Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 17/3/2010;, 17 marzo 2010
IL FATTO DI IERI - 17 MARZO 1902
IL FATTO DI IERI - 17 MARZO 1902 - ”Medici senza frontiere” continuano a denunciarlo. I progressi della medicina restano un privilegio per pochi e nel mondo ogni anno la malaria fa ancora strage di un milione di persone, un bambino ogni 30 secondi, il 75% nel Terzo mondo. Killer antico, la malaria fu anche per l’Italia ”nemico implacabile e causa profonda di tutta la storia meridionale”, come ebbe a dire Francesco Nitti ai primi del ”900, quando, nel solo sud, la mortalità era di 16000 persone l’anno. Una piaga affrontata con coraggio da grandi medici-legislatori e politici come Angelo Celli e Giustino Fortunato, ai quali si deve la storica legge del ”chinino di Stato” del 17 marzo 1902. Legge che prevedeva la distribuzione pubblica del prezioso confetto in tutti gli spacci di sali e tabacchi del Regno. Gratuito per i meno abbienti e a prezzo di fabbrica per gli altri. Un atto di grande civiltà che, nell’Italietta di sempre, fu boicottata dalle industrie private, escluse dalla produzione, dai comuni, dove i latifondisti erano anche amministratori e dai farmacisti che si sentivano lesi nei loro interessi. Ma che resterà la prima grande misura di salute pubblica, in grado, in sette anni, di ridurre a ”soli” 4000 i morti per malaria.