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 2010  marzo 19 Venerdì calendario

TERME E CENTRI BENESSERE PER VOCE ARANCIO


Sondaggio del sito TripAdvisor: il 15% degli intervistati ritiene «fondamentale» andare in vacanza in un luogo dove ci si possa dedicare al benessere (per il 29% è «molto importante», per il 37% solo «importante»). Tra i vari servizi offerti dai centri benessere, i preferiti sono i massaggi (55%), più amati dei bagni termali. Fra i trattamenti apprezzati compaiono anche la talassoterapia (9%), seguita da cromoterapia, pedicure e manicure al miele, bagni al cioccolato (4%). Il 3% vorrebbe provare terapie alle alghe marine e scrub con micro-diamanti. Il sondaggio rivela anche che tre italiani su quattro (75%) desiderano andare per qualche giorno in una spa. Nel 2009, ha scelto una vacanza benessere il 10,5% in più rispetto all’anno precedente.

Spa è l’acronimo di ”salus per aquam”.

Uno studio del Censis, chiamato ”Progetto Naiade”, qualche anno fa coinvolse 247 stazioni termali, 40mila pazienti, molti tra atenei e ospedali. Alla fine si dimostrò che le cure termali alleviano disturbi e malattie croniche nel 90% dei casi, senza fare ricorso alle medicine. Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme: «Il termalismo ha una tradizione che poggia su solide basi medico-scientifiche. Altro sono i centri benessere che possono sorgere ovunque». Per conoscere l’elenco dei centri termali italiani, con le indicazioni sul tipo di acque e sui disturbi per i quali possono essere utili, si può cliccare sulla mappa di Federterme. Le cure termali sono gratuite se prescritte dal medico. Prima di utilizzare le acque curative è meglio parlarne con il dottore, che può indicare le più adatte ai problemi da risolvere e dare consigli sui trattamenti da evitare. Nei centri benessere le acque non sono terapeutiche, però anche in questo caso è meglio parlare col medico se si vogliono fare saune e bagni turchi.

Secondo il Censis circa 14 milioni di italiani, tra i 18 ed i 75 anni, pensano o vorrebbero recarsi in un centro benessere. L’8,7% degli italiani frequenta regolarmente le strutture per la cura del corpo.

L’Eurisko dice che la cura del corpo è al secondo posto nella spesa annuale delle famiglie italiane, dopo il cibo e a pari merito con il divertimento.

In Italia prosperano centri benessere, beauty farm, spa, stabilimenti termali. Le imprese che offrono servizi legati al benessere da noi sono circa 30 mila per un totale di 56 mila addetti. La maggior parte sono piccoli istituti di bellezza, che dalla manicure alle maschere di fango hanno allargato l’offerta ai massaggi e alle sedute rilassanti. Ma ci sono anche 4.200 alberghi e agriturismo con centri benessere, 1.400 fra palestre e piscine, 500 stabilimenti balneari, e 2.500 stabilimenti termali. L’industria del benessere si è sviluppata soprattutto al nord: il 30% delle beauty farm e degli hotel con centri benessere è in Trentino-Alto Adige, il 10 in Veneto. Ma ha preso piede anche nelle zone dalla grande tradizione termale, come la Campania (10,9%) e la Toscana, 9,6%.

Poco più di un turista su quattro dichiara di rinunciare alle spa e ai trattamenti per il benessere per risparmiare in tempi di crisi, mentre il 39% ammette che l’attuale incertezza economica ha condizionato solo in piccola parte la propensione a concedersi una visita o soggiorno in spa e resort.

Sempre di più anche i giovani puntano alle vacanze-benessere. Infatti i dati dicono che si è abbassata l’età media di chi prenota il weekend in spa, beauty farm e terme: adesso ci sono clienti anche di 20-25 anni. Lo zoccolo duro, però, è composto dalla clientela che va dai 35 anni in su. Si va nei centri benessere soprattutto in coppia o insieme agli amici.

