E. Coscione, T. Gonzalez, Novella 2000, n. 10, 11/03/2010, p. 27, 11 marzo 2010
Il papa che sussurrava ai gatti (in bavarese) Forse qualcuno ricorda tutto il can can, nel luglio 2009, per i quattro gatti che sono costati il posto al Tg3 a Roberto Balducci: il vaticanista attribuiva infatti a quell’unico gruppetto di felini, e solo a lui, «il coraggio e la pazienza di ascoltare le parole del Papa»
Il papa che sussurrava ai gatti (in bavarese) Forse qualcuno ricorda tutto il can can, nel luglio 2009, per i quattro gatti che sono costati il posto al Tg3 a Roberto Balducci: il vaticanista attribuiva infatti a quell’unico gruppetto di felini, e solo a lui, «il coraggio e la pazienza di ascoltare le parole del Papa». Apriti cielo. Eppure, per Benedetto XVI quattro gatti sono una compagnia eccelsa. Lo sanno tutti: a parte il Gatto Ufficiale Chico, un soriano con cui Ratzinger viveva in Germania quando era cardinale (e che oggi, rimasto in patria, vede la sua naturale riservatezza messa alla prova dalle attenzioni umane dovute a una ”quotazione” di 200 mila euro), non appena il Papa incrocia un felino lo intrattiene con monologhi in dialetto bavarese (testimone il cardinale Tarcisio Bertone) e regala micini ai porporati giù di corda. C’è un però. Ed è che il Vaticano vuole tenere nel più stretto riserbo la presenza di gatti (chi dice tre, chi dice cinque) nell’appartamento privato di Ratzinger. Perché? Mistero. Fatto sta che, per l’Osservatore Romano e Radio Vaticana, le direttive sono draconiane: non si parla dei gatti del Papa. Ma che dire, allora, di situazioni… immobiliari ben più imbarazzanti come quella dell’appartamento lasciato in eredità a Papa Giovanni Paolo II da una devota vecchietta spagnola? E’ successo che, cinque anni fa, un giovane madrileño, Alberto, nota dell’umidità sul soffitto del suo appartamento in Calle Paloma. Cerca il proprietario e si presenta Monsignor Lajos Kada, nunzio apostolico, dicendosi interessato a vendere la casa. Ed è così che Alberto e il suo compagno Miguel Ángel Gonzáles, presidente della comunità di gay, lesbiche e trans di Madrid, vivono nella casa di Karol Wojtyla.