie. Eleanor lo conosce nel 1944, durante una visita a casa di Joseph Lash. La moglie è una sua paziente. Grazie ad Eleanor, nel 1948, diventa membro della delegazione americana alla Commissione per i diritti umani dell’Onu • Il 12 aprile 1945 Franklin Delano Roosevelt muore. a Warm Spring, e sta posando per un ritratto. All’ improvviso dice di avere un terribile mal di testa, e perde i sensi. solo; la moglie Eleanor è rimasta a Washington e i figli sono impegnati altrove • Quando apprende della morte del marito, Eleanor fa convocare Truman, vicepresidente, nell’appartamento del Presidente, alla Casa Bianca. Truman reagisce con affettuosa formalità: : «C’ è qualcosa che posso fare per lei?». La first lady risponde senza battere ciglio: «Ma cosa vuoi fare per me... adesso sei tu a essere nei guai». • Rimasta vedova, rifiuta la pensione che le spetta e si mantiene scrivendo sui giornali e tenendo conferenze • Nel ’ 46 Eleanor diventa portavoce dell’ Onu, ed è protagonista della stesura della Dichiarazioni per i diritti umani. Vive nella 62ª Strada, a New York, con una cameriera e un autista nero • Il nuovo presidente, Henry Truman, la definisce non più «la first lady degli Stati Uniti», ma la «first lady del mondo». instancabile. Tiene in media 150 conferenze l’anno, Atene, Zagabria, Roma, Hong Kong. Unica donna della delegazione Usa alle Nazioni Unite • Muore nel 1962, a 78 anni, nella sua casa di New York, per una rara forma di tubercolosi ossea.