Andrea Garibaldi, Corriere della Sera, 11 marzo 2010, 11 marzo 2010
[riassunto] Polemiche sul testamento di Don Baget Bozzo. Il sacerdote aveva diviso l’eredità tra amici (un geriatra, un attore, due professori universitari, un prete, una signora che testimonia di aver visto 80 volte la Madonna) e gli eredi della famiglia che lo adottò dopo la morte della mamma, quando lui aveva solo 5 anni: Bozzo era proprio il cognome degli zii commercianti, che lo accolsero come unico figlio e da cui ereditò poi alloggi e negozi
[riassunto] Polemiche sul testamento di Don Baget Bozzo. Il sacerdote aveva diviso l’eredità tra amici (un geriatra, un attore, due professori universitari, un prete, una signora che testimonia di aver visto 80 volte la Madonna) e gli eredi della famiglia che lo adottò dopo la morte della mamma, quando lui aveva solo 5 anni: Bozzo era proprio il cognome degli zii commercianti, che lo accolsero come unico figlio e da cui ereditò poi alloggi e negozi. Oltre a questi beni Baget Bozzo mette da parte molti liquidi anche grazie ai diritti dei libri. Nel 2000 aveva depositato presso un notaio il testamento. Ma la famiglia non ci sta: «Appartamenti e negozi - dice Francesca Tedeschi, che aveva come bisnonna una delle sorelle di Giovanni Bozzo, papà adottivo di Gianni - erano di famiglia, tutti meno uno». Aggiunge: «Sappiamo che un mese prima di morire Gianni prese appuntamento con un avvocato romano per cambiare il testamento. Ma l’incontrò saltò. E si parla di un altro testamento, fatto sparire...». La maggior parte dei beni sono finiti agli amici del cuore: tra questi a farla da padrone, con circa due milioni di euro, il geriatra genovese Patrizio Odetti che ha dichiarato di voler utilizzare l’eredità per fare un centro studi su Baget Bozzo. Il sacerdote non ha lasciato nulla alla Chiesa.