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 2010  marzo 19 Venerdì calendario

2 articoli – GLI INSULTI AL PAPA (E NON SOLO). ALDO BUSI RADIATO DALLA RAI – «Da un momento all’altro questa telecamera diventerà buia e io scomparirò»: profeta in Nicaragua, perché l’Aldo Busi Show è un programma che non avrà repliche

2 articoli – GLI INSULTI AL PAPA (E NON SOLO). ALDO BUSI RADIATO DALLA RAI – «Da un momento all’altro questa telecamera diventerà buia e io scomparirò»: profeta in Nicaragua, perché l’Aldo Busi Show è un programma che non avrà repliche. La Rai ha applicato allo scrittore il Lodo Morgan (cacciato da Sanremo per apologia di crack): fuori anche lui da tutte le trasmissioni. Detto in burocratese suona così: «Dopo le dichiarazioni di Aldo Busi nella puntata all’Isola dei famosi, il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi, ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali. Pertanto, Aldo Busi verrà escluso dalla partecipazione alle prossime puntate dell’Isola dei famosi e dalle altre trasmissioni della Rai». Sotto accusa due interventi dello scrittore l’altra sera in diretta nel reality di Raidue, quello contro il Papa (soprattutto) e quello contro Berlusconi. Sono le undici di sera, quando Busi attacca: «Il vero problema della società non sono gli omosessuali ma gli omofobi, quelli sono imalati e pervertiti da curare, siano essi politici o preti». Più avanti spiega meglio il suo pensiero: «Se anche il Papa si scaglia contro gli omosessuali... ormai è risaputo: l’omofobo è un omosessuale represso, lo dovrebbero avvisare, lo dovrebbero sapere, si scoprono da sé, queste persone sono un danno per la società. Chi rinnega se stesso è capace di rinnegare anche la propria madre». Cosa mai vista in un reality, Busi aveva parlato anche di aliquote fiscali: «Io pago le tasse e sono orgoglioso di farlo, ma la prima legge che dovrebbe fare un governo di destra come il nostro è quella sulle aliquote al 23 e 33 per cento. Se non fanno questa legge del meno tasse ma per tutti a cosa è servito Berlusconi? Cosa ha fatto in 15 anni?». Tutto era cominciato quando lo scrittore aveva annunciato l’intenzione di lasciare il gioco, con Simona Ventura e Mara Venier che cercavano di convincerlo a restare. In mezzo i soliti battibecchi da reality. Busi si rivolge alla Venier: «Non me ne vado perché sono psicologicamente stanco come dice lei, sarà lei che è stanca degli interventi chirurgici che si fa fare». Apriti cielo. Passi per il Papa e Berlusconi, ma l’accusa di esser rifatta è inaccettabile. La Venier: «Tornatene a casa, sei presuntuoso». Simona Ventura: «Puoi dire quello che vuoi, ma senza offendere nessuno. Ciao Aldo arrivederci». Invece era un addio. La conduttrice spera però che i vertici Rai facciano retromarcia: «Mi rendo conto che le parole di Aldo Busi dette durante la trasmissione possano essere parse fuori luogo e offensive per una parte del nostro pubblico e averne colpito la sensibilità. Detto questo, mi auguro vivamente che la Rai ci ripensi e che si possa arrivare ad un accordo per avere con Busi stesso un confronto in un clima più sereno. La censura non è certo il mezzo migliore per chiarire dubbi o sciogliere eventuali questioni». La decisione della Rai viene subito applaudita dalla politica (a destra e al centro, ma anche a sinistra). Barbara Saltamartini (responsabile delle Pari opportunità del Pdl): «Giusta l’esclusione del provocatore Busi». Francesco Storace (La destra): « scandaloso che ci si preoccupi più delle trasmissioni di informazione che disinformano anziché del consueto e immondo spettacolo che continua a dare Aldo Busi in Rai con i soldi del canone». Per il senatore Alessio Butti, capogruppo del Pdl in Commissione di Vigilanza Rai, «sicuramente di Busi non sentiremo la mancanza», mentre Giorgio Merlo del Pd parla di «saggia decisione» e il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa sottolinea che «è stata dileggiata senza ritegno davanti a milioni di telespettatori la guida spirituale dei cattolici nel mondo». Festeggiano Moige (Movimento genitori) e Codancons (Consumatori): «Bene ma andava escluso prima». Imma Battaglia (Gay Project) invece non approva: «Direi che assomiglia ad una grave e pericolosa