19 marzo 2010
Giorgio Colandro, 58 anni. Professore di economia aziendale all’istituto Rosselli di Voltri (Genova), «cordiale, gentile, perbene», stimato dai colleghi per la sua integrità morale, punto di riferimento a scuola per aver passato la vita in cattedra, titolare anche di uno studio da commercialista, separato e padre di una ragazzo di 23 anni, un paio di settimane fa era stato denunciato per molestie sessuali dai genitori di una sua alunna («Mi ha palpeggiato», aveva raccontato la ragazza ai suoi) e per questo motivo presto sarebbe stato sospeso dalla scuola
Giorgio Colandro, 58 anni. Professore di economia aziendale all’istituto Rosselli di Voltri (Genova), «cordiale, gentile, perbene», stimato dai colleghi per la sua integrità morale, punto di riferimento a scuola per aver passato la vita in cattedra, titolare anche di uno studio da commercialista, separato e padre di una ragazzo di 23 anni, un paio di settimane fa era stato denunciato per molestie sessuali dai genitori di una sua alunna («Mi ha palpeggiato», aveva raccontato la ragazza ai suoi) e per questo motivo presto sarebbe stato sospeso dalla scuola. Avvilito e pieno di vergogna, la mattina di mercoledì 17 marzo chiese al preside di uscire due ore prima («Non mi sento bene») quindi tornò a casa, per ore rimuginò sui suoi guai, poi nel tardo pomeriggio s’arrampicò sul davanzale della finestra del salotto e si buttò di sotto, andandosi a sfracellare sul cofano di una macchina posteggiata. Volo di nove piani. Un biglietto: «Non ho fatto nulla». Pomeriggio di mercoledì 17 marzo in un appartamento in via Catalani a Sestri Ponente, Genova.