Le proposte dei centri benessere (in cui, a differenza delle terme, non si utilizzano acque terapeutiche) sono praticamente infinite. Ecco alcune delle strutture più esclusive, con qualche esempio di trattamento.
All’hotel Santa Caterina di Amalfi si può chiedere un massaggio al limone ”Oro di Amalfi” (50 minuti, 95 euro).
Al Belvedere Wellness Hotel di Riccione si sciolgono i muscoli con un massaggio agli olii essenziali di cannella, noce moscata, chiodi di garofano e mirra (50 minuti, 70 euro).
Al Kempinski Hotel Giardino di Costanza a Mazara del Vallo il peeling per il corpo rinfrescante e rigenerante si fa con aghi di abete, lemongrass e foglie di mirto (50 minuti, 95 euro).
Il Green Park Resort di Calambrone (Pisa) un trattamento per il corpo a base di estratti di uva promette di regalae tonicità e nutrimento alla pelle (60 minuti, 75 euro).
Alle Terme di Merano si può fare un bagno ai sali del Mar Morto e castagna altoatesina per contrastare la cellulite (20 minuti, 30 euro).

Esistono beauty farm anche per i cani. In provincia di Milano ci sono le Terme di Fido: piscina, palestra, parco giochi, centro massaggi, toelettatura in una struttura di 600 metri quadrati circondata da parco. Il centro è la piscina, dove i cani imparano a nuotare o si rilassano con un bell’idromassaggio. Viene usata anche per la riabilitazione. La fisioterapia è un altro dei fiori all’occhiello della struttura: massaggio shiatsu, agopuntura. C’è persino la palestra, dotata, tra le altre cose, di un tapis roulant per il dimagrimento dei cani obesi.

I viaggiatori di TripAdvisor hanno votato quello di Merano, in Trentino Alto Adige, come impianto termale numero uno al mondo per rapporto qualità-prezzo (36%). Merano supera luoghi esotici come Bali (Indonesia), che ha il 24% delle preferenze, e Phuket (Tailandia), al terzo posto con il 22% dei voti. Seguono: Bangkok (20%), Istanbul e Budapest (19%). Merano è stata pure votata come destinazione benessere italiana meglio attrezzata e con la migliore offerta di trattamenti (48% degli intervistati). A seguire: Abano Terme, con il 45% dei voti, e Bolzano, 38%. Montecatini Terme è quarta (35%), seguita da Salsomaggiore e da Lacco Ameno, rispettivamente con il 29 ed il 27% dei voti.

La settimana nella beauty farm in Trentino, per i costi piuttosto elevati, resta un privilegio raro, ma il massaggio rilassante nel fine settimana è una pratica che si diffonde sempre più. Il magazine Ttg, dedicato al settore del turismo, rivela che la maggior parte dei clienti prenota soggiorni nei centri benessere soprattutto nei fine settimana e durante le feste, specialmente dall’autunno alla primavera. Quasi tutti si orientano per strutture non troppo lontane da casa. Tra le destinazioni in cima alle preferenze ci sono Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Trentino. All’estero mete molto ambite sono la Slovenia e la Croazia, dove i costi sono più bassi e le strutture sono di buona qualità. La Slovenia è particolarmente amata dagli italiani del nord-est, evidentemente anche per motivi di vicinanza.

Siccome si cercano strutture vicine a casa, stanno sorgendo parecchi centri benessere proprio nelle città. Per esempio hanno da poco inaugurato le Terme Milano, non lontano dal Duomo. Gestita da QC Terme, la stessa delle Terme di Bormio e di Pré Saint Didier, tra le prestazioni vanta un massaggio ”Deluxe” rilassante (75 minuti, 90 euro).
A Genova ha aperto da poco i battenti il Mya Spa & Wellness. Offre un massaggio con una candela fatta di burro vegetale: una volta accesa si trasforma in liquido (45 minuti, 78 euro).
Nel centro storico di Bologna, nel centro benessere all’interno del Royal Hotel Carlton, si può avere un massaggio rilassante a base di essenze di camomilla, basilico e arancio amaro (50 minuti, 60 euro).
A Venezia, all’interno dell’Hotel Molino Stucky, il centro wellness E’Space 1898 propone svariate specialità, tra cui lo scrub esfoliante per il corpo al grano saraceno (50 minuti, 75 euro).
Al centro di Roma, non lontano da via del Corso, sorge KamiSpa. Ci sono tredici tipologie di massaggio e svariati trattamenti, come il Bamboo Body Smooth, con estratto di foglie di bambù (50 minuti, 80 euro).
Alle spalle del Duomo di Firenze c’è Soul Space, che propone il Sacred Natural Bio Ritual, trattamento antiossidante per il viso (90 minuti, 95 euro).

