Gianni Trovati, Il Sole-24 Ore 20/3/2010;, 20 marzo 2010
IN ITALIA LA PALLA PASSA AI SINDACI
«Davvero?». Quando ascoltano le vicende della delazione fiscale a stelle e strisce, i tributaristi europei sbarrano gli occhi. «In Germania non abbiamo nulla di simile, in Francia sarebbe inconcepibile, perché una norma così lede il principio di libertà degli individui, e la pubblica amministrazione locale mette già sotto controllo continuo i contribuenti».
In Italial’idea è meno impensabile,anche se conosce declinazioni lontanissime da quella Usa, e nessun Stephen Whitlock potrebbe coordinare i propri informatori prezzolando cittadini-spia. Da noi, prima di tutto, le segnalazioni sono gratuite, e questa differenza cruciale sgombra il campo dal concetto di delazione. Il destinatario è la Guardia di finanza, che nel ’96 ha attivato il «numero di pubblica utilità» per raccogliere informazioni dai cittadini. Chi vede un borseggio chiama il 113, chi vede un’evasione chiama il 117 delle Fiamme gialle: nel 2009 lo hanno fatto in 25.927, il 10% in più rispetto a cinque anni fa.
Spesso (quasi 7.500 casi) si denuncia un’evasione Irpef o Iva, come quella che può partire dallo scontrino fiscale "dimenticato" dal negoziante, ma la segnalazione può avventurarsi in terreni più difficili come il riciclaggio, o addirittura le frodi comunitarie. L’alleato "occasionale", mai anonimo, chiama la Guardia di finanza e può far scattare una verifica immediata oppure, per i casi più complessi, gettare le basi per un’ispezione. Lo strumento è flessibile, e può uscire anche dal terreno fiscale. Anche l’antievasione pagata esiste, ma può arruolare solo istituzioni e sta muovendo per ora i primi passi. L’alleato in questo caso sono i comuni, chiamati a stanare gli evasori del loro territorio dietro a un compenso pari al 30% delle tasse che l’erario statale guadagna per questa via.
La Gazzetta Ufficiale parla di questa possibilità da cinque anni, ma il meccanismo è stato oggetto di discussioni infinite, anche perché molti sindaci non impazziscono di gioia all’idea di stanare i propri elettori. Ora però hanno cominciato ad af-facciarsi i primi, piccoli numeri (3,6 milioni d’imposte recuperate in 300 centri sentinella), e la scommessa è partita davvero.