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 2010  marzo 17 Mercoledì calendario

PATTO RCS DISCUTE DELLA QUOTIDIANI

Al patto Rcs che si terrà domani, prima del cda di bilancio, si parlerà anche della prossima scadenza del consiglio della Quotidiani. In particolare, come confermano fonti vicine all’azionariato di riferimento, si dovrebbe discutere dei criteri di nomina dei consiglieri della società direttamente sopra il Corriere della Sera. Alcuni azionisti del patto presieduto da Giampiero Pesenti avrebbero chiesto infatti di rivedere la metodologia per la formazione del consiglio. Tre anni fa i soci del sindacato che vincola oltre il 63% della casa editrice (i partecipanti detengono complessivamente una partecipazione superiore al 65%) avevano «auspicato che la capogruppo, cui spetta la designazione dei consigli delle controllate, assicuri, come è tradizione, un’adeguata rappresentanza di esponenti di spicco del mondo culturale economico e sociale a testimonianza del prestigio e della centralità che le testate edite occupano nella vita del paese».
Ma secondo alcuni la formula in passato era stata dettata da questioni riguardanti la posizione di Fiat – fino a qualche anno fa primo azionista di Rcs nonchè editore della Stampa’ che oggi sono superate. Di qui la proposta di avvicinare l’azionariato di riferimento ai quotidiani, con una rappresentanza diretta nel consiglio della controllata.
La proposta deve ancora essere discussa, ma nel rinnovo del cda è probabile che comunque, oltre ai manager, ci sarà posto anche per gli azionisti. Nell’attuale composizione la presidenza della Quotidiani è affidata a Piergaetano Marchetti, che è anche presidente di Rcs Mediagroup. Al consiglio partecipa l’a.d. del gruppo Antonello Perricone, ma per il settore quotidiani Italia l’amministratore delegato è Giorgio Valerio. Gli altri componenti sono Anna Maria Artoni, Giulio Ballio, Maurizio Barracco, Vittorio Coda, Antonio Fernandez- Galiano, Angelo Ferro, Valerio Onida, Gianfelice Rocca e Riccardo Stilli.
L’ipotesi che la presidenza della Quotidiani possa essere assegnata a Giuseppe Rotelli, l’imprenditore della sanità che detiene fuori patto l’11% dei diritti di voto, pare tramontata. Ma non è escluso che del nuovo cda possano far parte anche i rappresentanti di azionisti esterni al patto come il gruppo
Benetton e il gruppo Toti, entrambi titolari di una partecipazione intorno al 5%. L’accordo parasociale è comunque valido fino al 14 marzo 2011, con rinnovo automatico, salvo eventuali disdette che dovrebbero arrivare entro il 14 settembre. Quanto al cda di Rcs Mediagroup,all’ordine del giorno ci sarebbe solo l’esame del bilancio.I dati preliminari del 2009 evidenziano ricavi consolidati per 2.206 milioni (-17% rispetto al 2008), un Ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti pari a 133 milioni (in calo dai 271 milioni precedenti), un Ebitda dopo le poste straordinarie di 36 milioni, un indebitamento finanziario netto di 1.057 milioni. Il risultato più significativo è relativo però al piano anticrisi, che ha prodotto risparmi per 159 milioni superando il target di 130 milioni previsto per l’esercizio.