Tonia Mastrobuoni, Il Riformista 13/3/2010, 13 marzo 2010
LA GERMANIA RIVALUTA TREMONTI
Dopo la Venere di Milo tedesca col dito medio alzato, forse qualcuno s’aspettava il David di Donatello che fa il gesto dell’ombrello. Si sa, i tedeschi non sono mai stati teneri con noi. Hanno remato contro fino all’ultimo quando si trattò di farci entrare nell’euro e successivamente non hanno perso occasione per chiedere di ributtarci fuori. Ma qualcosa sta cambiando.
Mentre la stampa continua a bacchettare la Grecia, uno dei quotidiani tradizionalmente più severi con noi, il Financial Times Deutschland, ha stroncato Berlusconi in una subordinata ma ha dedicato un articolo intero al ”mistero” dell’Italia. Un Paese membro dei ”Pigs”, del club poco edificante degli ultimi della classe, eppure graziato dalla paurosa speculazione che sta picconando Atene.
Una scommessa vinta, osserva il quotidiano, soprattutto in virtù dell’immobilismo di Tremonti. Il fatto che il ministro dell’Economia non abbia varato miliardari pacchetti a sostegno dell’economia o per ridurre le tasse e che abbia messo in campo pochi interventi mirati, è stata la chiave della relativa tenuta del deficit e del debito italiano nella tempesta perfetta della crisi.
Inoltre, continua il ragionamento, il Paese è più corazzato contro le spallate degli speculatori grazie a un sistema bancario poco spericolato e un risparmio privato più elevato che gli altri Paesi europei. La dimostrazione della nostra neo-stabilità? Facile, per un quotidiano finanziario: il premio sui credit default swap, le assicurazioni sul debito, che si pagano oggi su 10 milioni di euro di titoli italiani è di 92.000 euro all’anno contro i 296.000 euro che si devono mettere sul piatto per l’equivalente in bond greci.
Più scontata, ma sorprendente per l’uscita in contemporanea con l’articolo del Fdt, è un’analisi apparsa ieri sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung che sostiene che contrariamente ai greci abbiamo attraversato una stagione di dolorose riforme che hanno rimesso in riga deficit e inflazione mettendo relativamente al sicuro l’onere sul debito. Titolo: «Cosa possono imparare i greci dagli italiani».