Maria Antonietta Calabrò, Corriere della Sera 17/03/2010, 17 marzo 2010
2 articoli – UN MILIONE E MEZZO DI VITTIME IN ITALIA - Dieci milioni di italiani che si affidano ogni anno – chi saltuariamente chi stabilmente – a maghi, ciarlatani, cartomanti, guru, maestri delle più svariate discipline parapsicologiche, mentali, pseudoterapeutiche
2 articoli – UN MILIONE E MEZZO DI VITTIME IN ITALIA - Dieci milioni di italiani che si affidano ogni anno – chi saltuariamente chi stabilmente – a maghi, ciarlatani, cartomanti, guru, maestri delle più svariate discipline parapsicologiche, mentali, pseudoterapeutiche. Cinquantamila cartomanti o affini. Un milione e mezzo in tutto (circa il 3% della popolazione), più donne (64%) che uomini, più adulti (64%) che adolescenti ma senza distinzione di reddito, livello d’istruzione e classe sociale, gli italiani a più stretto rischio setta. Cinquecento le sette definibili «religiose» che coinvolgono l’1 per cento della popolazione. Sono questi i dati forniti da Maurizio Alessandrini, presidente dell’Associazione nazionale familiari delle vittime delle sette (Favis), e dal Cesnur (Centro studi sulle nuove religioni). E poi un fenomeno inquietante: decine di persone scomparse ogni anno. «Io sono a conoscenza personalmente di almeno cinque casi l’anno scorso», afferma Alessandrini la cui organizzazione fa parte della Federazione europea dei centri di ricerca ed informazione sul settarismo, rappresentata al Consiglio d’Europa (dal 2005) e consulente del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite dal 2009. Decine sono inoltre i bambini maltrattati e/o abusati, con la scusa di onnipresenti «riti di purificazione», come nel caso che ha portato all’arresto del guru di Re Maya a Roma. «In Italia succede sempre più spesso», è la drammatica denuncia di Telefono Azzurro. E anche se non esistono cifre ufficiali, è ragionevole ipotizzare una stima di diverse centinaia. Una sola setta, la «Arkeon», i cui promotori andranno a processo domani a Bari, controllava diecimila persone: contro i suoi undici leader per la prima volta è stata riconosciuta l’accusa di «associazione a delinquere». Tra i numerosi capi di imputazione compare anche il «maltrattamento di minori» e sarebbero emersi molteplici abusi sessuali. Secondo l’accusa, Arkeon ha operato per quasi dieci anni in tutt’Italia. Sulla vicenda, Lorita Tinelli, psicologa, consulente criminologa e presidente del Cesap (Centro studi abusi psicologici) sostiene: «Al momento ci sono due suicidi accertati, attribuibili alla setta, e un caso di istigazione commesso ai danni di un ragazzo che ha raccontato la sua storia agli investigatori». Le sette muovono un giro di tanti, tanti soldi. Milioni e milioni di euro sottratti agli adepti. «L’operato di questi gruppi si può riassumere tutto in una parola», spiega Alessandrini. Quale? «Stupro. Le persone vengono stuprate mentalmente, condizionate psicologicamente secondo tecniche ben precise. Una volta che siano state violentate mentalmente, è facile passare all’abuso sessuale e naturalmente all’estorsione del denaro. Abbiamo preparato un piccolo manuale distribuito nelle scuole secondarie a Rimini, Le mani sulla mente, per evitare che i ragazzi ci caschino». Il fenomeno ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi vent’anni. Le prime segnalazioni risalgono alla fine del ”98 quando «sette e centri occulti di potere» finiscono nella relazione semestrale dei servizi di sicurezza. La proliferazione dei culti alternativi viene seguita «per i profili di minaccia connessi agli illeciti arricchimenti e all’eventualità di condizionamento, a fini controindicati, degli affiliati». Già allora un «ulteriore ambito di attenzione» riguardava «la diffusione di sette di importazione tra gli immigrati, le contiguità tra gruppi satanisti ed il circuito della pedofilia». Tutte caratteristiche che ritroviamo ancora oggi. Don Fortunato Di Noto, fondatore del telefono Arcobaleno contro la pedofilia, guarda al fenomeno dell’occultismo con estrema attenzione visto che «ci dà dati in continuo aumento. La percentuale di bimbi attratti dall’occultismo o vittime di abusi si attesta sul 5% di tutte le segnalazioni». «Le cinquecento sette religiose presenti in Italia si possono distinguere in gruppi di prima e seconda generazione. Sono soprattutto questi ultimi, i piccoli gruppi, quelli in cui i casi di pedofilia sono da due a dieci volte maggiori di quanto si registri nella Chiesa cattolica o in altre confessioni religiose maggiori», dice Massimo Introvigne presidente del Cesnur. I numeri del fenomeno delle sette sono andati crescendo, tanto da portare alla creazione, già