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 2010  marzo 19 Venerdì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "FAVARO

OMAR"

N.B.: La ricerca è stata fatta cercando "Omar Favaro", "Mauro Favaro", "Omar", "Erika e Omar".

•2001
[...] Mauro Favaro detto Omar, 17 anni, bella faccia, fisico asciutto, un metro e settanta, capelli castani, figlio di un barista e di una casalinga, timido, silenzioso, conosce Erika all’inizio di ottobre, nel centro di Novi. Era la festa di Santa Caterina, molto popolare in città. «Nell’ex caserma San Giorgio si piazzano le giostre e i banchetti del tiro a segno. Bionda, snella, carina, lei; lui robusto, serio, all’apparenza molto più adulto. Sono arrivati con i rispettivi gruppi di amici». Il loro rapporto diventa subito molto stretto, secondo il padre di Omar «un po’ morboso». Un amico: «A volte sembrava che, a loro due, tutti gli altri facessero schifo». «Erika e Omar sembrano diversi, per tante cose. Omar vive in una modesta palazzina giallastra, anche se la famiglia è benestante perché il papà gestisce un bar di successo. Erika vive invece in una bella villetta, e il padre è ingegnere, direttore di stabilimento. Omar frequenta l’istituto Itis ”Volta”, per periti meccanici ed elettronici, Erika una scuola privata cattolica, la San Giorgio. Ma dopo questo, ecco altre cose che uniscono. Omar sta andando male a scuola, senza una ragione apparente. Ed Erika pure, tanto che si è appena trasferita alla San Giorgio da un liceo scientifico. Omar ha avuto amici che - così lasceranno poi capire gli inquirenti - hanno avuto piccoli guai con le droghe; ed Erika anche».
Luigi Offeddu, Corriere della Sera, 24/02/2001; Gianni Leoni, Il Giorno, 24/2/2001.

Cosa hanno fatto i due fidanzatini nel pomeriggio e nella sera di mercoledì. Erika e Omar hanno passato il pomeriggio insieme. Omar dice d’aver accompagnato la fidanzata alle 19, poi di esser passato al bowling. Non è tornato a casa né prima né dopo il delitto: a un certo punto ha chiamato il padre e gli ha detto: «Una cosa terribile: hanno ammazzato la madre e il fratellino di Erika». Agli investigatori Erika dice d’aver telefonato a Omar per farlo correr da lei, ma sui tabulati Telecom non c’è traccia della telefonata.
Il Messaggero, 23/02/2001; Luigi Offeddu, Corriere della Sera, 24/02/2001.

[...] Alle 16, il procuratore della repubblica di Alessandria, Carlo Carlesi annuncia che «il caso è chiuso» e passa l’inchiesta ai giudici per i minori di Torino, che nella serata ordinano il fermo. «A tarda notte, dopo molte ore di interrogatorio, Omar, il primo a parlare, dice: ” stata lei”. Dopo tocca a Erika. Che agli investigatori ribatte: ” stato Omar”». Nella giornata di sabato, Omar continua a negare ”ogni coinvolgimento nella vicenda”: a uccidere sarebbe stata solo Erika, lui sapeva ma ha taciuto per proteggerla.
Marco Imarisio, Corriere della Sera, 24/02/2001; Renato Rizzo, La Stampa, 24/2/2001.

«Lei [De Nardo, ndr] e sua moglie non amavate Omar, il ragazzo di vostra figlia. Non credo perché fosse di una classe sociale diversa, ma perché, a torto o a ragione, non vi piaceva il suo giro. In quante famiglie accade la stessa cosa?»
Bruno Vespa, Panorama 15/03/2001

•2005
Disturbi. I periti psichiatrici rilevarono disturbo narcisistico di personalità per Erika, disturbo dipendente di personalità per Omar, assenza di personalità paterna di riferimento per entrambi, ma dichiararono i due imputati capaci di intendere e di volere.
Notizie tratte da: Consuelo Corradi, Il nemico intimo, Meltemi Editore, 2005, 213 pagine, 18,50 euro.

