GIAMPAOLO VISETTI, la Repubblica 9/3/2010, 9 marzo 2010
LA NUOVA VIA DELLA SETA DALLA CINA ALL´EUROPA CON I TRENI SUPERVELOCI - PECHINO
Il cammino fantastico di Marco Polo tra Venezia e Pechino, durato anni, diventerà un trasferimento casa-ufficio da pendolari. La corsa della Cina a bruciare ogni primato del secolo scrive un capitolo nuovo. Entro il 2025 una rete di treni ad alta velocità collegherà l´Estremo Oriente all´Asia centrale e all´Europa. Per coprire l´antica Via della seta, aperta dalle carovane che lungo le stagioni scambiavano merci, persone e civiltà, basteranno tre o quattro giorni. E i container, per arrivare via terra da Amburgo a Shanghai, potrebbero impiegare meno di 48 ore. Il miliardario piano cinese non si limita a polverizzare i record della Transiberiana, ridisegnando anche il percorso del novecentesco viaggio-scoperta di Barzini tra Parigi e Pechino. Punta a realizzare la più vasta rete di supertreni del mondo, per congiungere in tempi sbalorditivi tutte le capitali euroasiatiche.
L´Orient Express, simbolo di lenta e romantica eleganza avventuriera, entro quindici anni sarà inesorabilmente consegnato al mito. Una trama di quasi quarantamila chilometri di nuovi binari di ultima generazione attraverserà 17 Paesi. Il "treno più lungo del mondo" sfreccerà a 350 chilometri all´ora, con la possibilità di tenere una media di 200 all´ora per i convogli privati "low cost". «La Cina - dice Wang Mengshu, presidente dell´Accademia cinese di ingegneria - fornirà tecnologia, attrezzatura, motrici e carrozze. I costi di costruzione, per i Paesi che lo riterranno più conveniente, saranno compensati con energia e materie prime». Tre i progetti già in fase esecutiva. Una linea collegherà il Sud-Est asiatico, unendo Kunming, nella regione cinese dello Yunnan, a Singapore. Attraverserà Cina, Vietnam, Thailandia, Myanmar e Malesia. La seconda linea attraverserà l´Asia centrale. Da Urumqi, nello Xinjiang, si spingerà in Kirghizistan per raggiungere Ashgabat in Turkmenistan e Astana in Kazakhstan. Da qui, attraversando un lembo di Russia e l´Ucraina, arriverà fino a Budapest e a Bratislava. La terza linea, dalle zone minerarie della Manciuria, penetrerà nella Russia siberiana ed europea, in Bielorussia e Polonia, per terminare in Germania. Secondo il governo cinese entro vent´anni si potrà viaggiare in treni ad alta velocità da Singapore a Lisbona, spostandosi su carrozze-ufficio wireless tra il Pacifico e l´Atlantico. Presentando il piano, Pechino ha dichiarato che gli accordi economici sono già chiusi con la maggioranza delle nazioni coinvolte. Problemi tecnici, in via di soluzione, restano con Vietnam e Kirghizistan. «Anche India, Pakistan e Iran - ha detto il ministro dei trasporti - sono in trattative per entrare nel network ferroviario del secolo». L´alta velocità euroasiatica, con il prezzo dei voli in picchiata, non soddisfa prioritariamente la domanda dei passeggeri. Punta in realtà al traffico merci e alla nascita di nuovi poli industriali, ma soprattutto allo scambio di risorse naturali e delle cosiddette "terre rare".
La Cina prevede che i supertreni renderanno conveniente lo sfruttamento di immense zone minerarie sotto il Baltico, nell´Europa orientale e in Asia centrale. La semicancellata Via cammelliera della seta cederà il passo alla nuova Via ferroviaria del gas, del petrolio e dei metalli essenziali per le nuove tecnologie. Myanmar, ad esempio, pagherà l´alta velocità cinese con i suoi giacimenti di litio, metallo essenziale all´industria elettronica. Pechino adotterà il suo noto "metodo africano". In cambio di materie prime, indispensabili alla sua crescita, doterà di ferrovie all´avanguardia le potenze energetiche dell´Asia, un tempo dipendenti da Mosca. Obiettivo: inclinare verso l´Estremo Oriente il pendio politico che fino a oggi ha fatto scorrere l´energia verso l´Occidente europeo. La nuova diplomazia ferroviaria ad alta velocità non restituirà a Pechino solo la perduta centralità geografica. I supertreni, secondo il ministro delle Ferrovie, Liu Zhijun, spingeranno anche «centinaia di milioni di persone a trasferirsi a Ovest, in aree del continente oggi spopolate e ricchissime di risorse».
L´antico Impero di Mezzo vedrà sorgere nuove metropoli e consoliderà la leadership mondiale dei treni. Oggi vanta 33 mila chilometri di linee superveloci e 70 progetti in via di realizzazione. Entro il 2012 si troverà in Cina la metà dei binari ad alta velocità del pianeta, percorsa da oltre 800 convogli-missile che puntano verso Occidente. Non sono le orde di Gengis Khan: è la nuova frontiera dell´Asia, l´ultimo treno per l´Europa.