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 2010  marzo 13 Sabato calendario

GRUPPO 24 ORE IN ROSSO DONATELLA TREU AL VERTICE

La recessione lascia i segni sul Gruppo 24 Ore e un compito impegnativo aspetta il nuovo amministratore delegato Donatella Treu, nominata ieri. L’industria editoriale in Italia è stata piegata dal crollo della pubblicità, più forte nei giornali che nelle tv, e dalla minor vendita di copie per il calo dei consumi. Nel 2009 il gruppo milanese, che pubblica anche questo giornale, è finito in perdita, per 52,6 milioni, per la prima volta nella sua storia. L’anno scorso il Pil dell’Italia è caduto di oltre il 5% e la carta stampata ha pagato la crisi: il giro d’affari della società editrice è sceso a 502,7 milioni (-12,3%, contro i 573 milioni del 2008) sulla scia della caduta del mercato della raccolta pubblicitaria (la sola carta stampata in Italia ha subìto un calo del 21,6%, tornando ai livelli del 2006). Nel paese il numero di giornali venduti è calato del 9,6%: Il Sole 24 Ore ha accusato una flessione dell’11,7%, dovuta anche alla pulizia delle copie con il taglio di quelle promozionali. La concessionaria pubblicitaria System ha registrato un calo dei ricavi di 45,9 milioni (-22,5%), ma la quota di mercato è salita. In controtendenza la radio che aumenta gli inserzionisti (+2,4%) a fronte di un mercato di riferimento in calo (-7,7%) e vede salire l’audience (+1,9%). Significativo il risultato dell’agenzia Radiocor: +6,8% i ricavi.
Il margine operativo lordo del gruppo è finito in rosso di 24,7 milioni: il peggioramento è dovuto a oneri non ricorrenti e cambio di perimetro di consolidamento ( al netto di queste voci il Mol sarebbe in calo di 6,7 milioni). A fine dicembre in cassa della società c’erano 98,8 milioni, in diminuzione dai 149 di dodici mesi prima, per effetto di dividendi distribuiti per 10,2 milioni e investimenti per 20,4 milioni. La reazione alla crisi del mercato si gioca su due livelli: da un lato l’azionista Confindustria ha deciso di rinunciare, anche in questo caso per la prima volta, al dividendo. Dall’altro l’azienda pigia sul pedale del taglio dei costi: già l’anno scorso i risparmi sono stati di 36,3 milioni (un calo del 10,4% dei costi diretti e operativi). In più è partita una revisione per snellire di 200 addetti il personale (oggi 2.202 unità) entro il 2011. L’intervento ha un costo una tantum di 21 milioni, già interamente spesato nel 2009 (di qui anche il calo dei margini), mentre i benefici attesi sono di 14 milioni all’anno.
I soci del gruppo quotato si riuniranno il 14 aprile: per il nuovo ceo ci sarà il debutto ufficiale col mercato. Ieri la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, si è detta «molto felice per la scelta da parte del cda di una donna esperta del settore e con grandi doti manageriali ed umane come Donatella Treu.L’industria editoriale, tutta, attraversa un periodo molto difficile, ma so che il nuovo amministratore delegato insieme a Giancarlo Cerutti, che nella mia qualità di azionista di controllo proporrò per la riconferma come presidente per il prossimo triennio, sta già lavorando per riportare il gruppo ai suoi abituali livelli di redditività».