Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 15 Lunedì calendario

PANINI E TORNATA ALL’EDITORIA CON LIBRI D’ARTE PER BAMBINI

Tra un mese verrà presentata a tutti i collezionisti di libri d’arte l’edizione di quello che è forse il codice miniato più famoso di tutti i tempi: Le Très Riches Heures del Duca di Berry. Una riproduzione perfetta che ha richiesto tre anni di lavoro, la cura di maestri artigiani, tra stampe in oro e argento, per la "Biblioteca Impossibile". Una edizione in 550 copie da quasi 10 mila euro l’uno e puntualmente… già tutte esaurite. E dietro a questa operazione al top dell’editoria d’arte, un’azienda che nel nome porta un dna che sembrerebbe l’opposto: la famiglia Panini. Proprio quelli dell’impero delle figurine. O almeno così è stato fino al 1989 quando la dinasty dei fratelli modenesi decide di uscire di scena dall’azienda di successo che avevano fondato.
Ma a uno dei fratelli, Franco Cosimo, il mondo dell’editoria dei libri, dei fumetti, la fantasia da regalare ai bambini era rimasta nel cuore ed è da lì che nasce quello che oggi è un gruppo editoriale di successo: un milione e 200mila copie di Comix, il diario ”cult’ degli adolescenti italiani; e poi la Pimpa, Giulio Coniglio, un esercito di personaggi che uniranno per sempre i ricordi delle generazioni del Nuovo Millenio. Libri scolastici, zaini, giochi e letture per i più piccoli. E infine una miriade di prodotti per la cartoleria. «Al centro è rimasta però la qualità della nostra produzione e il filo diretto con i negozianti. Ne serviamo direttamente 8mila in Italia. Con 38mila spedizioni l’anno. Questo è il segreto del nostro successo», dice Laura Panini, presidente della holding di famiglia che controlla la casa editrice pronta per il grande salto all’estero.
«Negli ultimi quattrocinque anni abbiamo raccolto i frutti di quanto seminato da nostro padre. Una sorta di mecenate dell’editoria, ma che conservava anche la fantasia di un bimbo. Siamo pronti per lo sbarco nel Nord Europa. Alla recente fiera di Francoforte abbiamo avuto una attenzione incredibile. Cartoleria e libri per ragazzi all’estero sono un grande mercato. Abbiamo iniziato a lavorare a un progetto di rete commerciale. Nel 2011 saremo pronti. L’Italia ormai ci sta stretta», spiega Laura, la primogenita, che guida l’azienda a fianco delle sorelle Silvia, Teresa, Lucia e del fratello Luca.
Un centinaio di dipendenti, una redazione alla quale collaborano anche i migliori autori e illustratori italiani e stranieri (Altan, Staino, Quarenghi, Costa, Chuck Murphy, David Carter), la Franco Cosimo Panini è divisa tra le sedi di Modena e di Ozzano, nel bolognese, quest’ultima un tempo quartier generale della Malipiero Editore. Un 2009 che ha visto il gruppo valicare i 50 milioni di euro di fatturato consolidato, dopo i 48 milioni del 2008 (+19% rispetto al 2007), l’azienda modenese fra marchi di proprietà e in licenza solo nella divisione scuola ha venti brand noti a livello nazionale e mondiale. «Andiamo sempre a caccia di nuove idee, nuovi disegnatori – spiega Laura – ma ovviamente abbiamo stretto accordi con grandi corporation come Walt Disney, Hasbro e Sanrio, ma anche marchi di punta italiani. Ogni anno sono 6070 i libri nuovi, ma ancora oggi abbiamo richieste, ad esempio, per librigioco editi quindici anni fa. Il tutto però investendo sempre sui marchi nati in casa. E’ il caso di Comix un tempo anche settimanale e oggi un vero e proprio cult tra i ragazzi di ogni età».
Bastano i numeri: un milione e 200mila copie di diari prodotti e venduti lo scorso anno tra i ragazzi. Leadership di segmento assoluta. Che si trascina dietro il resto: agende, un mondo di articoli di cartotecnica per la scuola, accessori per il tempo libero, gadget e idee regalo, calendari, carte da regalo, biglietti d’auguri.
«Dagli adolescenti ai bambini più piccoli con i libri pop up, vere opere d’arte, abbiamo dato qualità al nome Panini anche in questo campo. Oggi la divisione scuola e editoria ragazzi rappresenta oltre l’85% del nostro fatturato fa notare Maurizio Armaroli, amministratore delegato Con una produzione che in parte è decentrata all’estero. Anche in Cina, ad esempio. Ma sempre con l’occhio severo del rispetto della qualità, dell’anima che devono avere i nostri libri e prodotti».
Qualità che la dinasty dei cinque fratelli modenesi che ha preso le redini lasciate dal padre Franco Cosimo (scomparso tre anni fa), ritrova anche nei maestri artigiani italiani a cui affida la perfetta riproduzione dei capolavori della ”Biblioteca impossibile’, secondo le stesse tecniche utilizzate in età rinascimentale. «Sono i codici miniati delle grandi famiglie del Rinascimento – precisa Laura Panini Opere che furono l’orgoglio di grandi mecenati e che oggi possono essere il vanto di ogni biblioteca pubblica o privata».
Tutto iniziò nel ”94 con la Bibbia di Borso d’Este, poi via via , con ricerche e lavorazioni che durano anni – «In vent’anni solo come royalties abbiamo pagato al Vaticano 1,2 milioni di euro e allo Stato Italiano un altro mezzo milione» – sono stati pubblicati la Bibbia di Federico da Montefeltro, il Legionario Farnese, la Divina Commedia di Alfonso d’Aragona. «Una lunga serie di opere che oggi hanno il valore più che raddoppiato. Edite sempre in numero limitato e, come Le Très Riches Heures del Duca di Berry che presenteremo tra poche settimane e stampata in 550 copie, esaurite ancor prima della pubblicazione. In tutto il mondo solo 87 clienti hanno la collezione completa delle opere fin qui fatte. Un investimento, il cui valore sale ogni anno».