Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 17 Mercoledì calendario

Il 7 marzo, milioni di iracheni (circa il 55% dei 18 milioni di elettori, secondo le prime stime Onu) hanno sfidato le bombe per andare in massa ai seggi, portando i familiari in segno di sfida

Il 7 marzo, milioni di iracheni (circa il 55% dei 18 milioni di elettori, secondo le prime stime Onu) hanno sfidato le bombe per andare in massa ai seggi, portando i familiari in segno di sfida. Le violenze annunciate da integralisti islamici e nostagici di Saddam ci sono state, e hanno causato 38 morti e 50 feriti, ma la guerriglia, sia sunnita che sciita, non è riuscita a sabotare le elezioni per il nuovo Parlamento (6.300 candidati per 325 seggi). Il voto si è svolto con regolarità in tutte le zone del paese.