Elena Dal Maso, ItaliaOggi 13/3/2010, 13 marzo 2010
IL PANINO MCITALY? UN AFFARE (VICENTINO) PER CHI FA L’ASIAGO E... PER CHI LO AFFETTA
L’operazione Mc Italy, il panino realizzato per McDonald’s con prodotti tutti italiani, ha portato, nelle casse delle aziende vicentine, almeno mezzo milione di euro. Ovvero 200 mila euro per la società che ha fornito il formaggio Asiago, cui sommare una cifra come minimo uguale per chi, invece, ha realizzato le fette da inserire, pronte, nei panini dei 400 locali di fast food distribuiti sul territorio nazionale. Il tutto è avvenuto all’interno della provincia veneta. Il contratto per la fornitura dell’Asiago, durato poco meno di un mese, dal 26 gennaio al 21 febbraio, è stato sottoscritto con le Latterie Vicentine, una cooperativa con sede a Bressanvido che riunisce 450 soci. « stato un successo, adesso speriamo di entrare nella distribuzione di Mc Donald’s in Francia, sono 1.400 punti vendita», ha spiegato Mauro Chiaradìa, direttore generale. Ha confermato Antonio Pozzan, direttore del Consorzio di tutela dell’Asiago: «L’ideale sarebbe che l’operazione spot diventasse stabile e potesse essere estesa anche all’Europa». E ha fatto due calcoli sulla campagna appena conclusa: «Si può stimare che il lavoro di porzionatura del formaggio porti tranquillamente al raddoppio della commessa». Lavoro che è stato realizzato da società della provincia veneta specializzate in questa attività. Le Latterie Vicentine producono il 40% del formaggio Asiago fresco certificato del Consorzio di tutela, che si aggira, nel complesso, attorno a 1,5 milioni di forme l’anno, mentre realizzano il 30% delle forme di stagionato (300 mila per l’intero Consorzio). La società produce inoltre 50 mila forme di Grana Padano e 14 milioni di litri di latte, di cui 12 milioni di fresco. Nel 2009 ha chiuso con 78,2 milioni di euro di ricavi, il 6% in meno rispetto all’anno precedente (nel 2008 il dividendo ai soci era stato di 0,40 centesimi ad azione). La campagna pubblicitaria del colosso americano McDonald’s probabilmente ha inciso sulle quotazioni dell’Asiago. A gennaio, un chilo veniva scambiato 4,15 euro contro i 4 euro di oggi (e i 4,10 dell’ottobre scorso). «Speriamo che i prezzi tengano», ha commentato Chiaradìa, «non vorrei più vedere un anno terribile come il 2009». Il Consorzio, nato a Vicenza nel 1979, riunisce oltre 50 fra produttori e stagionatori distribuiti fra la città berica, Padova, Treviso e Trento. Nel 2008 ha chiuso con un giro d’affari 100 milioni di euro, contro i 109 del 2008. L’idea del panino a chilometro zero è partita dal ministro delle politiche agricole, Luca Zaia (nato a Conegliano, in provincia di Treviso) circa un anno fa. « un modo per avvicinare i giovani al buon mangiare italiano», ha spiegato Zaia. E ha aggiunto: «E servirà a incrementare il comparto agricolo italiano. La disponibilità di McDonald’s ci consentirà di approfittare del suo network mondiale».