censura di cui questo Paese non ha proprio bisogno». Per l’Arcigay il provvedimento è «spropositato». Ovviamente è stato un successo di ascolti (4.888.000 spettatori e 22,17% di share) con Busi mattatore che a sorpresa aveva annunciato la sua decisione di abbandonare il programma, con parole che un concorrente da reality dovrebbe cercare su un vocabolario: «Non vorrei dimenticarmi di un dettaglio. Questo capriccio estetizzante, decadente, quasi di rassegnata malinconia che mi ha portato a partecipare all’Isola si è concluso. La parabola è arrivata al suo fine. Mi sento esautorato, superfluo, inutile, non c’è più racconto. Temo anche che se restassi finirei per vincere. Me ne vado dall’Isola, questo è il mio messaggio. Qua ci sono persone alla canna del gas, persone che hanno problemi di debiti, che non hanno forza contrattuale e per questo sono disposte ai peggiori crimini, alle cose più obbrobriose, non faccio parte di loro. Se lei me lo permetterà parteciperò dallo studio». Forse un’altra volta. Renato Franco L’IPOCRISIA DI UNO SCANDALO ANNUNCIATO - Quando si dice avere nerbo: Aldo Busi è stato radiato da tutte le trasmissioni Rai. La decisione è stata presa da Viale Mazzini dopo le escandescenze dello scrittore nella puntata di mercoledì sera: «Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, sentito il direttore generale della Rai Mauro Masi, ha ravvisato nel comportamento dello stesso palesi e gravi violazioni delle regole e delle disposizioni contrattuali». Busi non metterà più piede in Rai (gli restano sempre gli studi Mediaset). Quello che doveva essere un reality nobilitato dalla cultura, si è concluso nel peggiore dei modi, all’insegna della più sfacciata ipocrisia. Busi ha trasceso, lanciando strali contro gli omofobi, il Papa e il governo. Ma si sapeva che Busi avrebbe «abusato»: è nella sua natura, nel suo stile, nei suoi libri. Se colpa c’è, va ricercata in chi l’ha invitato: ovvio che un personaggio come Busi susciti curiosità, contribuisca alla risonanza mediatica e, quindi, al successo della trasmissione. Alla partenza, intervistato da Aldo Cazzullo, aveva dichiarato le sue intenzioni: «Una clausola mi imponeva di non parlare in modo offensivo di politica e di religione. Ho preteso che venisse tolta. Altrimenti cosa dovrei dire tutto il giorno? Cip-cip?». Cip-cip: prima gli concedono la licenza d’uccidere e poi si strappano i capelli perché ha premuto il grilletto. Basta rivedere la scena finale del suo abbandono per capire tante cose. Perché Busi ha deciso si andare via? Il corpo estraneo è stato espulso. Gli anticorpi della tv generalista (da un concorrente, famoso nel suo condominio, che si esprime solo in romanesco a Mara Venier, da Rossano Rubicondi al figlio adottivo di Renato Zero) lo hanno cacciato. Busi aveva esaurito le energie di sopportazione perché è duro stare tre settimane con persone che parlano un’altra lingua fingendo di parlare la tua. Senza mai la possibilità di confrontarsi. Busi era l’unico che parlasse in italiano, gli altri, a cominciare dalla conduttrice (che si è inerpicata in una sublime distinzione tra forma e sostanza da «signora mia»), mettono insieme alla rinfusa vocaboli ed espressioni, articolano parole senza un minimo di costrutto, sono prigionieri delle frasi fatte e dei peggiori luoghi comuni (dove si annida il conformismo e l’insincerità). Per questo la Ventura continuava a ripetergli: «Rischi di non essere capito, hai capito?». Su una sperduta isola del Nicaragua si è consumato il dramma dell’incomunicabilità e dell’ipocrisia, mentre la telecamere inquadrava una rifattona americana che non sa come ammazzare il tempo, se non divertendosi a collezionare mariti. Chi scegliere tra Aldo Busi e Ivana Trump? La tv generalista non ha avuto dubbi e infatti, nel motivare il suo abbandono, Busi ha detto un cosa interessante: «Me ne vado perché non c’è più racconto». In tv il racconto è tutto, e a volte non bastano i format, non bastano gli autori, non bastano i conduttori. Ci vorrebbe anche un po’ di creatività e di responsabilità. Busi poteva risparmiarsi un congedo così inopportuno, così inaccettabile. Ma ora Masi, Raidue, Magnolia, la Ventura evitino di impartirci lezioncine di morale. Aldo Grasso