Marzio Barbagli, Congedarsi dal mondo. Il suicidio in Occidente e in Oriente, Bologna, Il Mulino 2009, 19 marzo 2010
FREQUENZE
Nel quinquennio 2001-2005, ci sono stati molti più suicidi che omicidi. Dai dati si ricava che il tasso dei suicidi ha superato quello degli omicidi prima nell’Europa centro-settentrionale, poi in quella meridionale. A Londra il sorpasso è avvenuto nel 1680, a Zurigo subito dopo, a Stoccolma nei primi decenni del Settecento, a Ginevra nella seconda metà del XVIII secolo, in Germania tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, in Italia ai primi del Novecento. Nel nostro paese, ancora verso la metà dell’Ottocento, il tasso di omicidi era da tre a quattro volte superiore a quello dei suicidi. Nel trentennio successivo, il tasso degli omicidi subì una netta flessione mentre quello dei suicidi cresceva lentamente. Le due curve si incontrarono nel 1890, rimasero assai vicine per un decennio e poi si allontanarono di nuovo. Da allora, se si escludono i due periodi postbellici, ci si è ammazzati sempre molto di più di quanto si ammazzasse.