Dal momento che si va nei centri benessere soprattutto nei weekend, non è difficile trovare eccessivo affollamento. Meglio dunque frequentare le strutture durante i giorni feriali. Soprattutto le piscine termali nei fine settimana sono parecchio frequentate, e i prezzi talvolta sono più alti. Per esempio alle Terme di Bormio l’ingresso per tre ore di permanenza costa 20 euro di sabato e festivi, negli altri giorni 16 euro (nel biglietto è compreso l’accesso alle piscine, al bagno turco e alla sauna). Anche alle Terme di Merano i prezzi cambiano: 16 euro il biglietto giornaliero feriale (23 con sauna); 18 euro nei festivi (25 con sauna). I trattamenti, ovviamente, sono da prenotare e pagare separatamente. Un consiglio: visitare i siti delle terme, perché ci sono sempre offerte e biglietti speciali, oltre alle indicazioni sui comportamenti appropriati (per esempio alle terme di Merano è permesso l’accesso alle saune solo se si è senza indumenti).

Anche i centri benessere di norma sono più frequentati nei fine settimana. Dunque, come per le terme, sarebbe meglio usufruirne nei giorni feriali. Nei centri wellness si pagano i trattamenti, che devono essere prenotati e hanno una durata determinata. Per trovare promozioni e offerte, anche in questo caso vale la pena fare un giro sui siti. Per esempio al Soul Space di Firenze un massaggio al cioccolato è scontato da 115 euro a 80; un trattamento con pietre calde scende da 135 euro a 100. In alcuni casi, come per esempio alle Terme Milano, si paga l’ingresso comprensivo di trattamenti (’percorso benessere”, diverso in base a quello che si sceglie, senza limitazione di tempo), e c’è differenza tra giorni feriali e fine settimana: costa 40 euro fino al venerdì, 46 di sabato, domenica e festivi. Se però si entra dopo le 17.30, si pagano sempre 35 euro (il venerdì e il sabato il centro rimane aperto fino alle 23).

I trattamenti sembrano tutti affascinanti, eppure ad alcuni sono capitate delle disavventure. Racconta Carlo Rossella, presidente della casa di produzione Medusa e grande appassionato di centri benessere: «Provai una nuova spa newyorkese. E una donna di 200 chili mi camminò sulla schiena lasciandomi pesto per due settimane». Disguidi anche per Mara Venier che a Turks & Caicos, pregustando un massaggio con le pietre calde, per colpa dell’inglese incerto, è stata «messa in una saletta gelata, tra candele all’eucalipto, con i piedi a mollo nel ghiaccio e poi pestati ritmicamente da due energumeni con un martello di legno». Un’altra volta a New York, nella spa giapponese Osaka: «Ci andava pure De Niro... Non capivo niente, dicevo solo yes yes... E mi sono ritrovata stesa per terra con tre ometti che mi passeggiavano sulla schiena, io che ho una discopatia... Poi mi hanno infilato nella sauna rovente, subito dopo nell’acqua gelida, ero entrata che ero un fiore, sono uscita uno straccio». Lo scrittore Giuseppe Scaraffia preferisce avere «massaggiatrici carine, farsi toccare da un maschio mi pare blasfemo». Forse anche perché ancora ricorda molto bene una disavventura a Istanbul: «Un hammam con certi maschioni fortissimi e brutali che mi hanno slogato una spalla e per tutto il tempo mi gridavano nell’orecchio: mancia, mancia!».

Per evitare tutto ciò, perché non costruirsi una spa in casa? In fondo bastano poche cose. Si staccano telefoni e cellulari, si riempie la vasca di acqua calda in cui versare erbe aromatiche e olii essenziali acquistati in erboristeria. Per creare l’atmosfera si possono accendere candele profumate, gettare petali di fiori nell’acqua, mettere una musica new age. Se si ha l’idromassaggio l’effetto spa è assicurato. Per chi vuole esagerare c’è la vasca Nirvana, dotata di 360 punti luce che permettono di beneficiare degli effetti positivi della cromoterapia. C’è anche la sauna da appartamento Sweet Spa 90 (servono circa 3 metri quadrati di spazio) con impianto stereo interno, aromi (menta e maracuja), spruzzi e luci colorate, dal blu all’arancione. Costo: dai 18mila ai 26mila euro.