Corriere della Sera 14/03/2010, 14 marzo 2010
LA PESTE, O IL CONTAGIO DEL PANICO
Ad Atene, la peste dette l’inizio a numerose infrazioni delle leggi. Più facilmente uno osava quello che prima si guardava dal fare per suo proprio piacere, perché vedeva avvenire un rapido mutamento fra coloro che erano felici e morivano improvvisamente e coloro che prima non possedevano nulla e avevano poi le ricchezze di altri. Cosicché consideravano giusto godere quanto prima e con il maggior diletto possibile, giudicando effimere sia la vita che le ricchezze. E ad affaticarsi per ciò che era riconosciuto nobile, più nessuno era disposto, poiché pensava che era incerto se non sarebbe morto prima di raggiungerlo (...). Nessuno si aspettava di vivere fino a dover rendere conto dei suoi misfatti. da «La Guerra del Peloponneso », II, 53 (Bur, 1985)
Tucidide