Marco Masciaga, Il Sole-24 Ore 13/3/2010;, 13 marzo 2010
DELHI ORDINA A MOSCA 12 CENTRALI NUCLEARI - A
poco meno di vent’anni dalla fine della Guerra Fredda, India e Russia hanno ribadito ieri la solidità della propria alleanza con la firma di una serie di accordi in settori strategici come il nucleare civile, la difesa e la ricerca spaziale. Tra i contratti siglati durante la visita del primo ministro Vladimir Putin, il più importante sembra quello raggiunto nel settore atomico. «L’accordo - ha spiegato il vicepremier Sergei Ivanov - vedrà la costruzione in tre diversi siti di un massimo di 16 reattori nucleari ». Di questi, quelli certi sarebbero una dozzina, metà dei quali da consegnarsi entro il 2017.
L’altro grosso contratto siglato ieri riguarda il settore della difesa e vedrà Mosca fornire 29 MiG29K alla marina indiana per 1,5 miliardi di dollari. I nuovi caccia multiruolo della Mikoyan opereranno dalla portaerei Admiral Gorskhov che i russi stanno ammodernando e che dovrebbe essere consegnata agli indiani, dopo anni di ritardi, aumenti di prezzo e polemiche, entro la fine del 2012.
A livello commerciale i due paesi si sono posti l’obiettivo di accrescere i propri scambi dai poco più di 7,5 miliardi di dollari attuali a 20 miliardi entro il 2015. Aumentando il livello di collaborazione a livello bancario e intensificando i rapporti nei settori delle telecomunicazioni, degli idrocarburi e della ricerca spaziale, grazie al progetto di sviluppare congiuntamente un sistema di navigazione satellitare civile.
La visita di Putin e la firma di accordi economici in settori altamente " sensibili" come la difesa e il nucleare sembrano voler contrastare la diffusa impressione che, dopo anni di diffidenza, l’India stesse iniziando a ruotare nell’orbita degli Stati Uniti. Durante la guerra fredda New Delhi è sempre stata una delle capofila del movimento dei paesi non allineati, ma i suoi governi non hanno mai fatto mistero della propria vicinanza a Mosca. Un legame privilegiato, quello con i russi, che per anni ha visto nelle forniture belliche la sua declinazione più vistosa e gravida di implicazioni strategiche. Anche alla luce dei legami tra Stati Uniti e Pakistan.
Poi, durante l’amministrazione di George W. Bush, i rapporti tra India e Stati Uniti si sono fatti mano a mano più intensi, culminando nell’accordo di cooperazione nucleare annunciato nel 2005 che ha posto fine a un isolamento iniziato nel 1974, quando New Delhi condusse il suo primo controverso test atomico nel deserto del Rajasthan.
Oggi, nel settore atomico sono americani, francesi e russi a competere per assicurarsi le commesse di un paese alla costante ricerca di nuove fonti in grado di alimentare il proprio crescente fabbisogno energetico. Mentre, in quello della difesa, ai produttori russi oggi si sono affiancati anche americani e israeliani, attratti da un budget annuo, per le sole forniture, da 13 miliardi di dollari.
Nonostante questo il rapporto privilegiato con Mosca non sembra destinato a incrinarsi: non solo perché nei prossimi anni la Sukhoi conta di vendere a New Delhi almeno 200 dei suoi caccia T-50 di quinta generazione, ma anche perché - come ha spiegato ieri Putin a una platea di uomini d’affari indiani - «i nostri interessi geopolitici coincidono quasi del tutto».