Raffaella Polato, Corriere della Sera 17/03/2010, 17 marzo 2010
MARCEGAGLIA RITOCCA LA SQUADRA. C’E’ SQUINZI, SPUNTA ELKANN
Lascia Andrea Moltrasio. Arriva Giorgio Squinzi. Che non sarà, con buona probabilità, l’unica new entry nella squadra di Emma Marcegaglia. volato, il suo primo biennio alla guida di Confindustria, il calendario è già qui con le scadenze di metà mandato. Vicinissime: uno degli appuntamenti clou, quello che insieme all’assemblea di maggio consente di «testare» polso e umori dell’associazione, è tra poco più di una settimana. Ossia giovedì 25, quando la leader degli imprenditori presenterà al voto (segreto) della Giunta programma e team di presidenza per i prossimi due anni.
Dicono che, all’insegna della continuità, Marcegaglia avrebbe voluto riconfermare in blocco i suoi vice. Come spesso accade, non sarà possibile. E qui è il caso, per esempio, di Moltrasio. A lui la presidente aveva affidato una delle deleghe più «pesanti»: quella per l’Europa (la stessa, peraltro, che aveva ricoperto lei nei quattro anni da vice di Luca Cordero di Montezemolo). In lui molti vedono già un potenziale candidato per la corsa a Confindustria 2012. Per ora, fa un passo indietro. alle prese con una delicata fase di espansione all’estero della propria azienda: tutte le energie andranno lì, dice la motivazione ufficiale comunicata per tempo (a voce e via lettera) alla presidente e ai vertici, e poiché le questioni europee di energie ne richiedono almeno altrettante la scelta non può che essere quella di passare la mano. Un problema, certo, per Marcegaglia, risolto tuttavia in fretta. La delicata casella andrà a Squinzi, patron della Mapei, peso massimo di quel che rimane della chimica italiana. Anche se, proprio perché presidente di Federchimica e per via delle incompatibilità previste dallo statuto di viale dell’Astronomia, potrà avere la delega ma non il ruolo formale di vicepresidente Confindustria.
I ritocchi che l’imprenditrice mantovana apporterà alla squadra non saranno molti di più, ma non dovrebbero esaurirsi con Squinzi. Andrà sostituito, per esempio, il rappresentante delle multinazionali estere: al di là della stima personale di cui ha sempre goduto Angelos Papadimitriou, e al di là del suo percorso professionale, è del tutto improbabile che possa essere ancora un uomo di Glaxo SmithKline l’«ambasciatore» confindustriale degli investitori stranieri. Non dopo la vicenda del centro ricerche di Verona. Chi, al suo posto? Dicono che le scelte ormai Marcegaglia le abbia fatte, che la squadra sia «chiusa». E che ci siano altri due nomi di peso oltre a quello di Squinzi. Uno, in particolare, sarebbe di sicuro richiamo: ma sul conto di John Elkann (che a maggio potrebbe comunque entrare in direttivo) non arriva nessuna conferma dai diretti interessati.
Raffaella Polato