•2006
[in carcere, ndr] Omar ha protestato perché a lui non è stata concessa nessuna ora di palla a volo. Erica diede in escandescenze e insultò pesantemente i giudici, nel giorno della sentenza, perché il tribunale aveva dato a Omar due anni meno che a lei.
La settimana in cinque minuti,
dal 22 al 29 maggio 2006

•2007
Il 21 febbraio [2001, ndr] a Novi Ligure vengono trovati morti nella loro villetta Susy Cassini e il figlio Gianluca di 12 anni. L’altra figlia, la sedicenne Erika De Nardo, denuncia l’aggressione da parte di ladri albanesi, ma presto i sospetti ricadono su di lei: Erika confessa di aver massacrato madre e fratellino, aiutata dal fidanzato di 17 anni Omar Favaro.
Storia d’Italia attraverso la TV, Aldo Grasso, Corriere della Sera Magazine 19/04/2007

•2008
Omar è rinchiuso ad Asti. Lei è stata condannata a sedici anni. Lui a quattordici. Dici Erika e pensi a Novi Ligure, alla mattanza nella villa, a Susy Cassini che chiede perdono alla figlia mentre lei continua ad accoltellarla fino ad ucciderla. Al piccolo Gianluca, ai suoi dodici anni e alle cinquantasette coltellate che la sorella e il suo amico Omar gli infilzavano nel corpo. Omar si è diplomato in ragioneria e aiuta a tenere in ordine i conti del carcere, collabora al giornalino dei detenuti "La Gazzetta Dentro". Oggi è il suo compleanno, compie 25 anni. Sia lui che Erika hanno ottenuto il beneficio dell’indulto. Lei, che abbiamo visto in tv in permesso premio per una partita di pallavolo nell’oratorio di Buffalora, nel Bresciano, uscirà il 13 aprile 2013 anziché nel 2016. Omar sconterà la pena nel 2014.
LUCIA ESPOSITO, Libero 15 maggio 2008

Con lei [Erika, ndr] pienamente partecipe all’azione, il fidanzatino Omar (soprannome per Mauro Favaro).
Consuelo Corradi (non c’è la data, frammento numero: 157099).

•2010
Omar Favaro diventò maggiorenne tre mesi dopo la strage. A diciassette anni e nove mesi non si ha ancora coscienza di che cos’è un omicidio? L’avvocato Raffaele Della Valle è uno dei più noti penalisti italiani. All’inizio degli anni Ottanta difese un ragazzo che a Renate Brianza massacrò la mamma poco prima del diciottesimo compleanno: assoluzione per incapacità di intendere e volere a causa non di un vizio di mente, ma della minore età. «Anche nel caso di Omar - dice Della Valle - i giudici hanno applicato la legge. Ma mi chiedo se l’istituto del minorenne non sia da rivedere. Si potrebbe portare la responsabilità a 16 anni, o meglio ancora graduarla, a seconda dei reati, a 14, 16 e 18 anni».
Michele Brambilla, La Stampa 5/3/2010

IL CALCOLO [ANNI DI PENA PER OMAR FAVARO]
24 - Massimo della pena per un minorenne 24 anni
21 - Massimo possibile per il reato di Omar Favaro (omicidio di Susanna De Nardo senza ideazione e premeditazione) 21 anni
19 - -2 anni [meno due anni] a Omar Mancavano tre mesi alla maggiore età
15 - Attenuanti generiche per comportamento processuale corretto -4 anni [meno quattro anni]
21 - Aumento di pena per il secondo omicidio (il bambino Gianluca De Nardo) +6 anni [più sei anni]
14 - Sconto per la scelta del rito abbreviato -7 anni [meno sette anni]
CONDANNA A 14 ANNI DI RECLUSIONE. Fine pena teorico 22 Febbraio 2015.
11 - Sconto per indulto 3 anni [meno tre anni]
09 - Sconto per buona condotta 2 anni ( 45 giorni ogni sei mesi di reclusione) [meno due anni]
FINE PENA REALE. 3 marzo 2010.
La Stampa 5/3/2010

Il caso Omar, dal delitto allo scioglimento, è tutto esclusivamente nella prospettiva riabilitativa. Nel 2001 aveva diciassette anni appena. I servizi sociali, qualche buon prete, eccetera, se ne sono subito, o quasi subito, preso cura. Credo proprio sia stato trattato bene, e questo, sembra strano, grazie all’enormità del crimine, commesso con premeditazione, però con la volontà perturbata, trascinato e stregato dalla complice Erika istigatrice. (Condizioni non valutabili strettamente, alleggerendo in via ipotetica l’incerto castigo).
Guido Ceronetti, La Stampa 9/3/2010