Varie, 19 marzo 2010
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Crosta Felice
• Santa Margherita di Belice (Agrigento) 10 febbraio 1943. Avvocato. Già manager più pagato della Regione Sicilia (567.300 euro l’anno per dirigere l’Agenzia per le Acque e i Rifiuti voluta dal governatore Totò Cuffaro), in pensione con un assegno da 41.600 euro al mese • «L’ultimo grand commis dell’ente più generoso d’Italia, alla fine, si è portato a casa una pensione da favola: mezzo milione di euro l’anno. Ha lottato un paio d’anni [...] per un diritto che alla fine gli è stato riconosciuto dalla Corte dei Conti. Quei soldi gli spettano. Perché così ha stabilito una legge della Regione siciliana, approvata nella stagione d’oro del governatore Cuffaro. [...] Cifra lorda, sia chiaro. Ma destinata a fare impallidire persino capi di Stato, governatori di Bankitalia e giudici della Corte costituzionale: Giorgio Napolitano, per dire, ha un’indennità annua di circa 220 mila euro. Carlo Azeglio Ciampi, prima di insediarsi al Quirinale, si vide riconoscere da Palazzo Koch una pensione da 34 mila euro al mese. Mentre Romano Vaccarella e Gustavo Zagrebelsky, ex presidenti della Consulta, percepiscono rispettivamente assegni di quiescenza pari a 25.097 e 21.332 euro mensili [...] Il superburocrate siciliano, insomma, non si limita a doppiare i colleghi della Regione, tutti beneficiati dal vecchio sistema di calcolo retributivo, ma si candida a tutti gli effetti per la palma del dipendente pubblico più pagato d’Italia. Fra quelli in servizio e a riposo. [...] Il sultano dei servitori della pubblica amministrazione è un dirigente di lungo corso che [...] ha gestito l’emergenza rifiuti in Sicilia. [...]» (Emanuele Lauria, ”la Repubblica” 19/3/2010).