nel dicembre 2006, della Squadra antisette della Polizia di stato (Sas). Alla fine dell’anno scorso (2009) la Regione Lazio (che con la provincia di Roma detiene un triste record di proliferazione delle sette, insieme alla Lombardia) ha approvato un «osservatorio regionale antiplagio sulla dipendenza psicofisiologica degli adolescenti e dei giovani dalle pratiche magico-sataniche». E adesso European Consumers e Osservatorio Antiplagio hanno pensato di fare qualcosa di più, con la riapertura del «Telefono Antiplagio» fondato nel 1994 e chiuso nel 2008 per le molteplici denunce ricevute da parte di operatori dell’occulto. La strategia comunemente usata per far cadere l’adepto nella rete parte con il cosiddetto love bombing (bombardamento d’amore) in quanto la vittima da catturare viene circondata di attenzioni, cure, affetto e da una straordinaria vicinanza emotiva. In una seconda fase, una o più persone, si dedicano esclusivamente al soggetto e cercano di eliminare ogni suo dubbio, rafforzando il suo desiderio di appartenenza al gruppo. Seguono l’isolamento dalla sua famiglia, l’incapacità a verificare le informazioni che vengono fornite (compresi falsi ricordi di abusi sessuali che sarebbero stati subiti in famiglia). Si passa poi al vero e proprio indottrinamento, e al mantenimento (attraverso l’attività fisica intensa, l’alterazione del ritmo sonno-veglia o la privazione di sonno). A volte le sette ricorrono anche all’uso dell’induzione ipnotica, alla somministrazione di farmaci psicotropi e droghe allucinogene. «Reso totalmente vulnerabile l’individuo può essere manipolato, destrutturato e ristrutturato a completo piacimento del capo-setta», conclude Alessandrini. M. Antonietta Calabrò NEL 1981 CANCELLATO IL REATO DI PLAGIO. ORA UNA LEGGE CONTRO LA «BOMBA D’AMORE» - «C’è bisogno di una nuova legge, il Parlamento, lo Stato, deve provvedere: bisogna fare presto». Per Francesco Bruno, contitolare della cattedra di Psicopatologia Forense e Criminologia alla Sapienza di Roma, bisogna intervenire subito contro le sette, visto che distruggono la vita delle vittime per lucrare milioni di euro di proventi illeciti. Perché è tanto difficile varare una legge? «C’è un vuoto normativo dopo che la Corte Costituzionale nel 1981 ha cancellato il reato di plagio. E l’attività lobbistica delle sette è molto forte. Ma non è impossibile scrivere una legge che aiuti a contrastare il fenomeno. forse un po’ complicato perché all’inizio il nuovo adepto viene circondato da grande affetto, la cosiddetta "love bomb". Come si fa a impedire che una persona venga amata?». Qual è il meccanismo della «bomba d’amore»? «Vengono offerte tutte le attenzioni di questo mondo. Che possono spingere una persona a fare di tutto, ma proprio di tutto: fino a farsi saltare in aria imbottita di esplosivo». Sta dicendo che il meccanismo è lo stesso di quello che induce al martirio i kamikaze? «Esattamente, ho testimoniato su questo meccanismo al processo di Milano sulla moschea di viale Jenner. C’era uno di questi imputati che sosteneva a spada tratta che si trattava non di terroristi, ma di fedeli, di fedeli religiosi». Che fare contro la «love bomb»? «Siamo riusciti a varare una legge contro lo stalking: se tutti i giorni qualcuno le manda dieci rose e a lei non fa piacere, adesso lo può denunciare, c’è una legge che lo permette. Lo stesso dovrebbe essere fatto, ad esempio, nei casi dei promotori delle sette. E per l’ipnosi: una cosa è se l’ipnosi viene praticata da un medico per contrastare il dolore, una cosa è se l’ipnosi viene usata per farsi consegnare i soldi dal cassiere di una banca, o per fare il lavaggio del cervello ad un adepto». Come dovrebbe essere questa legge? «Si potrebbe scrivere quella che si chiama in gergo una legge in bianco, come quella antidroga. La legge stabilisce il divieto di usare quelle sostanze il cui elenco viene aggiornato periodicamente dal Ministero della Salute. Le tecniche di condizionamento del comportamento sono numerose e sempre più raffinate». Parliamo dell’attività lobbistica delle sette... «Il giro d’affari delle sette si può quantificare in decine di milioni di euro di arricchimenti illeciti». Che fine fanno questi soldi? « come per la mafia o per le associazioni criminali, sono soldi pronti ad essere reinvestiti: possono finire anche nel traffico d’armi e nella droga». Qual è la nuova frontiera delle sette per attrarre gli adepti? «I siti internet. Ce ne sono alcuni di design industriale, quanto di più razionale si possa pensare, che nascondono delle sette, e così siti di palestre, di scuole di ballo, di associazioni new age e scuole di yoga». M. A. C.