Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 15 Lunedì calendario

LETTERE - I CRITERI DI SCELTA DEGLI SCRUTATORI

Il discorso circa gli scrutatori e i criteri per la loro scelta, sollevato da un lettore sul Corriere del 9 marzo, è vecchio ed è sempre lo stesso: in teoria i cittadini dovrebbero iscriversi nelle liste del Comune di residenza entro il 30 novembre di ogni anno, ma poi - siccome non ci sono iscritti sufficienti - i Comuni un mese prima delle elezioni convocano una commissione elettorale per le nomine dei possibili scrutatori indicati dai vari partiti. Anche questo spesso non basta perché alla fine ci sono delle rinunce e così i Comuni chiamano gli scrutatori dell’ ultimo momento, che poi sono gli iscritti a partiti e sindacati i quali chiedono ai loro associati di impegnarsi a versare al partito o al sindacato la metà del compenso ricevuto per l’ incarico. Quali siano gli «attori», «ça va sans dire» come dicono i francesi. Per questo ai seggi non si vedranno studenti in cerca di guadagnarsi qualche soldo, ma i soliti che magari chiedono un permesso oppure sono in pensione, ma vanno ai seggi! Purtroppo le nostre leggi elettorali sono «zoppe» sia per la raccolta delle firme, sia per la scelta del personale ai seggi e concordo che i presidenti di seggio dovrebbero essere funzionari dello Stato cui eventualmente si deve pagare lo straordinario e non presidenti di seggio «imbranati» come spesso ci capita di vedere, con chiusura del seggio a notte fonda!
Mario Lauro, marioml@tin.it