Varie, 15 marzo 2010
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InnocenziBotti Giancarlo
• Verona 19 agosto 1945. Imprenditore. Politico. Nel 1994 eletto alla Camera con Forza Italia. Sottosegretario alle Comunicazioni nel Berlusconi II (2001-2005). Dal 2005 componente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), nel marzo 2010 furono pubblicate alcune intercettazioni della procura di Trani nelle quali il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si lamentava della presenza di Eugenio Scalfari ed Ezio Mauro al programma di Serena Dandini e lo pressava per bloccare Annozero, ricordandogli che in quel posto «ti ci ho messo io». Iscritto al registro degli indagati per favoreggiamento dopo le dichiarazioni rese agli investigatori in cui aveva negato di aver ricevuto pressioni dal premier, nel giugno 2010 si dimise • «[...] eletto in Autorità grazie ai 121 voti dei senatori del centrodestra. Siamo nel 2005 [...]arriva all’Autorità - dentro un organismo che la legge del 1997 vuole ”autonomo nei giudizi” - con un curriculum vitae di uomo di parte [...] laurea in Economia - è stato direttore dei servizi giornalistici di Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Nella Dodicesima Legislatura, è deputato di Forza Italia e approda al governo, sottosegretario nel ministero che sta più a cuore al Cavaliere (dopo la Giustizia): il ministero per le Comunicazioni [...] peraltro, è stato anche libero imprenditore nel mondo della produzione di fiction attraverso la società Horizon Entertainment, poi lasciata prudentemente alle cure dei figli (Gian Claudio e Gian Luca). Società che avrebbe lavorato negli anni, anche con la Rai. [...] Settembre 2007. Innocenzi raggiunge al telefono il potente direttore di RaiFiction, Agostino Saccà [...] è reduce da un incontro con quello che lui stesso definisce il ”Grande Capo”. Innocenzi racconta di aver discusso ”ovviamente di politica” con Berlusconi, che si è convinto a dare una spallata a ”quelli là”: al governo di centrosinistra. La strategia del Cavaliere porta all’attrice Rosa Ferraiolo. Premiare la Ferraiolo con ruoli e ingaggi permetterà di avvicinare - questa è l’idea che Innocenzi cavalca - il marito. il senatore Bordon. Di Bordon, si vuole fare il Cavallo di Troia capace di incendiare il governo Prodi. [...] Nel 2007, il Comitato Etico che chiede conto di azioni e omissioni ha esaminato le intercettazioni tra Innocenzi e Saccà, e le ha giudicate non degne di sanzione. I verbali di quel procedimento sono stati subito classificati come altamente sensibili e riservati. [...]» (Aldo Fontanarosa, ”la Repubblica” 13/3/2010).