Il Messaggero 17/3/2010, 17 marzo 2010
NORRIE, PRIMA PERSONA DICHIARATA UFFICIALMENTE DI «SESSO NEUTRO»
Norrie May Welby è la prima persona al mondo dichiarata ufficialmente né uomo né donna. A raccontarne la storia è il quotidiano britannico ”Telegraph”, spiegando che Norrie è nato uomo 48 anni fa nella contea di Renfrewshire, in Gran Bretagna, si è trasferitosi all’età di 7 anni in Australia e ha cambiato sesso, diventando donna nel 1990 a 28 anni. Ma anche con un corpo femminile May-Welby non era felice, si legge, e ora raggiunti i 48 anni è stato dichiarato ufficialmente una persona «senza sesso specifico».
Dopo l’esame di diversi medici, nessuno è stato in grado di specificare il sesso di Norrie; così il certificato di nascita originario, stilato in Gran Bretagna, è stato modificato e, alla casella ”sesso” c’è scritto «neutro». «Il concetto di uomo o donna non fa per me. La soluzione più semplice è non avere identificazione di tipo sessuale», ha commentato May-Welby.
Chi cambia sesso per ritrovare la sua identità, seguendo un percorso medico corretto, «non si pente della sua scelta, e si sente soddisfatto dell’obiettivo raggiunto: avere il corpo che va d’accordo con ciò che sente di essere». Anche i transessuali, quindi, non si sentono neutri ma vogliono appartenere a un genere preciso. E’ quanto assicurano i medici che assistono i pazienti transessuali commentando il caso May Welby.
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18/3/2010
SYDNEY - Era stata all’avanguardia, ma ora l’Australia fa un passo indietro. L’ufficio per lo stato civile del Nuovo Galles del Sud ha ritirato il certificato senza indicazione di genere a Norrie May-Welby, la prima persona al mondo certificata di sesso neutro, né uomo, né donna. L’ufficio ha annullato il nuovo certificato di nascita che aveva emesso il 25 febbraio, sulla base di una consulenza legale che ha giudicato invalida la descrizione "di sesso non specificato".
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Norrie May-Welby, 48 anni, nato maschio, aveva cambiato sesso nel 1989 e quindi aveva ricevuto un attestato che lo dichiarava di sesso femminile. Norrie però, come vuole essere chiamato, "non si sentiva a suo agio con una identità solo femminile: la soluzione migliore per me è non avere un’identità sessuale", aveva detto. "Quando ho ricevuto la telefonata mi sono sentito come se mi avessero ucciso", ha detto oggi Norrie, che ha già presentato ricorso alla Commissione diritti umani.
"La mia identità è stata divulgata in tutto il mondo, e ora il governo si riprende quello che mi aveva riconosciuto. Non poteva procurarsi prima la consulenza legale?". Dopo aver ricevuto il certificato si è registrato in quei termini con la banca, la motorizzazione e la sicurezza sociale, ha detto. Ora chiede scuse formali e un risarcimento.