Varie, 17 marzo 2010
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Speranza Danilo
• Roma 4 agosto 1948. Guru. Arrestato il 16 marzo 2010 (violenza sessuale, truffa, riduzione in schiavitù) • «Quando i vigili urbani hanno bussato alla porta, con un ordine di custodia cautelare, il ”Settimo Saggio” è impallidito. ”Sto male, devo prendere dei farmaci” ha farfugliato sull’auto che lo portava in carcere. Neanche una frase lapidaria, nemmeno una delle farneticazioni pseudo mistiche che ne avevano fatto un personaggio, l’avevano reso celebre come ”il guru di San Lorenzo” e gli avevano conferito un potere enorme su un migliaio di adepti. Un’autorità che Danilo Speranza [...] fisico asciutto, aspetto ordinario, personalità strabordante, ha sfruttato senza alcuno scrupolo [...] Almeno due le ragazzine che per anni sono state costrette a subire ogni sorta di violenza [...] Donne costrette, con una pressione psicologica schiacciante, a concedersi alle voglie del ”Settimo Saggio”, professionisti o impiegati convinti a svuotare il conto in banca fino all’ultimo centesimo per finanziare i deliranti progetti di Speranza: un ”distruttore molecolare” in grado di trasformare i rifiuti in cibo, una catena di villaggi autosufficienti in Somalia destinati ad accogliere 10 mila bambini orfani, l’Università ”Pluriversit” che sfornava a getto continuo studi più o meno strampalati sul potere della mente. E, quasi per uno scherzo del destino, tra gli scopi dell’associazione ”Maya Re” (una delle tante creazioni del ”Settimo Saggio”) c’era anche la tutela dei bambini ”da ogni forma di abusi, maltrattamenti e violenze fisiche o psicologiche, ripristinando le condizioni familiar-contestuali necessarie affinché si realizzino i naturali diritti al gioco, a un´infanzia felice, all’istruzione o alla formazione”. [...] Tutto nasce dalle denunce di due ragazzine che erano state portate dalle madri nelle comunità di recupero per tossicodipendenti che Danilo Speranza gestiva a Cecchina negli anni 90. Cresciute sotto l’incombente presenza di quello ”zio” severo e carismatico, che scriveva libri, dissertava di karma e di ristrutturazione del pensiero, decideva matrimoni e separazioni e impartiva punizioni durissime, le due adolescenti, sulla soglia della pubertà, furono costrette a subire ogni sorta di abuso sessuale. Ogni, timido, tentativo di reazione veniva domato, sul nascere, a suon di schiaffi, minacce ma soprattutto paura: ”Il tuo karma infelice dev’essere corretto attraverso il mio Dna” cianciava il guru quando le ragazze cercavano di sfuggire alla violenza. Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Cecilia Angrisano le vittime descrivono in modo agghiacciante il terrore che incuteva quell’uomo ieratico, violento, dall’odore nauseante perché non si lavava quasi mai ma si cospargeva di profumi da erboristeria. Dopo la denuncia, i riscontri sono durati mesi e hanno investito tutte le attività di Speranza che, tra l’altro, nel 2003 era stato presidente dell’associazione musulmani italiani. Sotto la sua gestione nella sede della Maya, in via dei Sabelli, nel quartiere di San Lorenzo, era stato tenuto uno strano rito per chiedere la morte di Saddam Hussein. [...]» (m.l., ”la Repubblica” 17/3/2010).