Luca Dello Iacovo, Nòva24 18/3/2010;, 18 marzo 2010
GIORNALI IPERLOCALI
Lombardianews riunisce nove quotidiani online locali: è una rete regionale di giornali. Tutti nati su internet. Non pubblicano su carta stampata, ma unicamente sulle pagine del web. E parlano a città accomunate da un forte senso di identità territoriale. A lanciare Lombardianews è stato Marco Giovannelli, direttore di Varesenews, ormai un network di informazione locale: ha notizie in tempo reale, una radio e una webtv. Il pubblico c’è: 45mila visitatori unici al giorno. Nella redazione sono stati assunti dieci cronisti. Le altre testate della rete regionale sono più piccole, come Vaol (Valtellina online) e CiaoComo. La sfida di Varesenews inizia nel 1997 con tre persone. Un’impresa visionaria nei primi anni in cui gli italiani hanno iniziato a navigare su internet.
L’altro fondatore del giornale online varesino, Carlo Galeotti, è tornato nella sua città d’origine, Viterbo. E si è rimboccato le maniche. Ha lanciato Tusciaweb. Gli ingredienti: passione, originalità e intuito. «Puntiamo su cronaca nera e politica», dice Galeotti. Ha raggiunto 25mila visitatori unici al giorno: è al terzo posto tra i siti d’informazione in Lazio. Ma dalle province italiane partono altre scommesse. Internet è il denominatore comune.
Il Sud non resta a guardare. Anzi, lo spirito di avventura ripaga. Emilio Faivre, leccese, ha 34 anni: ha lavorato nella redazione di un sito web a Milano e, in seguito, per un quotidiano locale pugliese. Nel 2007 ha aperto con un collega Lecceprima, un giornale online dedicato all’informazione microlocale che copre il capoluogo e novanta comuni della provincia. «I costi per iniziare erano contenuti: alcuni amici hanno progettato il sito e lavoriamo tutti da casa», osserva Faivre. Lo scorso febbraio 270mila visitatori unici sono arrivati su Lecceprima. «Molti tra i nostri lettori sono emigrati: si collegano dalle altre regioni italiane o dall’estero, anche durante la notte. Offriamo notizie in tempo reale e uno spazio di discussione», aggiunge Faivre.
Tanti altri quotidiani iperlocali nati su internet hanno un rapporto intenso e diretto con il territorio. Guadagnano attraverso la pubblicità. Hanno redazioni di poche persone (e spesso impegnate part time). Contano su reti di collaboratori disseminati nella provincia. Sono connessi con Facebook. E sperimentano in continuazione. TuttOggi.info, per esempio, ha sede a Spoleto, ma è seguito anche a Foligno e nella Valnerina: «Diamo spazio alla cultura e alla cronaca. Inoltre abbiamo un’integrazione con la televisione: collaboriamo con Sky e con C6tv», osserva Sara Cipriani, coordinatrice della redazione di TuttOggi.info. La dimensione provinciale o ipercomunale accomuna molti progetti di informazione sul web, come Ivg (Savona), Riviera24 (Imperia), Salernonotizie (Salerno). Alcuni puntano sull’audience regionale, come RomagnaOggi (Emilia Romagna) e Picus (Marche). Lo sport è un punto di forza. Rovigoggi, per esempio, segue le partite di rugby giocate dalla squadra locale.
un mosaico di giornali che copre la penisola. Spesso la sostenibilità economica è affidata alla pubblicità. Secondo Nielsen nel 2009 internet ha raccolto 585 milioni di euro (in particolare, da annunci "display" sono arrivati 233 milioni di euro), con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Ma la posta in gioco è più ampia. Le inserzioni commerciali locali sulla carta stampata ( quotidiani a pagamento e free press) ammontano a 440 milioni di euro: lo spostamento di una piccola frazione su internet diventa un tesoro per i quotidiani online. Alla frammentazione delle testate territoriali rispondono progetti di network nazionali. Citynews è una rete di cinque giornali locali (RomaToday, NapoliToday, MilanoToday, IlPiacenza e IlPescara). Mira a coprire altre trenta città periferiche entro un anno e mezzo. «Abbiamo un duplice obiettivo: una piattaforma tecnologica unica per mettere le esperienze a fattore comune, e riunire tante testate locali in un solo network», evidenzia Luca Lani, amministratore delegato di Citynews.
La rete xcittà, invece, è appena arrivata online, ma parte da dieci centri urbani (Torino, Treviso, Bologna, Milano, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo). Si ispira a Gothamist, una rete di "urban blog" che negli Stati Uniti ha conquistato un pubblico di nicchia soprattutto nelle città della costa atlantica ( ma ha aperto anche a Shanghai e Londra). «Abbiamo tre cerchie di riferimento: il giornalismo tradizionale, il mondo dei blogger e i social network», sottolinea Fabio Amato, direttore di xcittà.