Notizie tratte da: Alberto Alesina, Andrea Ichino # L’Italia fatta in casa # Mondadori 2009 # pp. 154, 17 euro., 13 marzo 2010
Notizie tratte da: Alberto Alesina, Andrea Ichino, L’Italia fatta in casa, Mondadori 2009, pp. 154, 17 euro
Notizie tratte da: Alberto Alesina, Andrea Ichino, L’Italia fatta in casa, Mondadori 2009, pp. 154, 17 euro.
COPPIE In Italia 45 coppie sposate su cento vivono entro il raggio di un chilometro da almeno un genitore.
WELFARE La famiglia in Italia ha un ruolo di sostegno sociale che in altri paesi è svolto dallo Stato o dal mercato. Dove i legami familiari sono forti è minore la domanda di sussidi pubblici per anziani e malati, o per sopravvivere nello stato di disoccupazione.
FIGLI «Quando la famiglia si sostituisce allo Stato come agenzia di erogazione di servizi sociali i figli tendono a rimanere vicini ai genitori». Giovani tra i 25 e i 29 anni che abitano ancora con mamma e papà: il 56% nel 1995, il 73% nel 2005 (in Spagna erano il 59%, sono saliti solo al 60% nello stesso periodo). L’età media dei figli che vivono insieme ai genitori è superiore ai 18 anni in Italia, non oltrepassa i 9 in Gran Bretagna.
UNIVERSITA’ «La scelta naturale per un liceale italiano è di frequentare l’università più vicina a casa, indipendentemente dalla sua qualità» (l’80% degli studenti universitari è iscritto in un ateneo della regione in cui risiede).
UNIVERSITA’ 2 Le comodità che avvolgono l’universitario italiano che vive con i genitori inducono a prolungare gli studi oltre i tempi normali. L’80% dei laureati italiani ottiene il diploma fuori corso. L’età media a cui gli studenti italiani si laureano è di 27 anni.
FAMILISMO AMORALE Il caso di un villaggio della Basilicata, studiato nel 1956 dal politologo americano Edward Banfield come esempio dell’arretratezza del Sud d’Italia. Alla radice il "familismo amorale": la convinzione che ci si possa fidare esclusivamente dei propri familiari, e che gli altri si comportino allo stesso modo. Nessuno collabora, a nessuno individualmente conviene cambiare atteggiamento, la politica è vista da tutti come un affare privato. L’economia è chiusa, non c’è sviluppo.
FIDUCIA Gli italiani si fidano poco degli estranei, molto meno di quanto si fidino scandinavi e anglosassoni. L’imprenditore italiano medio, quando deve concludere una transazione commerciale, si fida più di un partner tedesco, svedese o inglese che di uno italiano.
LAVORO Considerando solo quanto producono per il mercato, gli italiani hanno un reddito da lavoro pro capite inferiore del 43,9% rispetto agli americani e dell’1,6% rispetto agli spagnoli.
FAMIGLIA Ciò che le famiglie producono all’interno delle loro abitazioni non è conteggiato dalle statistiche ufficiali. Ma gli italiani dedicano a produrre per la famiglia un numero di ore superiore agli altri. Considerando tutta la popolazione tra i 20 e i 74 anni, in un giorno feriale l’italiano medio lavora per il mercato 3,59 ore al giorno (l’americano medio 4,37) e dedica 4,84 ore al giorno a produrre per la famiglia, circa 21 minuti in più del cittadino americano.
PAESE Un elevato prodotto familiare non è necessariamente una buona cosa per un Paese: le persone che dedicano tempo a generarlo potrebbero essere più produttive nel mercato.
SESSANTENNI Sono soprattutto gli italiani tra i 50 e i 74 anni quelli che lavorano poco per il mercato rispetto ai coetanei degli altri paesi (2 ore in media in un giorno feriale contro le 3,4 degli americani) e che danno un contributo determinante all’«Italia fatta in casa» (5,6 ore al giorno contro le 4,5 dei loro coetanei americani).
SPAZZARE «Troppe donne con grandi capacità di contribuire alla ricchezza del Paese spazzano la cucina».
80 MINUTI Nel mercato gli uomini lavorano il doppio delle donne. Sommando però il lavoro retribuito fuori casa e il lavoro per la casa e la famiglia, le donne italiane lavorano mediamente, in un giorno feriale, 80 minuti più degli uomini. In Spagna la differenza scende a 54 minuti, in Norvegia e negli Stati Uniti non ci sono differenze.
21 MINUTI Italiani e spagnoli dedicano in media ai figli 21 minuti al giorno, quasi un terzo in meno degli americani e dei norvegesi. Sono soprattutto i genitori più istruiti a passare più tempo con i figli.
PENSIONATI «Un sistema pensionistico generoso diventa un modo indiretto per aiutare due generazioni: i pensionati stessi e i loro figli. Un favore ricambiato con un più o meno implicito accordo per cui i figli (soprattutto le figlie) si occuperanno dei genitori e dei suoceri anziani».